Conte: "Il Napoli è antipatico? Perché è grande"

Calcio
La Juventus di Antonio Conte cerca di ripartire anche in campionato, dopo lo scivolone interno contro la Sampdoria (Foto Getty)

Alla vigilia di Parma-Juventus il tecnico ha chiuso il "botta e risposta" a distanza con la squadra di Mazzarri, dopo le dichiarazioni di Claudio Marchisio. E sulla partita contro gli emiliani: "I supplementari contro il Milan non si sentiranno"

"Il Napoli è entrato tra le grandi: la rivalità che c'è con Inter e Milan, quindi, ora c'è anche con loro. Il Napoli è sportivamente antipatico perché ha riconquistato lo status di grande, ha iniziato a vincere con la Coppa Italia". Antonio Conte, allenatore della Juventus, chiude così la polemica legata alle dichiarazioni del centrocampista bianconero Claudio Marchisio, che in un'intervista al magazine Style ha confessato la propria antipatia per il Napoli.
"Se la vogliamo chiamare polemica... Claudio ha dato una risposta a livello sportivo, ha parlato di antipatia calcistica. Sono convinto che il Napoli, quando affronta la Juve, mette in campo qualcosa in più", dice Conte alla vigilia della gara di campionato sul campo del Parma.

Stanchi dopo il Milan? -"I 120 minuti giocati mercoledì sono stati molto intensi, c'era un obiettivo importante da raggiungere e c'è stato un dispendio psicofisico di energie. La squadra però è allenata, non ci saranno conseguenze a Parma", dice il tecnico della Vecchia Signora, costretto a gestire una situazione complicata da una serie di infortuni.
"Giocare 8 partite in 30 giorni non è semplice: abbiamo una rosa di 24 giocatori, non di 30. Ora abbiamo 6 indisponibili e, visto il nostro organico, non sono certo pochi. E' indipensabile ruotare gli uomini e io in panchina non posso ragionare come un tifoso. Se vinciamo, va tutto bene. Ma se perdiamo, si dice che ho cambiato troppo", prosegue. L'infermeria è affollata da nomi eccellenti: in difesa non c'è Giorgio Chiellini. A centrocampo manca Claudio Marchisio, in attacco starà fuori a lungo Nicklas Bendtner.

Problema Vucinic - La situazione più complessa riguarda il reparto offensivo, visto che Mirko Vucinic è alle prese con un problema al tendine d'Achille e va gestito con cautela. "Valuteremo la situazione di Vucinic, non voglio rischiare di perderlo per un lungo periodo, non possiamo permetterci che il suo problema diventi serio", dice Conte.
Il montenegrino, del resto, ha ampiamente dimostrato di poter decidere un match anche quando non parte titolare. "Chi entra dalla panchina, poi, può essere avvantaggiato visto che trova gli avversari stanchi. E' importante giocare con determinazione ogni minuto, conta la qualità e anche chi parte dalla panchina può incidere".

Conte ha anche parlato della pressione sui suoi giocatori. "Per chi gioca nella Juventus, non c'è una stagione semplice. - spiega il tecnico bianconero - Bisogna sempre dare il massimo: fino a 10 giorni fa si criticava Giovinco, di cui ora non si parla più. Ora nel calderone magari finisce Matri. Con una grande prestazione magari si diventa un top player, ma basta poco per essere considerato un 'pip-player'. Io ho massima considerazione di tutti i miei calciatori", dice Conte, che ha un numero superiore di alternative quando si tratta di scegliere difensori e centrocampisti.