Tris Juve, l'Atalanta dura solo mezz'ora. Gli Highlights
CalcioOttima prova della squadra di Conte. La gara dello Juventus Stadium decisa dai gol di Vucinic, Pirlo e Marchisio
JUVENTUS-ATALANTA 3-0
2' pt Vucinic, 14' pr Pirlo, 27' pt Marchisio
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Vittoria, tre punti e accenno di fuga. Meglio di così non poteva andare alla Juventus. La banda Conte va: si sbarazza dell’Atalanta con un 3-0 netto e senza appello e offre una partita da applausi. I bianconeri continuano a correre e a fare largo alle loro spalle. Buffon e compagni salgono a 41 punti. I bergamaschi non si schiodano da quota 21.
Alla Juve servono appena 27’ per liquidare l’Atalanta. A 2’ Vucinic, che non segnava allo Juventus Stadium da undici mesi, apre le danze dopo una bella combinazione con Giovinco. Al 14’ Pirlo pennella una punizione delle sue che beffa Consigli. Al 27’, invece, è la volta di Marchisio, bravo a piazzare un tiro forte e preciso. Meno di mezz’ora e i nerazzurri sono già annichiliti e messi nelle condizioni di non reagire.
Il 3-0, come era prevedibile, ha abbassato i ritmi della gara. Malgrado ciò, la Juventus non ha lasciato nulla per strada. Ha continuato ad attaccare, pur senza affanni, e a far scorrere brividi lungo la schiena della difesa bergamasca ogni volta che è ripartita.
E’ stata una Juventus straripante. Decisa e determinata. L’Atalanta ha tentato di limitare i danni, senza riuscirci. Troppo forti i bianconeri, che quando poi si sono ritrovati in superiorità numerica (espulsione di Manfredini per doppio giallo al 31’ del primo tempo) hanno avuto vita facile nel conservare il vantaggio senza correre pericoli.
L’Atalanta è scesa in campo con uno schieramento non remissivo. A Colantuono non andava di fare la vittima sacrificale sul campo della prima della classe. Ma il 4-4-1-1, con Denis punta centrale e Moralez a fare da supporto, non ha funzionato. Buffon è stato per lo più inoperoso, ad eccezione di un guizzo del “Tanque” al 5’, dopo un pasticcio difensivo di Marrone. Per il resto, nulla da registrare. Musica diversa, invece, dalle parti di Consigli, dove la Juve ha contiunuato ad affacciarsi anche nel corso del secondo tempo. I bianconeri avrebbero potuto arrotondare prima con Giovinco e poi con Quagliarella. Ma il quarto gol non è arrivato. Poco male: era necessario portare a casa i tre punti e approfittare del passo falso dell’Inter all’Olimpico contro la Lazio. Obiettivo centrato.
2' pt Vucinic, 14' pr Pirlo, 27' pt Marchisio
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Vittoria, tre punti e accenno di fuga. Meglio di così non poteva andare alla Juventus. La banda Conte va: si sbarazza dell’Atalanta con un 3-0 netto e senza appello e offre una partita da applausi. I bianconeri continuano a correre e a fare largo alle loro spalle. Buffon e compagni salgono a 41 punti. I bergamaschi non si schiodano da quota 21.
Alla Juve servono appena 27’ per liquidare l’Atalanta. A 2’ Vucinic, che non segnava allo Juventus Stadium da undici mesi, apre le danze dopo una bella combinazione con Giovinco. Al 14’ Pirlo pennella una punizione delle sue che beffa Consigli. Al 27’, invece, è la volta di Marchisio, bravo a piazzare un tiro forte e preciso. Meno di mezz’ora e i nerazzurri sono già annichiliti e messi nelle condizioni di non reagire.
Il 3-0, come era prevedibile, ha abbassato i ritmi della gara. Malgrado ciò, la Juventus non ha lasciato nulla per strada. Ha continuato ad attaccare, pur senza affanni, e a far scorrere brividi lungo la schiena della difesa bergamasca ogni volta che è ripartita.
E’ stata una Juventus straripante. Decisa e determinata. L’Atalanta ha tentato di limitare i danni, senza riuscirci. Troppo forti i bianconeri, che quando poi si sono ritrovati in superiorità numerica (espulsione di Manfredini per doppio giallo al 31’ del primo tempo) hanno avuto vita facile nel conservare il vantaggio senza correre pericoli.
L’Atalanta è scesa in campo con uno schieramento non remissivo. A Colantuono non andava di fare la vittima sacrificale sul campo della prima della classe. Ma il 4-4-1-1, con Denis punta centrale e Moralez a fare da supporto, non ha funzionato. Buffon è stato per lo più inoperoso, ad eccezione di un guizzo del “Tanque” al 5’, dopo un pasticcio difensivo di Marrone. Per il resto, nulla da registrare. Musica diversa, invece, dalle parti di Consigli, dove la Juve ha contiunuato ad affacciarsi anche nel corso del secondo tempo. I bianconeri avrebbero potuto arrotondare prima con Giovinco e poi con Quagliarella. Ma il quarto gol non è arrivato. Poco male: era necessario portare a casa i tre punti e approfittare del passo falso dell’Inter all’Olimpico contro la Lazio. Obiettivo centrato.