Spettacolo Toni: derby toscano ai Viola, Siena affondato
CalcioSotto la regia di un maestoso Pizarro, la squadra di Montella torna alla vittoria (4-1) che le mancava da tre turni. Doppietta di Toni, rigore del cileno e gol di Aquilani, che nel finale fallisce anche un calcio di rigore
FIORENTINA-SIENA 4-1
16' e 81' Toni, 19' rig. Pizarro, 45' Aquilani, 70' Reginaldo (S)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Jovetic è tornato, il morale (alto) dei Viola anche. Sarà un caso, ma nel giorno in cui il montenegrino si riprende il suo posto da titolare in attacco, la Fiorentina ha ripreso a girare dopo la lezione impartitale da Zeman e i due piccoli passi falsi contro Torino e Sampdoria (2-2 in entrambe le occasioni).
I Viola stendono il Siena nel derby toscano, mettendo le cose in chiaro fin dai primi minuti (grande protagonista Toni) e chiudendo la pratica nel finale (sempre con Toni), quando i bianconeri sembravano aver riaperto uno spiraglio. Nel mezzo un immenso Pizarro, anche lui al rientro dopo il lutto che ha colpito la sua famiglia.
Montella, come detto, lancia Jo-Jo dal primo minuto e concede un po’ di riposo a Viviano, apparso poco sereno in settimana dopo le papere decisive nella sconfitta di Roma: al suo posto Neto, protetto dalla solita difesa col vizio del gol (Roncaglia-Rodriguez-Savic). Cosmi risponde con coraggio, piazzando Rosina dietro alle punte Larrondo-Calaiò.
A indirizzare la partita sul binario giusto è però il bomber che nessuno si sarebbe mai aspettato di ritrovare, almeno con questa continuità: Luca Toni firma l’1-0 con il colpo più classico del suo repertorio, quello di testa, su cross dalla sinistra di Pasqual e poi chiude la gara, di fatto, già al 19’ procurandosi un rigore: plateale la trattenuta in area di Felipe quando ancora Pasqual gli sta servendo la seconda palla-gol nel giro di tre minuti. Sul dischetto va però Pizarro, al quale Jovetic cede l’incarico, permettendogli così di dedicare il gol alla sorella scomparsa recentemente.
Sul 2-0 i viola hanno ancora fame, ed è sempre dalle fasce che nasce il terzo gol: Jovetic dalla sinistra pesca Romulo a destra, palla al centro dell’area e Aquilani (al quarto centro stagionale) lesto a insaccarla. Alla fine del primo tempo, il derby toscano non ha storia.
L’orchestra viola rientra dopo l’intervallo con la stessa voglia di fare spettacolo: il centrocampo ricama come vuole Montella (i piedi buoni di Borja Valero, Pizarro e Aquilani lo consentono), Pasqual e Romulo viaggiano sulle corsie esterne.
Non arriva il gol, nonostante la netta superiorità sul piano del gioco, e alla prima distrazione in difesa, Reginaldo non perdona. I viola ripiegano senza troppa convinzione e si fanno attirare tutti dalle parti di Rosina, che cambiando gioco sul brasiliano gli spalanca la via verso la porta.
Il carattere del Siena è quello di Cosmi, e allora la fiammella bianconera si riaccende. Per poco: ci pensa ancora Toni a soffiare sulla candelina. Borja Valero gli pennella sulla testa l’assist, lui schiaccia palla e tentativo di rimonta. Sesto gol in 13 presenze: pensare che questa estate c’era chi rideva quando si pensò a lui per dimenticare Berbatov.
C'è spazio anche per il rigore sparato alle stelle da Aquilani (88'): ma dopo una partita così, ci si può anche passare sopra.
16' e 81' Toni, 19' rig. Pizarro, 45' Aquilani, 70' Reginaldo (S)
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Jovetic è tornato, il morale (alto) dei Viola anche. Sarà un caso, ma nel giorno in cui il montenegrino si riprende il suo posto da titolare in attacco, la Fiorentina ha ripreso a girare dopo la lezione impartitale da Zeman e i due piccoli passi falsi contro Torino e Sampdoria (2-2 in entrambe le occasioni).
I Viola stendono il Siena nel derby toscano, mettendo le cose in chiaro fin dai primi minuti (grande protagonista Toni) e chiudendo la pratica nel finale (sempre con Toni), quando i bianconeri sembravano aver riaperto uno spiraglio. Nel mezzo un immenso Pizarro, anche lui al rientro dopo il lutto che ha colpito la sua famiglia.
Montella, come detto, lancia Jo-Jo dal primo minuto e concede un po’ di riposo a Viviano, apparso poco sereno in settimana dopo le papere decisive nella sconfitta di Roma: al suo posto Neto, protetto dalla solita difesa col vizio del gol (Roncaglia-Rodriguez-Savic). Cosmi risponde con coraggio, piazzando Rosina dietro alle punte Larrondo-Calaiò.
A indirizzare la partita sul binario giusto è però il bomber che nessuno si sarebbe mai aspettato di ritrovare, almeno con questa continuità: Luca Toni firma l’1-0 con il colpo più classico del suo repertorio, quello di testa, su cross dalla sinistra di Pasqual e poi chiude la gara, di fatto, già al 19’ procurandosi un rigore: plateale la trattenuta in area di Felipe quando ancora Pasqual gli sta servendo la seconda palla-gol nel giro di tre minuti. Sul dischetto va però Pizarro, al quale Jovetic cede l’incarico, permettendogli così di dedicare il gol alla sorella scomparsa recentemente.
Sul 2-0 i viola hanno ancora fame, ed è sempre dalle fasce che nasce il terzo gol: Jovetic dalla sinistra pesca Romulo a destra, palla al centro dell’area e Aquilani (al quarto centro stagionale) lesto a insaccarla. Alla fine del primo tempo, il derby toscano non ha storia.
L’orchestra viola rientra dopo l’intervallo con la stessa voglia di fare spettacolo: il centrocampo ricama come vuole Montella (i piedi buoni di Borja Valero, Pizarro e Aquilani lo consentono), Pasqual e Romulo viaggiano sulle corsie esterne.
Non arriva il gol, nonostante la netta superiorità sul piano del gioco, e alla prima distrazione in difesa, Reginaldo non perdona. I viola ripiegano senza troppa convinzione e si fanno attirare tutti dalle parti di Rosina, che cambiando gioco sul brasiliano gli spalanca la via verso la porta.
Il carattere del Siena è quello di Cosmi, e allora la fiammella bianconera si riaccende. Per poco: ci pensa ancora Toni a soffiare sulla candelina. Borja Valero gli pennella sulla testa l’assist, lui schiaccia palla e tentativo di rimonta. Sesto gol in 13 presenze: pensare che questa estate c’era chi rideva quando si pensò a lui per dimenticare Berbatov.
C'è spazio anche per il rigore sparato alle stelle da Aquilani (88'): ma dopo una partita così, ci si può anche passare sopra.