Galliani: "Panchina di Allegri saldata con fiamma ossidrica"

Calcio
Massimiliano Allegri può stare sereno: nessuno gli toglierà la panchina del Milan (getty)

L'ad rossonero non lascia dubbi sul futuro del tecnico toscano: "Ha già un contratto per il prossimo anno, non era in discussione quando le cose andavano male, figuriamoci ora". La risposta del tecnico: "Mai sentito in discussione"

Allegri resta al Milan. Lo conferma l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, annunciando inoltre che Milan-Sion si giocherà venerdì alle 15 a San Siro. "Per l'incontro contro la squadra di Gattuso ci sarà una diretta televisiva - ha detto Galliani a margine del premio Ghirelli per la letteratura sportiva - molto tifosi vogliono vedere la partita, tra cui quelli della curva, e quindi abbiamo deciso di giocare al Meazza a porte aperte". "Se è salda la sua panchina? Assolutamente sì, era salda quando le cose andavano male, figuratevi adesso che abbiamo fatto 47 punti in 21 giornate - ha aggiunto rispondendo alle domande - Allegri ha saldato con la fiamma ossidrica la sua panchina. Non parliamo con lui di rinnovo perché ha già un contratto per il prossimo anno".

Intanto continua la rincorsa del Milan al secondo posto, un obiettivo non più lontano ma sempre più vicino. "Non mi piace fare questi calcoli, vediamo di giocare per vincere tutte le prossime partite. Siamo in un periodo buonissimo, ma adesso ci aspetta un mese di aprile tostissimo". Intanto il Milan sta lavorando anche per Prandelli: "Siamo contenti che due terzini della Nazionale siano cresciuti nelle giovanili del Milan - sottolinea con orgoglio l'amministratore delegato rossonero riferendosi a De Sciglio e Abate -. In questo periodo mi sto dedicando sempre di più al settore giovanile che alla prima squadra perché mi piace e mi diverte, il futuro del Milan non potrà prescindere dal settore giovanile".

La risposta di Allegri - "Galliani ha detto che la panchina di Allegri è solida? Non ho mai messo in dubbio il mio futuro, poi la panchina di San Siro è sempre solida, non traballava mai. Credo sia il gioco delle parti, anche della stampa. Quando sei l'allenatore del Milan sei sempre in discussione, soprattutto perché il Milan viene da 25 anni in cui ha quasi sempre vinto". Lo ha detto il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri a RTL 102.5 dopo le parole dell'ad rossonero che lo confermano sulla panchina. "Questa estate ha chiuso un'epoca con l'addio di tanti campioni, un po' per la carta d'identità, un po' per motivi economici e quindi credo che la società abbia lavorato benissimo".

Il tecnico toscano è riuscito ad ottenere risultati nonostante la stampa avversa. "Innanzitutto la forza della società che mi ha confermato e dato fiducia, poi il valore tecnico e umano dei ragazzi di questa squadra che io ho sempre creduto potesse fare cose importanti. Fino a questo momenti abbiamo fatto tanto, manca ancora un pezzettino e speriamo di riuscire ad arrivare in fondo in una buona posizione, ma il merito sia dei ragazzi".

Allegri parla poi di Mario Balotelli che sta facendo bene al Milan, senza eccessi in campo e fuori. "Come ho fatto? Balotelli alla fine è un buon ragazzo, un ragazzo di ventidue anni  che è stato catapultato, un po' per qualche sua stravaganza, un po' per qualche eccesso negli anni precedenti, soprattutto a livello mediatico. E' un personaggio e in questo momento deve gestire meglio quello che è il suo personaggio con totale furbizia. Non è difficile gestirlo, è un grande professionista, un ragazzo molto educato e rispettoso, quindi credo il suo arrivo sia stato un bene per il Milan, ma anche per lui perché dopo tanti anni si è ritrovato in una squadra dove può fare il protagonista e credo sia la cosa che gli mancava".

L'allenatore rossonero su Ibrahimovic e Pato, poi aggiunge: "Se li ho sentiti? Ibra no, Pato l'ho visto ultimamente visto che è andato via un mese e mezzo fa. Ha ripreso a giocare, credo abbia tutte le possibilità per tornare il campione che era. Ibra credo abbia fatto tantissimo al Milan, ho avuto la fortuna di allenarlo e credo stia facendo altrettanto a Parigi".