L'italo-argentino classe '93 segna un poker da sogno nel 6-0 dei doria contro gli abruzzesi. Poi apre alla Nazionale: "Non si sa mai". Le altre reti di Eder, che apre su rigore al 32', e di Obiang. La squadra di Bergodi in ritiro punitivo nelle Marche
SAMPDORIA-PESCARA 6-0
32' Eder (rig.), 42', 56', 59' e 72' Icardi, 50' Obiang
Guarda la cronaca del match
Un miglior omaggio, per Riccardo Garrone, sarebbe stato impossibile. Nella prima partita dopo la scomparsa del proprio presidente, la Sampdoria demolisce il Pescara a Marassi, con un 6-0 che significa il successo in uno scontro salvezza cruciale, punti importanti in classifica e una dose utilissima e massiccia di fiducia. Ciliegina sulla torta il poker di Icardi, italo-argentino classe '93 diventato in fretta molto più che un sostituto di Maxi Lopez.
Il Pescara? Semplicemente non pervenuto, a parte Perin, che tiene in piedi lo 0-0 nella prima mezz'ora di gioco con delle grandi parate su De Silvestri, Costa e Icardi. Poi, inizia il diluvio. Ad aprire le marcature, al 32' è Eder, sul rigore concesso per una trattenuta di Terlizzi su Gastaldello. Poi inizia lo show di Icardi, che al 42' "svernicia" Capuano, entra in area e infila Perin all'angolino lontano.
Nel secondo tempo ti aspetti la reazione abruzzese. E invece arriva il 3-0, al 5', con il bel piattone di Obiang da fuori area: prima marcatura in serie A per un altro giovanissimo - è classe '92 - dal futuro assicurato. Proprio Obiang innesca Icardi per il 4-0, al 56': l'attaccante, servito sul filo del fuorigioco, dribbla Perin e deposita in rete. Due minuti dopo, raccoglie il suggerimento di Eder e fa tre. Il poker di Maurito arriva al 72': Capuano compie l'ennesimo errore e regala palla alla Samp al limite della propria area, mentre Icardi, solo davanti a Perin, non ci pensa nemmeno a sbagliare.
"La Nazionale? Non si sa mai, vediamo". Così il giovane asso della Sampdoria risponderà dopo il match sul suo possibile futuro in azzurro. Icardi ha il doppio passaporto grazie a suo padre Juan, ma ora potrebbe ricevere una chiamata dall'under 21 azzurra. La sua scelta diventerà definitiva solo quando esordirà in una delle due nazionali maggiori. E chissà che Prandelli non abbia preso nota. "Si deve valutare tutto - dice intanto l'attaccante, arrivato alla Samp un anno fa, dalle giovanili del Barcellona -. Io sono argentino, ma se la nazionale italiana mi dà questa possibilità per migliorare, allora vediamo".
Pescara in ritiro punitivo. Fermo a 20 punti, +2 dalla zona retrocessione, il Pescara non può che essere preoccupato per la sonora battuta d'arresto di Marassi. Di certo lo è la società, visto che il presidente Daniele Sebastiani ha deciso di mandare la squadra in ritiro, da domani, a Colli del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno). "In questo momento così difficile la riteniamo una decisione giusta, alla luce di questa gara. Così non si può andare avanti", ha spiegato il presidente. "Abbiamo commesso nella gara con la Sampdoria degli errori che non si commettono neanche in terza categoria - ha detto ancora Sebastiani -. Mancano cinque giorni alla fine del mercato e chi non se la sente di andare avanti che lo dica e verrà ceduto. Non si può andare a Genova a giocare contro la Sampdoria in questo modo".
32' Eder (rig.), 42', 56', 59' e 72' Icardi, 50' Obiang
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Un miglior omaggio, per Riccardo Garrone, sarebbe stato impossibile. Nella prima partita dopo la scomparsa del proprio presidente, la Sampdoria demolisce il Pescara a Marassi, con un 6-0 che significa il successo in uno scontro salvezza cruciale, punti importanti in classifica e una dose utilissima e massiccia di fiducia. Ciliegina sulla torta il poker di Icardi, italo-argentino classe '93 diventato in fretta molto più che un sostituto di Maxi Lopez.
Il Pescara? Semplicemente non pervenuto, a parte Perin, che tiene in piedi lo 0-0 nella prima mezz'ora di gioco con delle grandi parate su De Silvestri, Costa e Icardi. Poi, inizia il diluvio. Ad aprire le marcature, al 32' è Eder, sul rigore concesso per una trattenuta di Terlizzi su Gastaldello. Poi inizia lo show di Icardi, che al 42' "svernicia" Capuano, entra in area e infila Perin all'angolino lontano.
Nel secondo tempo ti aspetti la reazione abruzzese. E invece arriva il 3-0, al 5', con il bel piattone di Obiang da fuori area: prima marcatura in serie A per un altro giovanissimo - è classe '92 - dal futuro assicurato. Proprio Obiang innesca Icardi per il 4-0, al 56': l'attaccante, servito sul filo del fuorigioco, dribbla Perin e deposita in rete. Due minuti dopo, raccoglie il suggerimento di Eder e fa tre. Il poker di Maurito arriva al 72': Capuano compie l'ennesimo errore e regala palla alla Samp al limite della propria area, mentre Icardi, solo davanti a Perin, non ci pensa nemmeno a sbagliare.
"La Nazionale? Non si sa mai, vediamo". Così il giovane asso della Sampdoria risponderà dopo il match sul suo possibile futuro in azzurro. Icardi ha il doppio passaporto grazie a suo padre Juan, ma ora potrebbe ricevere una chiamata dall'under 21 azzurra. La sua scelta diventerà definitiva solo quando esordirà in una delle due nazionali maggiori. E chissà che Prandelli non abbia preso nota. "Si deve valutare tutto - dice intanto l'attaccante, arrivato alla Samp un anno fa, dalle giovanili del Barcellona -. Io sono argentino, ma se la nazionale italiana mi dà questa possibilità per migliorare, allora vediamo".
Pescara in ritiro punitivo. Fermo a 20 punti, +2 dalla zona retrocessione, il Pescara non può che essere preoccupato per la sonora battuta d'arresto di Marassi. Di certo lo è la società, visto che il presidente Daniele Sebastiani ha deciso di mandare la squadra in ritiro, da domani, a Colli del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno). "In questo momento così difficile la riteniamo una decisione giusta, alla luce di questa gara. Così non si può andare avanti", ha spiegato il presidente. "Abbiamo commesso nella gara con la Sampdoria degli errori che non si commettono neanche in terza categoria - ha detto ancora Sebastiani -. Mancano cinque giorni alla fine del mercato e chi non se la sente di andare avanti che lo dica e verrà ceduto. Non si può andare a Genova a giocare contro la Sampdoria in questo modo".