Tra deroghe e rinvii, l'intricata storia di Is Arenas

Calcio
Un murales a Is Arenas dove non si giocherà Cagliari-Milan

La Lega di serie A ha stabilito che la partita Cagliari-Milan dovrà disputarsi a Torino per motivi di ordine pubblico. I tifosi rossoblù non ci stanno. Perché alcune gare si sono disputate e altre non possono essere giocate? Ecco le tappe della vicenda

Che cosa succede a Cagliari? Perché lo stadio apre le sue porte a giornate alterne? Perché Cagliari-Milan è stata dirottata su Torino, stadio Olimpico? Spiegarlo è intricato quanto un mistero alla base di un giallo. Formalmente è il Prefetto a rifiutare l'agibilità dell'impianto di Quartu Sant'Elena, non giudicandolo sicuro per ospitare l'arrivo del Milan. Questioni di ordine pubblico, si legge nella doppia nota datata 6 febbraio. Ma l'Osservatorio del Viminale, l'organismo che vigila sulla sicurezza del campionato, ha attribuito a Cagliari-Milan un indice di pericolosità 2, intermedio cioè. Pericolo basso insomma, anche se per uno spettacolo il concetto di pericolo è quasi una contraddizione.

Vista dall'esterno, restano dei dubbi. Perché sempre decisioni differenti? Cagliari-Napoli, 14esima giornata si giocò a Is Arenas, nonostante i rapporti tra le due tifoserie non siano proprio amichevoli; Cagliari-Juventus, 18esima giornata, fu ospitata a Parma con un trasferimento di sede che disorientò persino gli onnipresenti tifosi della Juventus. Uno degli appuntamenti più attesi ebbe un contorno di qualche migliaio di spettatori, come una delle ultime sfide di Lega Pro. Ora questa tormentatissima storia di Cagliari-Milan. Dal Cagliari fanno sapere che di andare a giocare sul neutro di Torino non hanno nessuna voglia, a costo di subire il secondo 0-3 della stagione e pure una eventuale penalizzazione di un punto; il Milan si dice disposto ad attendere fino all'ultima ora utile per cercare di risolvere la questione.

Il Prefetto è lo scoglio finora insuperabile. Ci ha provato anche la Lega, proponendo una serie di soluzioni per limitare le presenze nel piccolo stadio, ma ha ricevuto sempre dinieghi. Ma l'equivoco è nato al momento dell'iscrizione al campionato: il Cagliari indicò lo stadio di Trieste come il proprio campo, ma Cellino sperava di completare in pochi mesi la ristrutturazione di Is Arenas. L'omologazione non è mai arrivata e finora si è andati avanti a colpi di deroghe e eccezioni, concesse a giornate alterne. Ora non se ne può più, e non solo a Cagliari. Che campionato è quello in cui salta la certezza più elementare, il luogo dove giocare una partita?