Schelotto riprende El Shaarawy: il Milan spreca, finisce 1-1
CalcioRossoneri in vantaggio nel primo tempo con un gran gol del Faraone; nella ripresa l'esterno italo-argentino trova il colpo di testa vincente e fa pari. Handanovic super in almeno due occasioni su Balotelli
INTER-MILAN 1-1
21' El Shaarawy (M), 71' Schelotto (I)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Ti aspetti Balotelli, ti si presentano El Shaarawy e, soprattutto, Schelotto. Il derby di Milano che vale un pezzettino di terzo posto e, dunque, di Champions, finisce in parità. Ma quel che più stupisce è che finisce senza il gol dell'ex Balotelli, dato quasi per scontato visto lo stato di forma dei rossoneri e il morale alle stelle dopo l'impresa con il Barça.
Lo firmano il Faraone, uomo-chiave rossonero prima che SuperMario gli rubasse le copertine, e il "Galgo", ovvero l'uomo che mai ti aspetteresti. E alla fine si ha l'impressione che vada bene a tutti così. All'Inter, che ha ripreso la partita per i capelli quando sembrava esserle sfuggita di mano, e al Milan, che nel finale rischia addirittura la beffa.
Il primo quarto d’ora è vivace e piacevole, e serve soprattutto al Milan per capire dove affondare i canini. Individuati nelle fasce i punti deboli dei nerazzurri (Guarin e Alvarez conoscono una sola fase, quella offensiva), gli esterni di Allegri iniziano a sfornare cross.
Al 15’ De Sciglio salta facilmente Guarin, mette in mezzo e solo un controllo sbagliato di Balotelli a centroarea salva l’Inter. L’azione successiva si sviluppa sull'altra corsia, quella di Abate, che supera con altrettanta disinvoltura Alvarez e cerca El Shaarawy, in ritardo per la deviazione con il tacco.
Quando sembra chiaro dove il Milan andrà a martellare, ecco che l’Inter si fa sorprendere centralmente. Palla persa malamente in uscita, Boateng intercetta e trova il corridoio per El Shaarawy, che brucia Nagatomo e con l’esterno fa secco Handanovic. Al 21’, Milan avanti, gasato, e convinto.
A tenere in piedi l’Inter nel momento più difficile (i 10’ successivi al gol) ci pensa il portiere nerazzurro, autore di una prodezza da vero fenomeno quando si oppone con un riflesso al colpo di testa a botta sicura di Balotelli, al quale l’urlo resta strozzato in gola. Tre minuti e il duello si rinnova, con seconda paratona di Handanovic, e sul finire del tempo il terzo atto: punizione di SuperMario dalla lunghissima distanza, e il portiere che si distende per sventare. All'intervallo, è 1-0 Milan e per i nerazzurri va anche bene così.
Quella che esce dagli spogliatoi è un'Inter diversa, con il Milan che invece sembra accusare la stanchezza, anche mentale, che solo una doppietta Barcellona-derby può causare.
Così, all'8° è Guarin ad andare a un pelo dal pareggio: cross dalla destra, il colombiano calcia di prima intenzione in porta e Abbiati si deve travestire da Handanovic per salvare il risultato.
L'Inter c'è, ma deve pazientare fino al 26' per il pareggio, giunto grazie a un colpo di testa di chi proprio non ti aspetti: Schelotto, appena sceso in campo al posto di Cambiasso e che alle prime uscite non aveva convinto nessuno, entra nei cuori dei tifosi nerazzurri con la stessa prepotenza con cui si avventa sul traversone dalla sinistra di Nagatomo, e fa 1-1.
Stranezze del derby, follie da stracittadina. Che non finiscono qui. Perché ci sarebbe anche l'occasione per il 2-1, capitato sempre sulla testa del Galgo, ma onestamente sarebbe stato veramente troppo...
21' El Shaarawy (M), 71' Schelotto (I)
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Ti aspetti Balotelli, ti si presentano El Shaarawy e, soprattutto, Schelotto. Il derby di Milano che vale un pezzettino di terzo posto e, dunque, di Champions, finisce in parità. Ma quel che più stupisce è che finisce senza il gol dell'ex Balotelli, dato quasi per scontato visto lo stato di forma dei rossoneri e il morale alle stelle dopo l'impresa con il Barça.
Lo firmano il Faraone, uomo-chiave rossonero prima che SuperMario gli rubasse le copertine, e il "Galgo", ovvero l'uomo che mai ti aspetteresti. E alla fine si ha l'impressione che vada bene a tutti così. All'Inter, che ha ripreso la partita per i capelli quando sembrava esserle sfuggita di mano, e al Milan, che nel finale rischia addirittura la beffa.
Il primo quarto d’ora è vivace e piacevole, e serve soprattutto al Milan per capire dove affondare i canini. Individuati nelle fasce i punti deboli dei nerazzurri (Guarin e Alvarez conoscono una sola fase, quella offensiva), gli esterni di Allegri iniziano a sfornare cross.
Al 15’ De Sciglio salta facilmente Guarin, mette in mezzo e solo un controllo sbagliato di Balotelli a centroarea salva l’Inter. L’azione successiva si sviluppa sull'altra corsia, quella di Abate, che supera con altrettanta disinvoltura Alvarez e cerca El Shaarawy, in ritardo per la deviazione con il tacco.
Quando sembra chiaro dove il Milan andrà a martellare, ecco che l’Inter si fa sorprendere centralmente. Palla persa malamente in uscita, Boateng intercetta e trova il corridoio per El Shaarawy, che brucia Nagatomo e con l’esterno fa secco Handanovic. Al 21’, Milan avanti, gasato, e convinto.
A tenere in piedi l’Inter nel momento più difficile (i 10’ successivi al gol) ci pensa il portiere nerazzurro, autore di una prodezza da vero fenomeno quando si oppone con un riflesso al colpo di testa a botta sicura di Balotelli, al quale l’urlo resta strozzato in gola. Tre minuti e il duello si rinnova, con seconda paratona di Handanovic, e sul finire del tempo il terzo atto: punizione di SuperMario dalla lunghissima distanza, e il portiere che si distende per sventare. All'intervallo, è 1-0 Milan e per i nerazzurri va anche bene così.
Quella che esce dagli spogliatoi è un'Inter diversa, con il Milan che invece sembra accusare la stanchezza, anche mentale, che solo una doppietta Barcellona-derby può causare.
Così, all'8° è Guarin ad andare a un pelo dal pareggio: cross dalla destra, il colombiano calcia di prima intenzione in porta e Abbiati si deve travestire da Handanovic per salvare il risultato.
L'Inter c'è, ma deve pazientare fino al 26' per il pareggio, giunto grazie a un colpo di testa di chi proprio non ti aspetti: Schelotto, appena sceso in campo al posto di Cambiasso e che alle prime uscite non aveva convinto nessuno, entra nei cuori dei tifosi nerazzurri con la stessa prepotenza con cui si avventa sul traversone dalla sinistra di Nagatomo, e fa 1-1.
Stranezze del derby, follie da stracittadina. Che non finiscono qui. Perché ci sarebbe anche l'occasione per il 2-1, capitato sempre sulla testa del Galgo, ma onestamente sarebbe stato veramente troppo...