Buffon: "Resto alla Juve per scrivere pagine importanti"

Calcio
Gianluigi Buffon, dal 2001 di casa a Vinovo, Serie B compresa (Foto Getty)

"Non c'era spazio nè bisogno di altre offerte", spiega da Vinovo il numero 1 bianconero, nella conferenza che ufficializza il rinnovo contrattuale. Accanto a lui Andrea Agnelli: "Ora ha 2 anni per vincere il Pallone d'oro, l'unico trofeo che gli manca"

Nessuna speranza per le altre: inglesi, spagnole, russe o arabe possono evitare di perdere tempo e farsi avanti. La coppia Gianluigi Buffon-Juventus è solida, come minimo dura altri due anni. L'ufficialità arriva dalle parole dei protagonisti. "L'emozione che ho provato quando il presidente ha annunciato il rinnovo è qualcosa che terrò sicuramente nel mio cuore per tutta la vita", spiega il n.1 bianconero. "Nel calcio c'è poco spazio per parole al miele o realmente sentite, ma anche il tono di voce con il quale il presidente ha fatto il suo discorso penso fosse molto eloquente, la mia gratificazione è totale".

Destino bianconero - Buffon ripercorre i momenti più difficili della carriera, fondamentali per arrivare al livello attuale: "Dopo il mio infortunio per la testa mi sono passati anche i peggiori pensieri, nel mio inconscio potrei anche aver preso in considerazione il fatto di abbandonare la carriera. Non è stato così perchè sono una persona fortunata, e perchè credo che ognuno di noi abbia un proprio destino. Il mio è quello di continuare a scrivere pagine importanti con la Juventus e con la Nazionale. Questo infortunio mi ha fatto anche bene, mi ha dato energia e rabbia che forse prima non avevo perchè davo tutto per scontato, mentre questi elementi sono determinanti per arrivare a grandi traguardi".

Numero 1 anche in Europa - Chiari i prossimi obiettivi: "La speranza è quella di poterci ripetere in Italia e confermare questa leadership che mancava da troppi anni". Qualcosa che manca in effetti c'è: "Spero di alzare i trofei che non ho ancora alzato, come la Champions League".

Personalità, onestà, lealtà, trasparenza - Sono questi i termini scelti da Andrea Agnelli per descrivere Gianluigi Buffon, uno di casa per sempre a Vinoco: "Fino a quando si dimostrerà il campione che è e fino a quando avrà le motivazioni, sa che troverà sempre le porte aperte", ammette il presidente. "Farà parte del gotha dei grandissimi. Una sola volta, nella storia del Pallone d'oro, ha vinto un portiere, Yashin, e 17 volte lo hanno vinto italiani. Però, da 5 anni i nostri colori non compaiono più. Sarebbe un giusto riconoscimento non solo per la Juventus e per il calcio italiano, ma per il calcio in generale per i valori etici e sportivi che Gigi rappresenta".