De Laurentiis: "16 squadre in A e primavera in Lega Pro"

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La proposta del n.1 del Napoli al convegno "La riforma del calcio professionistico" è mirata a rilanciare i giovani italiani: "Non possiamo continuare a comprare all'estero". Sugli stadi: "Se potessi costruire un nuovo impianto abolirei subito le curve"

"Prima di fare gli stadi dobbiamo liberalizzare il rapporto tra club e tifosi. Il club stabilisce un decalogo e tutti devono seguire queste regole. Dobbiamo stabilire una legge che ci permetta di sapere chi sono i fruitori di questo luogo pubblico straordinario". Questa la ricetta del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sul futuro del calcio, nel suo intervento al convegno organizzato dalla Lega Pro La riforma del calcio professionistico.

"Stadi nuovi? Abolirei le curve" - "Da quando ho preso il Napoli in Serie C ho capito la diseducazione dei frequentatori, delle famiglie che istigano la provocazione sul campo. Siamo un paese giovane ma disunito, ancora il paese dei comuni. Io se potessi costruire un nuovo stadio abolirei subito le curve, ma i miei tifosi sono venuti da me e si sono raccomandati, nel caso di ristrutturazione del San Paolo: 'Presidente costruisca i gradoni perché noi i seggiolini li spacchiamo'. Ma le norme Uefa ci obbligano a mettere i seggiolini addirittura da 33 centimetri e non da 25 come li abbiamo ora", ha sottolineato De Laurentiis, raccontando poi un aneddoto: "Rummenigge (presidente del Bayern Monaco, ndr) mi ha detto: 'Siamo molto preoccupati perché abbiamo 300 tifosi di curva e vogliono venire'" a Napoli "'per imparare a fare casino'", ha aggiunto il numero uno partenopeo.

16 squadre in A e primavera in Lega Pro -
"Non ci possiamo mettere altri 10 anni per ridurre la Serie A a 16 squadre". E' una delle stoccate del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenuto al convegno "La Riforma del Calcio Professionistico" organizzato dalla Lega Pro presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma. "Ci dobbiamo preoccupare delle società e di formare i giovani del futuro - prosegue De Laurentiis - non possiamo continuare a comprare all'estero. Basterebbe iniziare a schierare le nostre squadre Primavera in Lega Pro".
E' la richiesta avanzata da tempo dalle squadre di Serie A e finora sempre respinta al mittente, quindi rivolgendosi direttamente al numero uno della Lega Pro, De Laurentiis ha concluso: "Caro Macalli, ti ringrazio per l'invito, vorrei darti una mano ma se tu non apri un tavolo fattivo sul piano pragmatico che cosa quagliamo? Se vogliamo cambiare il calcio, in tre mesi lo facciamo. Mi piacerebbe stabilire una serie di riunioni rapidissime per formalizzare un diverso format dei campionati".