Tim Cup, Juve a caccia del tutto per tutto con la Lazio
CalcioI bianconeri stasera devono attaccare nella semifinale di ritorno, perché l'1-1 qualifica la Lazio. Ma sono ancora privi di pedine rivelatesi indispensabili, come Chiellini e Asamoah. Conte (appena squalificato 2 turni) si consola col rientro di Pirlo
Stasera è Coppa Italia, ma è impossibile non pensare al campionato, per la Juventus: sono arrivate le squalifiche del giudice sportivo che rendono ulteriormente critica la situazione bianconera. Oltre a Chiellini, che in campo non può andarci perché infortunato, tocca anche a Bonucci saltare due turni, mentre Vucinic ne salta uno solo per fisiologica somma di cartellini.
Proprio adesso che la difesa bianconera cominciava a dare segni di insicurezza (quattro volte gol per gli avversari all'unico tiro in porta) e che la corsa con il Napoli si sta facendo affannosa, perché gli azzurri sono soltanto a tre punti, ecco la tegola Bonucci, che si aggiunge alla lunga assenza di Chiellini, le cui conseguenze sono state pesantissime. La finale di Coppa interessa, eccome, ma le teste dei giocatori potrebbero essere condizionate dalla preoccupazione che desta in campionato il mese di febbraio, al termine del quale c'è la supersfida del San Paolo con il Napoli.
La squadra a Roma deve attaccare, perché l'1-1 qualifica la Lazio, ma è ancora priva di pedine che si sono rivelate indispensabili, come Chiellini, Asamoah, mentre Conte almeno si consola con il probabile rientro di Pirlo: dipenderà da entrambi trasmettere la consapevolezza giusta e trasformare la rabbia in efficienza, un po' come accadde a Mazzarri dopo la sfortunata finale di Supercoppa italiana di Pechino e sotto questo profilo la sfida di domani puo' fare assai bene psicologicamente.
Ma ci sono anche i problemi tecnici, passati un po' sotto silenzio sabato sera dopo la sfuriata di Conte: troppi i bianconeri sotto tono, da Vucinic a Giovinco, a De Ceglie, Vidal, Lichtesteiner e Marchisio. Ma le difficoltà, almeno sotto la gestione Conte, fino a oggi hanno sempre stimolato l'orgoglio del gruppo e il test di Roma è il più probante possibile. In attacco torna la coppia Giovinco-Vucinic e sugli esterni potrebbe cambiare la coppia, Isla e Peluso al posto di Lichtsteiner e De Ceglie.
Proprio adesso che la difesa bianconera cominciava a dare segni di insicurezza (quattro volte gol per gli avversari all'unico tiro in porta) e che la corsa con il Napoli si sta facendo affannosa, perché gli azzurri sono soltanto a tre punti, ecco la tegola Bonucci, che si aggiunge alla lunga assenza di Chiellini, le cui conseguenze sono state pesantissime. La finale di Coppa interessa, eccome, ma le teste dei giocatori potrebbero essere condizionate dalla preoccupazione che desta in campionato il mese di febbraio, al termine del quale c'è la supersfida del San Paolo con il Napoli.
La squadra a Roma deve attaccare, perché l'1-1 qualifica la Lazio, ma è ancora priva di pedine che si sono rivelate indispensabili, come Chiellini, Asamoah, mentre Conte almeno si consola con il probabile rientro di Pirlo: dipenderà da entrambi trasmettere la consapevolezza giusta e trasformare la rabbia in efficienza, un po' come accadde a Mazzarri dopo la sfortunata finale di Supercoppa italiana di Pechino e sotto questo profilo la sfida di domani puo' fare assai bene psicologicamente.
Ma ci sono anche i problemi tecnici, passati un po' sotto silenzio sabato sera dopo la sfuriata di Conte: troppi i bianconeri sotto tono, da Vucinic a Giovinco, a De Ceglie, Vidal, Lichtesteiner e Marchisio. Ma le difficoltà, almeno sotto la gestione Conte, fino a oggi hanno sempre stimolato l'orgoglio del gruppo e il test di Roma è il più probante possibile. In attacco torna la coppia Giovinco-Vucinic e sugli esterni potrebbe cambiare la coppia, Isla e Peluso al posto di Lichtsteiner e De Ceglie.