Lazio, occasione persa: solo un pari a Bologna
CalcioFinisce senza gol l'ultimo posticipo della 16.a giornata di A. I biancocelesti scavalcano Roma e Fiorentina in classifica, ma si tengono a distanza dalla zona Champions. Kozak espulso. Per gli emiliani piccolo passo verso la tranquillità
BOLOGNA-LAZIO 0-0
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Finisce in parità, e senza gol, l'ultimo posticipo della 16.a giornata tra Bologna e Lazio. Risultato che tra queste squadre non si verificava da 22 anni. Gara tatticamente molto accorta, dominata dalle difese. Meglio gli emiliani, bravi nello spezzare il gioco degli avversari, mai entrati del tutto in partita. In totale poche azioni manovrate e rare occasioni dei biancocelesti, nonostante le amnesie del difensore rossoblù Sorensen. Al 45' ci prova Biava, ma Agliardi è bravo a deviare in angolo con il piede.
Lazio quasi imbambolata in sostanza, soprattutto nel secondo tempo, quando il Bologna ha pressato con maggiore insistenza e spaventato sul serio Marchetti in due circostanze: il fendente dalla distanza di Guarente in avvio di ripresa e allo scadere il tiro velenoso di Pasquato (in mezzo anche un paio di tentativi di Gilardino). In conclusione tutti sospiri di sollievo per il portiere laziale, da quattro partite imbattuto al Dall'Ara.
Le urla di Petkovic, che dalla panchina ha chiesto in tutti i modi ai suoi di alzare il ritmo, non sono servite. Come a nulla è servito modificare l'assetto offensivo con un inedito attacco a due, formato da Kozak e Klose (entrato al posto di Candreva). Inutile anche perché poco dopo Kozak ha beccato il secondo cartellino giallo per fallo su Morleo. E' la sua sua seconda espulsione in carriera, tra l'altro decisa sempre dall'arbitro D'Amato.
La Lazio scavalca Roma e Fiorentina in classifica (30 punti) ma si tiene a distanza dalla zona Champions League. Per gli emiliani, invece, piccolo passo verso la tranquillità: agganciato il Torino (15 pt), staccate Palermo e Pescara (14 pt).
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Finisce in parità, e senza gol, l'ultimo posticipo della 16.a giornata tra Bologna e Lazio. Risultato che tra queste squadre non si verificava da 22 anni. Gara tatticamente molto accorta, dominata dalle difese. Meglio gli emiliani, bravi nello spezzare il gioco degli avversari, mai entrati del tutto in partita. In totale poche azioni manovrate e rare occasioni dei biancocelesti, nonostante le amnesie del difensore rossoblù Sorensen. Al 45' ci prova Biava, ma Agliardi è bravo a deviare in angolo con il piede.
Lazio quasi imbambolata in sostanza, soprattutto nel secondo tempo, quando il Bologna ha pressato con maggiore insistenza e spaventato sul serio Marchetti in due circostanze: il fendente dalla distanza di Guarente in avvio di ripresa e allo scadere il tiro velenoso di Pasquato (in mezzo anche un paio di tentativi di Gilardino). In conclusione tutti sospiri di sollievo per il portiere laziale, da quattro partite imbattuto al Dall'Ara.
Le urla di Petkovic, che dalla panchina ha chiesto in tutti i modi ai suoi di alzare il ritmo, non sono servite. Come a nulla è servito modificare l'assetto offensivo con un inedito attacco a due, formato da Kozak e Klose (entrato al posto di Candreva). Inutile anche perché poco dopo Kozak ha beccato il secondo cartellino giallo per fallo su Morleo. E' la sua sua seconda espulsione in carriera, tra l'altro decisa sempre dall'arbitro D'Amato.
La Lazio scavalca Roma e Fiorentina in classifica (30 punti) ma si tiene a distanza dalla zona Champions League. Per gli emiliani, invece, piccolo passo verso la tranquillità: agganciato il Torino (15 pt), staccate Palermo e Pescara (14 pt).
