Catania in estasi, ribaltata la Fiorentina. Gli highlights

Calcio
Il Catania batte in rimonta la Fiorentina e le contende un posto per l'Europa (foto Getty)

Al Massimino i rossazzurri rimontano nella ripresa il vantaggio viola segnato da Migliaccio (in rete Legrottaglie e Castro nel finale, con i toscani in 10). Etnei che continuano a sognare l'Europa, gennaio nero per la squadra dell'ex Montella

CATANIA-FIORENTINA 2-1
21' Migliaccio (F), 49' Legrottaglie (C), 87' Castro (C)

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Il Catania non finisce di stupire: il turno di vittima sacrificale al Massimino spetta stavolta alla Fiorentina dell'ex Montella, ancora a secco nel 2013 e ora tallonata proprio dai siciliani a 35 - e quindi a un solo punto - per un posto in Europa. Rossazzurri capaci di ribaltare nella ripresa il vantaggio siglato da Migliaccio a metà del primo tempo, grazie a un colpo di testa del solito Legrottaglie, imitato da Castro a due minuti dal termine (toscani in dieci dal 78' per l'espulsione di Aquilani).

Maran deve rinunciare ai cardini della squadra: gli squalificati Lodi e Bergessio e l'indisponibile Almiron. Torna in mezzo al campo Biagianti dal primo minuto, con Castro a formare il tridente argentino insieme a Gomez e Barrientos. Viola senza il playmaker Pizarro, con Ljajicic e Jovetic in avanti (Toni in panchina). Dopo una buona partenza dei padroni di casa sono gli ospiti ad alzare il baricentro, velocissimi nella manovra e bravi a colpire alla prima occasione: palla tagliata di Pasqual dalla destra e Migliaccio più lesto di tutti a battere Andujar.

Il Catania esce dagli spogliatoi indiavolato e non passano 4 minuti dall'inizio del secondo tempo che Legrottaglie riesce a trovare il pareggio in mischia, sfruttando un'indecisione nell'uscita di Neto. Ma la Fiorentina è una macchina collaudatissima e macina gioco a ritmo impressionante, specialmente con gli esterni e un Cuadrado imprendibile, fermato solo dai falli degli avversari e da un'incredibile traversa. Legno colpito ancora, nel giro di una manciata di minuti, dalla punizione a giro di Ljajicic.

Quando il fortino catanese sembra a un passo dal crollare, ci pensa Aquilani a lasciare in dieci i suoi per proteste e a incoraggiare i rossazzurri, letali sulla ripartenza Izco-Barrientos e con l'instacabile Castro. Toscani attesi ora dal riscatto al Franchi con il Parma, i siciliani cercheranno di fermare la rincorsa-scudetto del Napoli al San Paolo.