In Figc non si cambia: il presidente resta Giancarlo Abete

Calcio
Giancarlo Abete riveste dal 2 aprile 2007 la carica di presidente della Figc (Foto Getty)

Il candidato unico viene confermato al vertice con il 94% dei voti: "Il calcio non rappresenta i mali del Paese", ricorda subito dopo la rielezione. Lotito: "Rappresenta la continuità nell'ottica del rinnovamento"

Tutto come previsto in Federcalcio. Con il 94,34% dei voti viene rieletto alla Presidenza Giancarlo Abete, che dal podio precisa: "Dobbiamo essere critici verso noi stessi, ma il calcio  non è il terminale di tutti i mali del Paese. Noi sbagliamo, ma diamo molto più di quello che riceviamo. Le società di vertice versano 900 milioni di imposte".

Quadrienno duro, ma il consenso mi dà fiducia -
"Sono soddisfatto, perchè tenendo conto della pluralità del nostro mondo avere un consenso ampio è motivo di fiducia, che mi permette di lavorare con maggiore coesione tra tutte le componenti", ha dichiarato Abete, "Sarà un quadriennio difficile, speriamo di ripresa per l'intero Paese".

Elezioni Coni, da Abete voto a Pagnozzi
- "Ho il massimo rispetto e considerazione di Giovanni Malagò, un dirigente di qualità e un amico, ma voterò Raffaele Pagnozzi alle prossime elezioni per la presidenza del Coni, previste il 19 febbraio. In questi anni è stato un riferimento per lo sport italiano, insieme a Petrucci. E' riuscito a risolvere il commissariamento della federazione in tre mesi nel 1996, ha esperienza internazionale e ha mostrato duttilità nel ruolo di segretario generale del  Coni".

Soddisfazione per Lotito - "Con Abete ci sono tutte le condizioni per far ripartire il calcio con un rinnovamento normativo e strutturale, che possa essere d'aiuto alle squadre, per essere più competitive in Italia e all'estero", dichiara il Presidente della Lazio Claudio Lotito, a margine dell'Assemblea generale Figc.

Richieste dalla Lega Nazionale Dilettanti - "Le Leghe devono ricompattarsi, la mediazione spetta alla Federazione: il presidente Abete deve farsi ascoltare e impegnarsi a fare sistema", chiede il presidente della Lega nazionale dilettanti Carlo Tavecchio. "E' finita la stagione della tregua della politica sportiva e dell'assenza dei controlli politici nel sistema. Dovremmo farci trovare pronti all'intromissione dei nuovi amministratori nel mondo sportivo".