Vucinic troppo nervoso, Frey torna protagonista. Le pagelle
CalcioBallardini non poteva chiedere miglior ritorno in panchina. L'1-1 tra Juventus e Genoa è frutto anche dell'atteggiamento tattico dei rossoblù. Conte furioso a fine gara. Borriello decisivo, Pogba appannato. Quagliarella capitalizza l'unica palla-gol
JUVENTUS
Quagliarella
Difficile dimostrare il proprio lavoro se arriva a malapena qualche pallone. Ma Quagliarella è abile proprio in questo, nello sfruttare la minima occasione. L’intesa con Lichtsteiner frutta un gol non bellissimo, ma utile. Anelka può attendere, Giovinco ancora no.
Pogba
Deluso chi si attende una replica delle recentissime prodezze. A diciannove anni non si può pretendere anche la continuità. Chiamarlo vice Pirlo può essere un’eresia, soprattutto per Marchisio e Vidal che stravolgono il proprio gioco. E la differenza si vede tutta.
Vucinic
Non è al massimo della serenità, sbaglia più del dovuto, agita qualche braccio di troppo, s’infuria quando Guida non assegna il rigore per il mani di Granqvist. Forse c’entra anche la considerazione che con Quagliarella non forma proprio il tandem d’attacco ideale.
Barzagli
Borriello una manata gliela dà, altrimenti non finirebbe steso per terra, l’episodio condiziona la partita ma non la prestazione del più forte difensore italiano del campionato. Soffre fisicamente per il pareggio, dopo aver bloccato ogni tentativo genoano.
Conte
E’ una furia alla fine: che fosse rigore al 90’ per lui è una certezza. Come la teoria dell’alternanza tra i suoi attaccanti. Ora dovrà inserire nei turni anche Anelka e magari anche il ragazzino Beltrame. A centrocampo invece gli occorre sempre Pirlo.
GENOA
Ballardini
Peggiore esordio non ci sarebbe stato per lui. Riposiziona la squadra, sceglie di tener fuori Borriello, salvo poi richiamarlo nel momento del bisogno. Segno di un pragmatismo che forse finora era mancato al Genoa nella sofferta gestione Delneri.
Borriello
L’anno scorso fu tra le firme dello scudetto juventino, stavolta prova a istillare dubbi sulla resistenza della capolista. Non esulta per il gol segnato, più per convenzione che per convinzione. Resta implacabile sottoporta, a lui sono affidate lE speranze di salvezza.
Frey
Torna protagonista, la Juventus lo esalta come ai tempi di Firenze. Almeno tre interventi decisivi e sul gol potrebbe anche prendersela per la deviazione di Granqvist. Ma sia accontenta di aver dimostrato di essere ancora un grande portiere di cui fidarsi per restare in A.
Quagliarella
Difficile dimostrare il proprio lavoro se arriva a malapena qualche pallone. Ma Quagliarella è abile proprio in questo, nello sfruttare la minima occasione. L’intesa con Lichtsteiner frutta un gol non bellissimo, ma utile. Anelka può attendere, Giovinco ancora no.
Pogba
Deluso chi si attende una replica delle recentissime prodezze. A diciannove anni non si può pretendere anche la continuità. Chiamarlo vice Pirlo può essere un’eresia, soprattutto per Marchisio e Vidal che stravolgono il proprio gioco. E la differenza si vede tutta.
Vucinic
Non è al massimo della serenità, sbaglia più del dovuto, agita qualche braccio di troppo, s’infuria quando Guida non assegna il rigore per il mani di Granqvist. Forse c’entra anche la considerazione che con Quagliarella non forma proprio il tandem d’attacco ideale.
Barzagli
Borriello una manata gliela dà, altrimenti non finirebbe steso per terra, l’episodio condiziona la partita ma non la prestazione del più forte difensore italiano del campionato. Soffre fisicamente per il pareggio, dopo aver bloccato ogni tentativo genoano.
Conte
E’ una furia alla fine: che fosse rigore al 90’ per lui è una certezza. Come la teoria dell’alternanza tra i suoi attaccanti. Ora dovrà inserire nei turni anche Anelka e magari anche il ragazzino Beltrame. A centrocampo invece gli occorre sempre Pirlo.
GENOA
Ballardini
Peggiore esordio non ci sarebbe stato per lui. Riposiziona la squadra, sceglie di tener fuori Borriello, salvo poi richiamarlo nel momento del bisogno. Segno di un pragmatismo che forse finora era mancato al Genoa nella sofferta gestione Delneri.
Borriello
L’anno scorso fu tra le firme dello scudetto juventino, stavolta prova a istillare dubbi sulla resistenza della capolista. Non esulta per il gol segnato, più per convenzione che per convinzione. Resta implacabile sottoporta, a lui sono affidate lE speranze di salvezza.
Frey
Torna protagonista, la Juventus lo esalta come ai tempi di Firenze. Almeno tre interventi decisivi e sul gol potrebbe anche prendersela per la deviazione di Granqvist. Ma sia accontenta di aver dimostrato di essere ancora un grande portiere di cui fidarsi per restare in A.