De Laurentiis e il secondo posto: Cavani si doveva sbloccare

Calcio

Il patron dopo il successo sull'Atalanta è carico: il campionato non è morto, si è svegliato. Questo mi eccita e mi preoccupa. Con i 3 punti può succedere di tutto. Edi sa perfettamente che al Napoli è amato e rispettato. Il futuro di Mazzarri? C'e tempo

Il Napoli pensa solo al presente, non al futuro di Edinson Cavani o del tecnico Walter Mazzarri. Aurelio De Laurentiis, presidente del club azzurro, è concentrato solo sul finale di stagione: gli azzurri puntano a conservare il secondo posto e a respingere l'assalto del Milan, lontano solo 2 punti. "Il campionato non è morto, si è svegliato. Questo mi eccita e mi preoccupa. Il torneo suscita grande interesse e mi piace che la sfida non sia limitata a poche squadre. Con 3 punti in palio, può succedere di tutto. Noi pensiamo solo al prossimo impegno senza avere paura di nessuno", dice De Laurentiis, che a Roma ha partecipato in Campidoglio alla cerimonia del premio Andrea Fortunato. "Io e Mazzarri non abbiamo mai parlato di primo o secondo posto, abbiamo parlato di finire tra i primi 5", dice il numero 1 della società.


Ieri il Napoli ha ritrovato la vittoria con il 3-2 sull'Atalanta e Cavani, a secco da 6 partite, ha ritrovato il gol con una doppietta decisiva. L'attaccante uruguayano, come è noto, è legato al Napoli  da un contratto che prevede una clausola rescissoria. "Edinson sa  perfettamente che al Napoli è amato e rispettato, è una persona seria, un atleta, un guerriero. Il suo contratto comprende una clausola rescissoria: se c'è un pazzo pronto a tirare fuori 70 milioni, che corrispondono ai 63 milioni netti per il nostro club, noi ascoltiamo ma comunque sarà Cavani ad avere l'ultima parola", dice De Laurentiis.

"Con Cavani c'è sempre stato un ottimo rapporto. Edinson si doveva sbloccare, come doveva fare anche Pandev e come doveva fare un po' tutta la squadra. La partita di ieri è stata molto complicata, l'Atalanta ci ha messo in difficoltà. Abbiamo avuto moltissime occasioni di andare in gol, ma la palla non entrava. Ci siamo fatti del male con un autogol che ha riportato un po' di negatività, ma alla fine tutto è andato bene", dice prima di soffermarsi sul futuro di Mazzarri.
"Bisogna solo avere un momento di tranquillità per parlarne, in settimana ho incontrato il tecnico e la squadra solo per parlare di questa pseudo-crisi di risultati. Con Mazzarri, in questi 4 anni abbiamo parlato tantissime volte - spiega il presidente -. Basta un'occhiata o un sorriso per capire cosa stiamo pensando".

De Laurentiis non sembra avere fretta di sedersi al tavolo con l'allenatore: "In questo momento non voglio dargli l'assillo e la  responsabilità di decidere in maniera affrettata, perchè situazioni mal digerite poi si pagano sempre. Queste decisioni non possono prescindere dal grande senso di responsabilità mio e suo. Abbiamo saputo integrarci ottenendo buoni risultati: se son rose, fioriranno...". Al Napoli viene accostato il nome di Stefano Pioli. "Prima da allenatore del Chievo e ora da tecnico del Bologna mi ha sempre messo in grande difficoltà, ma non ho mai pensato a Pioli come allenatore perchè non ho mai pensato ad un tecnico diverso da Mazzarri".