Inter-Milan, "gufologia" del derby: chi tifa contro chi
CalcioVerso un finale di stagione nel quale nessuno dei due club sembra poter lottare per il titolo, la stracittadina di domenica sera rischia di non interessare troppo ad altre latitudini. Ma nell'Italia del calcio c'è sempre qualche motivo per gufare...
di Lorenzo Longhi
Premessa fondamentale, onde evitare di essere presi sul serio: le prossime righe saranno nulla più che un divertissement dedicato a chi, lontano dal tifo di Inter e Milan, stia cercando un motivo per godersi il derby di domenica sera simpatizzando (o meglio: antipatizzando) per l'una o per l'altra. Impresa non facile in una stagione nella quale, salvo rimonte che avrebbero del leggendario, le milanesi non lotteranno per lo scudetto, aspetto che renderebbe molto più semplice tifare contro l'una o l'altra. Ma tant'è, e allora sul piatto si serve la "gufologia" - sport amatissimo da gran parte dei tifosi italiani - del derby di ritorno: chi tifa contro chi, e perché.
Così, non potendo avere la sconfitta di entrambe, conviene parteggiare. E, al di là di un pareggio che andrebbe benissimo a tutti (gli altri, non certo a nerazzurri e rossoneri), quale sarebbe il male minore? Per i tifosi della Juventus capolista, parteggiare per una delle due è quanto di peggio. Ma avendo il reo confesso Conte tifato rossonero già contro il Barça, una volta a settimana può bastare. Tra l'altro, l'arcirivale Inter - pur avendo appena un punto in meno del Milan in campionato - a dispetto dei rossoneri non sembra poter rientrare in corsa per lo Scudetto, mentre il Milan di Balotelli sì. E poi c'è sempre quella storia del gol di Muntari. Sembra una bestemmia, ma meglio l'Inter, per la Juventus.
Simile il discorso per il Napoli, che mira allo Scudetto ma comunque non può perdere la Champions diretta. In chiave terzo posto, per Cavani e compagni un successo rossonero sarebbe una pessima notizia, comunque vada. Insomma, per una questione di realpolitik (al di là delle scelte personali), si gufano i rossoneri. Mazzarri sarà d'accordo.
I tifosi della Lazio (Oh, nooo!) con l'Inter hanno un rapporto particolare. Ma qui, visto che il Milan sarà ospite all'Olimpico il 2 marzo, è più una questione di vantaggi reciproci: più che gufare qualcuno, l'augurio è che, da parte rossonera, fiocchino gialli ai diffidati, magari qualche rosso. E che sia una splendida partita, stancante. In mezzo ci sono sette giorni, ok, ma hai visto mai... Può gufare l'Inter la Fiorentina che, dopo aver schiantato i nerazzurri (mettendoli sotto per quanto riguarda gli scontri diretti), punta a scavalcarli in chiave qualificazione Uefa. Certo, il Milan si allontanerebbe in prospettiva terzo posto, ma è difficile pensare che i viola possano puntare così in alto, viste le potenze in campo. Viola rossoneri, dunque. Un discorso simile possono farlo Roma e Catania, per gli stessi motivi, ma partendo molto più indietro. A meno che i tifosi giallorossi non tifino il romano Stramaccioni.
Tutto pronto, allora. Pizza, birra e gufata. Che poi, magari, arriverà il pareggio a far contenti tutti. Gli altri.
Premessa fondamentale, onde evitare di essere presi sul serio: le prossime righe saranno nulla più che un divertissement dedicato a chi, lontano dal tifo di Inter e Milan, stia cercando un motivo per godersi il derby di domenica sera simpatizzando (o meglio: antipatizzando) per l'una o per l'altra. Impresa non facile in una stagione nella quale, salvo rimonte che avrebbero del leggendario, le milanesi non lotteranno per lo scudetto, aspetto che renderebbe molto più semplice tifare contro l'una o l'altra. Ma tant'è, e allora sul piatto si serve la "gufologia" - sport amatissimo da gran parte dei tifosi italiani - del derby di ritorno: chi tifa contro chi, e perché.
Così, non potendo avere la sconfitta di entrambe, conviene parteggiare. E, al di là di un pareggio che andrebbe benissimo a tutti (gli altri, non certo a nerazzurri e rossoneri), quale sarebbe il male minore? Per i tifosi della Juventus capolista, parteggiare per una delle due è quanto di peggio. Ma avendo il reo confesso Conte tifato rossonero già contro il Barça, una volta a settimana può bastare. Tra l'altro, l'arcirivale Inter - pur avendo appena un punto in meno del Milan in campionato - a dispetto dei rossoneri non sembra poter rientrare in corsa per lo Scudetto, mentre il Milan di Balotelli sì. E poi c'è sempre quella storia del gol di Muntari. Sembra una bestemmia, ma meglio l'Inter, per la Juventus.
Simile il discorso per il Napoli, che mira allo Scudetto ma comunque non può perdere la Champions diretta. In chiave terzo posto, per Cavani e compagni un successo rossonero sarebbe una pessima notizia, comunque vada. Insomma, per una questione di realpolitik (al di là delle scelte personali), si gufano i rossoneri. Mazzarri sarà d'accordo.
I tifosi della Lazio (Oh, nooo!) con l'Inter hanno un rapporto particolare. Ma qui, visto che il Milan sarà ospite all'Olimpico il 2 marzo, è più una questione di vantaggi reciproci: più che gufare qualcuno, l'augurio è che, da parte rossonera, fiocchino gialli ai diffidati, magari qualche rosso. E che sia una splendida partita, stancante. In mezzo ci sono sette giorni, ok, ma hai visto mai... Può gufare l'Inter la Fiorentina che, dopo aver schiantato i nerazzurri (mettendoli sotto per quanto riguarda gli scontri diretti), punta a scavalcarli in chiave qualificazione Uefa. Certo, il Milan si allontanerebbe in prospettiva terzo posto, ma è difficile pensare che i viola possano puntare così in alto, viste le potenze in campo. Viola rossoneri, dunque. Un discorso simile possono farlo Roma e Catania, per gli stessi motivi, ma partendo molto più indietro. A meno che i tifosi giallorossi non tifino il romano Stramaccioni.
Tutto pronto, allora. Pizza, birra e gufata. Che poi, magari, arriverà il pareggio a far contenti tutti. Gli altri.