Emozionante 3-3 al Dall'Ara. Giallorossi subito in vantaggio con Florenzi, risponde Gilardino, Osvaldo fa 2-1 un minuto dopo. Gabbiadini e Pasquato ribaltano il risultato, fino al pareggio del greco Tachtsidis. Due pali incredibili di Diamanti nel finale
BOLOGNA-ROMA 3-3
9' Florenzi (R), 17' Gilardino (B), 18' Osvaldo (R), 25' Gabbiadini (B), 54' Pasquato (B), 74' Tachtsidis (R)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Un girone dopo, Bologna-Roma è ancora una festa del gol. Stavolta ai giallorossi di Zeman va meglio (all'andata, in vantaggio di due gol, riuscirono a perdere 3-2), ma il 3-3 finale fa felici solo gli amanti dello spettacolo. Risultato ribaltato di continuo, occasioni e gol che fioccano. Come da tradizione zemaniana. Con il bonus dei due pali colti da Diamanti nel finale, che avrebbero cambiato la storia di questa partita e forse anche quella dello stesso Zeman.
Il boemo incanta ogni volta che chiede ai suoi di verticalizzare arrivando in porta con tre passaggi ma, è più forte di lui, non riesce a impostare una linea difensiva che garantisca sicurezza. Altissima, spesso distratta, a protezione di un portiere che (avrà ragione Stekelenburg?) non è esente da errori. Nasce così un 3-3 emozionantissimo.
Lo show si apre dopo appena 9', quando Florenzi - già in gol all’andata contro il Bologna - recupera un pallone a centrocampo intercettando una verticalizzazione di Sorensen, scambia con Totti e si butta in area a ricevere il passaggio di ritorno del capitano: diagonale di prima intenzione e Agliardi è battuto.
Il Bologna resta in piedi e, nel giro di un minuto, prima resituisce il colpo e poi ne incassa un altro. Al 17’, numero di Gabbiadini che protegge palla in mezzo a due avversari e trova il tiro che prende in controtempo Goicoechea, costretto ad opporsi con un piede. Gilardino è in agguato e fa 1-1.
Tempo di rimettere la palla al centro e battere, e Pjanic scodella in area un pallone su cui si avventa di testa Osvaldo, complice la dormita di Sorensen. Neanche un minuto, dicevamo, e la Roma è di nuovo in vantaggio.
Finché non è ancora Gabbiadini a giustificare la fermezza con cui il Bologna l'ha trattenuto, dicendo no alla Juventus che l'avrebbe riportato volentieri alla base nel mercato di gennaio. L'attaccante rossoblù scatta sul filo del fuorigioco, Burdisso lo costringe a dare le spalle alla porta ma lui tiene palla, si gira e scarica in rete il 2-2 con cui si conclude il primo tempo.
La ripresa comincia con lo stesso identico copione, recitato a parti invertite. Nove minuti, come nel primo tempo, ed è già gol, ma del Bologna. Diamanti entra in area sul versante sinistro, mette al centro e trova Goicoechea pronto ad aiutarlo con un'uscita sciagurata che consegna la palla sui piedi del neo-entrato Pasquato, al primo gol in campionato.
Per pareggiare i conti serve un'altra "impresa" di un portiere: Agliardi esce in ritardo su una punizione calciata in area, Tachtsidis si inserisce di testa ed è 3-3.
Finita, direte voi? No, perché c'è ancora tempo per una buona occasione di Osvaldo (di testa, ottima stavolta la risposta di Agliardi) ma soprattutto per un incredibile palo colto da Diamanti, con un sinistro terrificante dalla distanza e per una traversa, sempre del neo-capitano del Bologna, centrata su punizione al 94'.
9' Florenzi (R), 17' Gilardino (B), 18' Osvaldo (R), 25' Gabbiadini (B), 54' Pasquato (B), 74' Tachtsidis (R)
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Un girone dopo, Bologna-Roma è ancora una festa del gol. Stavolta ai giallorossi di Zeman va meglio (all'andata, in vantaggio di due gol, riuscirono a perdere 3-2), ma il 3-3 finale fa felici solo gli amanti dello spettacolo. Risultato ribaltato di continuo, occasioni e gol che fioccano. Come da tradizione zemaniana. Con il bonus dei due pali colti da Diamanti nel finale, che avrebbero cambiato la storia di questa partita e forse anche quella dello stesso Zeman.
Il boemo incanta ogni volta che chiede ai suoi di verticalizzare arrivando in porta con tre passaggi ma, è più forte di lui, non riesce a impostare una linea difensiva che garantisca sicurezza. Altissima, spesso distratta, a protezione di un portiere che (avrà ragione Stekelenburg?) non è esente da errori. Nasce così un 3-3 emozionantissimo.
Lo show si apre dopo appena 9', quando Florenzi - già in gol all’andata contro il Bologna - recupera un pallone a centrocampo intercettando una verticalizzazione di Sorensen, scambia con Totti e si butta in area a ricevere il passaggio di ritorno del capitano: diagonale di prima intenzione e Agliardi è battuto.
Il Bologna resta in piedi e, nel giro di un minuto, prima resituisce il colpo e poi ne incassa un altro. Al 17’, numero di Gabbiadini che protegge palla in mezzo a due avversari e trova il tiro che prende in controtempo Goicoechea, costretto ad opporsi con un piede. Gilardino è in agguato e fa 1-1.
Tempo di rimettere la palla al centro e battere, e Pjanic scodella in area un pallone su cui si avventa di testa Osvaldo, complice la dormita di Sorensen. Neanche un minuto, dicevamo, e la Roma è di nuovo in vantaggio.
Finché non è ancora Gabbiadini a giustificare la fermezza con cui il Bologna l'ha trattenuto, dicendo no alla Juventus che l'avrebbe riportato volentieri alla base nel mercato di gennaio. L'attaccante rossoblù scatta sul filo del fuorigioco, Burdisso lo costringe a dare le spalle alla porta ma lui tiene palla, si gira e scarica in rete il 2-2 con cui si conclude il primo tempo.
La ripresa comincia con lo stesso identico copione, recitato a parti invertite. Nove minuti, come nel primo tempo, ed è già gol, ma del Bologna. Diamanti entra in area sul versante sinistro, mette al centro e trova Goicoechea pronto ad aiutarlo con un'uscita sciagurata che consegna la palla sui piedi del neo-entrato Pasquato, al primo gol in campionato.
Per pareggiare i conti serve un'altra "impresa" di un portiere: Agliardi esce in ritardo su una punizione calciata in area, Tachtsidis si inserisce di testa ed è 3-3.
Finita, direte voi? No, perché c'è ancora tempo per una buona occasione di Osvaldo (di testa, ottima stavolta la risposta di Agliardi) ma soprattutto per un incredibile palo colto da Diamanti, con un sinistro terrificante dalla distanza e per una traversa, sempre del neo-capitano del Bologna, centrata su punizione al 94'.