Dieci anni senza l'Avvocato. Del Piero: "Un uomo speciale"

Calcio

Nel giorno del decimo anniversario della morte di Giovanni Agnelli, Sky Sport dedica una programmazione speciale al suo ricordo. Un percorso della memoria sulla grande passione dell'Avvocato per lo sport, per il calcio, per la Juventus e per la Ferrari

Questa sera, nel giorno del decimo anniversario della morte di Giovanni Agnelli, Sky Sport dedica una programmazione speciale al ricordo dell'Avvocato. Giorgio Porrà condurrà un viaggio nell'archivio di Sky Sport, dal quale verrà riproposta un'intervista di Agnelli con backstage inediti, che raccontano la grande passione dell'Avvocato per lo sport, per il calcio, per la Juventus e per la Ferrari. Un percorso della memoria, con le testimonianze dei grandi che lo hanno conosciuto e che gli sono stati vicino, e dei giornalisti che hanno raccolto le sue famose interviste.

Questa la testimonianza di Alex Del Piero, dall'Australia dove ormai vive e gioca, che parla mostrando un orologio sopra al polsino (dettaglio di stile "inaugurato" proprio dall'Avvocato, tanti anni fa). "Dieci anni senza l'Avvocato, è passato tanto tempo, molto più di quanto ne avverta nella mia testa, perché il ricordo dell’Avvocato è sempre molto presente. Credo che lui abbia rappresentato qualcosa di speciale, sicuramente non solo per il mondo dello sport, per la Juventus, ma per tutta l’ Italia. E proprio per questo credo che manchi proprio a tutti: sicuramente alla Juventus come figura, al mondo sportivo, ma anche agli italiani in generale".

"Ricordo perfettamente il nostro primo incontro. Era la primavera del 1993, io ero un giovane aggregato alla prima squadra, avevamo appena perso una partita in Coppa Uefa, eravamo a Villar Perosa, alla vigilia di una partita che poi io giocai e in cui feci tre gol, contro il Parma. Allora, la squadra del momento. Quando venne a parlare alla squadra arrivò con un giornale e raccontò tramite questo foglio di giornale qualcosa di molto stimolante per noi, infatti vincemmo 4-0. E' incredibile come lui riuscisse sempre a toccare il tasto giusto, a centrare il cuore della questione".

"Non so come gli racconterei tutto quello che è successo in questi dieci anni, non ne ho la più pallida idea. Sicuramente avrei tanto da dirgli, ma credo che in queste situazioni lui sarebbe stato geniale come sempre a riuscire a trovare qualcosa di speciale dietro ogni storia. Per questo credo che le sue risposte, le sue battute, i suoi commenti sarebbero stai efficaci ed utili, come sempre. Anche oggi".

"Ancora oggi, dieci anni dopo, Agnelli rappresenta sempre quello che ha sempre rappresentato: sicuramente la Juventus, sicuramente un uomo che è riuscito ad entrare nel cuore delle persone. Io penso anche al giorno del suo funerale, in coda con noi per l’ultimo saluto c’era gente di ogni tipo, di ogni estrazione sociale, di ogni lavoro, persone che aspettavano ore e ore per poterlo salutare; quindi questo è quello che ha rappresentato lui. E' lì, in quell'omaggio di quel giorno a Torino".

"Per quanto mi riguarda, ho avuto l’onore e la fortuna di essere stato vicino all'Avvocato. E di averci parlato spesso. Se penso a un’immagine che mi porto dietro di lui, mi ricordo ancora una bellissima foto, dove lui mi mette una mano sulla spalla, al Comunale. Così, un gesto d’ affetto, che lui ha fatto poche volte. Mi ritengo onorato per questo, sono stato fortunato anch’io nel corso della mia carriera ad aver rappresentato la Juventus, di aver conosciuto e soprattutto di aver lavorato assieme alle due persone che hanno rappresentato e impersonificato di più questo club: Giampiero Boniperti, che mi ha preso dal Padova, e l’ avvocato Agnelli".

Sky SPORT24, GIORGIO PORRA' RICORDA L'AVVOCATO