Sotto la neve il Milan scorda volentieri il caso Robinho
CalcioIl talento di El Shaarawy contro il Pescara sarà fondamentale per il Milan e anche se diffidato domenica ci sarà. Ci sarà anche il nuovo capitano, Montolivo, che sta bene. E il caso del brasiliano, che ha il mal di pancia, assume un'importanza relativa
C'è una differenza di 25 gradi tra Milano e Santos, da una parte si gioca a calcio in spiaggia, dall'altra si prova a giocare sulla neve. 25 gradi e un po' di sole in più in Brasile; 25 cm di neve e qualche pressione in più in Italia. Ecco i due mondi di Robinho, diviso tra il vorrei ma non posso e una realtà che accetta ma - fosse per lui - da gennaio cambierebbe immediatamente.
Ed è per questo che la trattativa per il brasiliano non è da non archiviare, anzi. Raiola lavora e Galliani aspetta l'offerta giusta: se non dovesse arrivare, Robinho resterà al Milan. In caso contrario amici come prima, senza rancori e senza paure. Anche perché questo Milan adesso sta bene. Vince, prova a convincere, e segna.
Pazzini è già arrivato a 7, Niang invece ha appena cominciato. Non sarà il nuovo Balotelli, non sarà un modello fuori dal campo, non guadagnerà quanto i grandi campioni, ma piace. Allegri impone cautela, esattamente quello che chiedeva per El Shaarawy che in 3 mesi ha bruciato tappe, compagni di squadra e avversari. La cresta c'è, l'intesa pure, e sembra esserci anche il talento.
Quello di El Shaarawy contro il Pescara sarà fondamentale per il Milan, e anche se diffidato domenica ci sarà. Ci sarà anche il nuovo capitano, Montolivo, che sta bene e guiderà (con Ambrosini e Nocerino) il centrocampo dei capitani italiani del Milan. Poi Pazzini, e nonostante il mercato, Robinho perchè Boateng, che rientra dalla squalifica continua a lavorare a parte. E non sulla neve, quella che non ha fermato il Milan, ma che potrebbe fermare (o meglio) convincere Robinho. Perchè per lui il Brasile è tutta un'altra storia.
Ed è per questo che la trattativa per il brasiliano non è da non archiviare, anzi. Raiola lavora e Galliani aspetta l'offerta giusta: se non dovesse arrivare, Robinho resterà al Milan. In caso contrario amici come prima, senza rancori e senza paure. Anche perché questo Milan adesso sta bene. Vince, prova a convincere, e segna.
Pazzini è già arrivato a 7, Niang invece ha appena cominciato. Non sarà il nuovo Balotelli, non sarà un modello fuori dal campo, non guadagnerà quanto i grandi campioni, ma piace. Allegri impone cautela, esattamente quello che chiedeva per El Shaarawy che in 3 mesi ha bruciato tappe, compagni di squadra e avversari. La cresta c'è, l'intesa pure, e sembra esserci anche il talento.
Quello di El Shaarawy contro il Pescara sarà fondamentale per il Milan, e anche se diffidato domenica ci sarà. Ci sarà anche il nuovo capitano, Montolivo, che sta bene e guiderà (con Ambrosini e Nocerino) il centrocampo dei capitani italiani del Milan. Poi Pazzini, e nonostante il mercato, Robinho perchè Boateng, che rientra dalla squalifica continua a lavorare a parte. E non sulla neve, quella che non ha fermato il Milan, ma che potrebbe fermare (o meglio) convincere Robinho. Perchè per lui il Brasile è tutta un'altra storia.