Ancora razzismo, ancora Pro Patria: sospeso match a Casale
CalcioLa squadra di Busto Arsizio coinvolta nuovamente, dopo il caso Boateng. Ad accusare i lombardi di insulti razzisti questa volta è Fabiano Ribeiro, attaccante del Casale. Match sospeso al 38' del primo tempo
La (triste) storia si ripete. Pro Patria avanti 2-0 contro il Casale nel campionato Berretti, quando "al 38' del primo tempo il calciatore Fabiano Ribeiro è oggetto di un presunto insulto di carattere razziale", si legge dal sito ufficiale dei piemontesi, "circostanza che ha suscitato un profondo sgomento nei giocatori e nello staff tecnico, che autonomamente hanno deciso di non proseguire la partita". Smentiti gli insulti razzisti dalla Pro Patria, ma la palla passa alla Procura federale, che avrà il compito di verificare quanto accaduto e prendere provvedimenti.
Prime reazioni - "E' ora di dire basta, così non si può più andare avanti". E' il commento a caldo dell'allenatore del Casale Calcio, Francesco Latartara, "quello che è accaduto è un fatto grave e vergognoso, che va preso nelle sue giuste proporzioni. Lo è ancora di più se si pensa che è avvenuto all'interno di una partita giocata tra ragazzi, molti dei quali minori. E' tempo di dare un segnale forte, anche perchè ci era già capitato di sentire insulti di carattere razzista. Un fenomeno che va assolutamente arginato". Ma sull'episodio interviene anche Mario Macalli, presidente della Lega Pro: "Tali comportamenti razzisti non possono essere più ammessi e tollerati. Se realmente dovesse trattarsi di un atto di razzismo, la Lega Pro si schiererà ancora una volta e con fermezza contro quanto accaduto. Porteremo avanti una lotta senza quartiere, non sono questi i valori che il calcio e la società devono trasmettere. Andremo fino in fondo all'indagine, il calcio deve essere un veicolo di valori umani e sportivi".
Prime reazioni - "E' ora di dire basta, così non si può più andare avanti". E' il commento a caldo dell'allenatore del Casale Calcio, Francesco Latartara, "quello che è accaduto è un fatto grave e vergognoso, che va preso nelle sue giuste proporzioni. Lo è ancora di più se si pensa che è avvenuto all'interno di una partita giocata tra ragazzi, molti dei quali minori. E' tempo di dare un segnale forte, anche perchè ci era già capitato di sentire insulti di carattere razzista. Un fenomeno che va assolutamente arginato". Ma sull'episodio interviene anche Mario Macalli, presidente della Lega Pro: "Tali comportamenti razzisti non possono essere più ammessi e tollerati. Se realmente dovesse trattarsi di un atto di razzismo, la Lega Pro si schiererà ancora una volta e con fermezza contro quanto accaduto. Porteremo avanti una lotta senza quartiere, non sono questi i valori che il calcio e la società devono trasmettere. Andremo fino in fondo all'indagine, il calcio deve essere un veicolo di valori umani e sportivi".