Inter, Moratti alza la voce: "Cassano, basta cazzate"
CalcioNonostante i 105 anni appena compiuti, l'Inter più che ai brindisi pensa a come invertire la tendenza negativa di prestazioni, risultati e polemiche. Chi parla per primo è il presidente, che lancia messaggi precisi a tutti: giocatori e dirigenti
La scossa giusta alla squadra prova a darla direttamente il presidente: dopo le ultime prestazioni negative, Massimo Moratti tuona in occasione della festa dei 105 anni dell'Inter. Primo bersaglio, Cassano: "Sappiamo che cose come quelle degli ultimi tempi possono succedere con lui, ma sarebbe antipatico che nessuno alzasse un dito per difenderlo. All'interno di questa difesa c'è la determinazione affinchè renda al meglio, e non faccia più cazzate. Abbiamo due centravanti, non possiamo farne fuori uno".
Nella cena organizzata alla trattoria La Madonnina c'è poco spazio per festeggiare, bisogna pensare a reagire e chiudere i conti in fretta con polemiche e sconfitte. E sono coinvolti tutti, giocatori e dirigenti: "La società deve essere più adatta, più pronta. Io d'altro canto non ho sostituti. Credo che l'unica cosa sia andare avanti con amore e determinazione, con la decisione di chi difende un figlio. Non è colpa dei giocatori se qualcuno gioca un po' meno bene, credo sia colpa nostra. Possono comunque fare più di quanto hanno fatto a Londra. Anche se quest'anno ne sono capitate di ogni, una squadra deve saper affrontare questi tipi di problemi". L'obiettivo resta uno: "E' necessario entrare nella prossima Champions ma credo che i giocatori l'abbiano capito...". Nulla di vero, invece, sul ritorno di Leonardo: "Anche le telefonate tra me e Leonardo sono pura invenzione".
Nella cena organizzata alla trattoria La Madonnina c'è poco spazio per festeggiare, bisogna pensare a reagire e chiudere i conti in fretta con polemiche e sconfitte. E sono coinvolti tutti, giocatori e dirigenti: "La società deve essere più adatta, più pronta. Io d'altro canto non ho sostituti. Credo che l'unica cosa sia andare avanti con amore e determinazione, con la decisione di chi difende un figlio. Non è colpa dei giocatori se qualcuno gioca un po' meno bene, credo sia colpa nostra. Possono comunque fare più di quanto hanno fatto a Londra. Anche se quest'anno ne sono capitate di ogni, una squadra deve saper affrontare questi tipi di problemi". L'obiettivo resta uno: "E' necessario entrare nella prossima Champions ma credo che i giocatori l'abbiano capito...". Nulla di vero, invece, sul ritorno di Leonardo: "Anche le telefonate tra me e Leonardo sono pura invenzione".