Florenzi-Destro, la Roma va. Palacio tiene in gioco l'Inter

Calcio
La Roma ha battuto 2-1 l'Inter nell'andata delle semifinali di Coppa Italia (Foto Getty)
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I giallorossi vincono 2-1 all'Olimpico nell'andata delle semifinali di Tim Cup. Tutti i gol nel primo tempo: doppio vantaggio della squadra di Zeman in 33', prima del break l'argentino accorcia le distanze

ROMA-INTER 2-1
13' Florenzi (R), 33' Destro (R), 43' Palacio (I)

Tanta Roma, forse troppa per un'Inter a corrente alternata e che esce sconfitta per 2-1 dal primo round delle semifinali Tim Cup. Tutti i gol nel primo tempo, periodo in cui sono sufficienti trentatrè giri di lancette ai giallorossi per andare due volte in gol, prima con Florenzi e poi con Destro. Segno tangibile che lì davanti la linea verde scelta da Zeman, mescolata alla giusta dose d'esperienza fornita da Totti, funziona eccome. Vennisse meno l'eccessiva leziosità di Lamela, si potrebbe parlare addirittura di un meccanismo perfetto. Inceppato, almeno in avvio, appare invece quello nerazzurro: la squadra di Stamaccioni esce allo scoperto solo nel finale delle due frazioni. Ma l'Inter, con Palacio, riesce comunque a trovare una rete importante, in grado di congelare qualche buona chance di qualificazione.

Quella tra Roma e Inter è soprattutto la partita delle occasioni buttate alle ortiche, ben diversa dall'1-1 di domenica scorsa in campionato. Il primo tempo è vivace, con tante palle-gol. I capitolini potrebbero rendere molto più ampio il proprio bottino, ma non c'è quel pizzico di cinismo necessario a strappare con largo anticipo il biglietto per la finale del 26 maggio. Tra i nerazzuri, invece, i più attivi sono Palacio, Guarin e Alvarez. Corrono, inventano, si dannano l'anima. Nella ripresa, quando il ritmo dei padroni di casa cala in modo vertiginoso, passa proprio sui piedi di Alvarez la possibilità più ghiotta per rovinare la festa al pubblico dell'Olimpico: al minuto 82', dopo aver mandato in bambola due avversari, il suo tiro sembra destinato a finire alle spalle del redivivo Stekelenburg. Sembra, perché Perrotta, in scivolata, gli nega questa possibilità. In chiusura Burdisso becca il giallo che lo terrà fuori dal return match del 17 aprile a Milano.