Zeman dà spettacolo, il Milan si sveglia tardi: 4-2

Calcio
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All'Olimpico la Roma stende la squadra di Allegri. Partita chiusa nella prima mezz'ora con i gol di Burdisso, Osvaldo e Lamela, che fa doppietta nella ripresa. Tardiva la reazione rossonera, con due gol nei 5' finali

ROMA-MILAN 4-2
13' Burdisso, 23' Osvaldo, 30' e 60' Lamela (R), 86' rig. Pazzini, 87' Bojan (M)

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LE PAGELLE

Ecco la Roma che ha sempre avuto in mente Zeman: affamata, aggressiva, mai sazia.
A farne le spese è il Milan, che all’Olimpico si ritrova a recitare la parte del gomitolo con cui il gattone giallorosso si diverte a giocare.
Totti e compagni (ma potremmo dire anche De Rossi, visto il piglio con cui Capitan Futuro si è ripreso il centrocampo) fanno girare la palla, si esaltano nelle loro combinazioni e gasano il pubblico. Poi però, all’improvviso, arrivano anche i graffi.
Quattro, per la precisione, che poco prima di andare in vacanza lasciano il segno e che Galliani dovrà cicatrizzare con un po’ di sano mercato invernale.
Perché i due gol con cui il Milan tenta di riaprire la partita negli ultimi 5' non possono certo far sorridere i tifosi rossoneri.

La partita si infiamma all’11°: Osvaldo cerca la conclusione a giro “alla Del Piero”, Amelia gli risponde con una paratona. Ne scaturisce il corner che dà il vantaggio alla Roma: colpo di testa di Burdisso, tornato titolare dopo la squalifica di Castan, e gol del vantaggio.
L'unico brivido per i giallorossi al 16’: la linea dei 4 dietro è altissima e concede a El Shaarawy metri di campo con la possibilità di trovarsi a tu per tu con Goicoechea. Il Faraone, lanciato alla perfezione da Robinho, sceglie di aggirare il portiere, che lo ferma con una strepitosa uscita bassa.

Il Milan del primo tempo è tutto qui, perché poi inizia lo show giallorosso, con partita in freezer dopo mezz’ora. Raddoppio al 23’, ancora di testa. Totti illumina con un cross da sinistra, Osvaldo vince la sfida aerea tra “belli” saltando meglio di Yepes e indirizza il pallone all’angolino.
A questo punto, se immaginate una Roma che decide di amministrare e aspettare il Milan sonnecchiando un po’, avete sbagliato genere di gatto. I ragazzi di Zeman non si risparmiano, pressano in maniera asfissiante e il Milan va in confusione spesso e volentieri. Proprio una palla persa così finisce sui piedi di De Rossi, che finta di calciare da fuori area e poi trova un corridoio delizioso in cui s’infila Lamela, che buca Amelia per la terza volta.

Tra un gol e l’altro, Zeman ne approfitta per strigliare chi opta per un passaggio orizzontale anziché verticalizzare immediatamente, e infatti il copione non cambia nella ripresa: dopo 4’ un diagonale di Totti esce di pochissimo, dopo 15’ Lamela stacca di testa da centravanti vero su cross dalla sinistra di Balzaretti e fa 4-0 (per l’argentino è il decimo gol, senza rigori, in 14 partite).

Pensate sia finita qui? Vi sbagliate, perchè la Roma di Zeman non sarebbe la Roma di Zeman se non tentasse di farsi del male, e così riesce a prendere due gol (rigore di Pazzini e gol dell'ex Bojan) nei 5' finali. Troppo poco per rovinare la festa, abbastanza per confermare ogni tipo di stereotipo.