Cellino, 9 ore dal Gip: "Sono innocente, no ai domiciliari"

Calcio
Giornata d'interrogatori per Massimo Cellino (Getty)

Si è concluso alle 18.50 circa l'interrogatorio del presidente del Cagliari, arrestato nell'ambito dell'inchiesta relativa allo stadio Is Arenas: "O mi fanno uscire da uomo libero, oppure resto in carcere"

"Sono innocente, rifiuto gli arresti domiciliari", sono queste le prime parole di Massimo Cellino, presidente del Cagliari, dopo circa nove ore d'interrogatorio nel carcere di Buoncammino. Il patron rossoblù ha risposto a tutte le domande degli inquirenti. "O mi fanno uscire da uomo libero, oppure resto in carcere", ha aggiunto Cellino.

All'interrogatorio erano presenti gli avvocati difensori Benedetto Ballero e Giovanni Cocco. Con il Gip Giampaolo Casula c'era anche il pm Enrico Lussu che coordina l'inchiesta sullo scandalo Is Arenas.

L'altro interrogatorio - In precedenza il Gip aveva ascoltato l'altro arrestato, l'assessore dei Lavori pubblici del Comune di Quartu, Stefano Lilliu. Gli avvocati Roberto Nati e Mariano Delogu, che difendono Lilliu, hanno detto che il loro assistito ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee, parlando dei suoi rapporti con Cellino e spiegando la posizione del fratello, citato nell'ordinanza del Gip, ma estraneo alla vicenda visto che per la società rossoblù lavora un omonimo. L'assessore ha anche parlato della sua passione per il Cagliari Calcio e dell'abbonamento acquistato per la stagione in corso. Lilliu ha rilasciato dichiarazioni spontanee per poco meno di trenta minuti e poi si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Tifosi del Cagliari davanti al carcere -
Mentre è in corso l'interrogatorio di Massimo Cellino una decina di altri supporter rossoblù si sono ritrovati davanti alle porte del carcere Buoncammino di Cagliari per esprimere solidarietà e vicinanza al presidente della squadra rossoblù.