Roma, che batosta! Poker del Cagliari: Zeman rischia

Calcio
Lo striscione esposto all'Olimpico da alcuni tifosi della Roma

Nell'anticipo della 23.a giornata i giallorossi perdono 4-2 all'Olimpico contro i sardi. Roma condannata da Nainggolan, Sau, Pisano e da una clamorosa autorete di Goicoechea. I tifosi fischiano

ROMA-CAGLIARI 2-4
3' Nainggolan (C), 35' Totti (R), 47' aut. Goicoechea (C), 54' Sau (C), 71' Pisano (C), 94' Marquinho (R)

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I giorni della merla sono ormai alle spalle ma il gelo resta sull'Olimpico, l'atmosfera in casa Roma è, tuttavia, incandescente, la panchina di Zdenek Zeman scotta come non mai. Quattro sonore sberle ricevute in casa dal Cagliari sono il sintomo inequivocabile che la squadra non è più in grado di garantire né gioco né risultati, denotando uno stato confusionale mai visto in questa stagione e, in parte, frutto di quanto accaduto negli ultimi quindici giorni. Nonostante abbia incassato la fiducia dalla società Zeman resta un allenatore a rischio, la squadra non sembra seguirne i dettami, la mancanza di sintonia con il tecnico è lampante. I tifosi, inviperiti, hanno contestato aspramente con fischi indirizzati ripetutamente ai giocatori e allo sfortunato portiere Goicoechea vittima di un erroraccio che, a inizio ripresa, ha spianato la strada al Cagliari dopo un primo tempo conclusosi sull'1-1.

Totti non basta - Avvio choc per i giallorossi con la rete di Nainggolan capace di beffare la Roma alla prima incursione degna di questo nome. I giallorossi hanno fatto fatica a ritrovare le distanze e il gol di Totti sul finire del primo tempo aveva tranquillizzato un ambiente che già durante il riscaldamento si era mostrato poco tollerante.

La papera di Goicoechea
- La svolta della gara all'inizio del secondo tempo con il clamoroso autogol del portiere uruguaiano che ha permesso al Cagliari di riportarsi in vantaggio. Ci hanno pensato Sau e poi Pisano, più un palo di Ibarbo, a completare l'opera calando il poker che vale un prezioso successo.

Scelte sbagliate - A Zeman va imputato di aver rischiato sulla sinistra Dodò, ancora immaturo per misurarsi con la realtà del campionato italiano, non certo pronto per sostenere una maglia da titolare. Da quella parte hanno fatto il bello e il cattivo tempo un po' tutti. Senza Balzaretti, con Torosidis in panchina, il risultato non poteva che essere questo.

Panchina che scotta
- E a questo punto la panchina di Zeman non è più tanto sicura. Al di là della sconfitta, pesa il modo in cui è arrivata: una squadra senza mordente, con poche e confuse idee che ha trovato nel solo Totti e in qualche sprazzo di Lamela le uniche note non negative. Il distacco, netto, tra le idee del tecnico e quanto la squadra riesce a fare in campo appare evidente. In un modo o nell'altro urge una soluzione.