Galliani: "Il Milan vale di più rispetto allo scorso anno"
CalcioE' il pensiero dell'ad rossonero che vede la squadra crescere di giorno in giorno nonostante le partenze eccellenti dell'estate. Tutti i big sono cresciuti di valore, da El Shaarawy a De Sciglio passando per Montolivo e Niang. La perla resta Balotelli
A Milanello l'estate delle cessioni e degli addii sembra molto più lontana di 7-8 mesi. Non per freddo e pioggia, ma perché sta dando risultati oltre le attese la rivoluzione verde, prima grazie ai gol di Stephan El Shaarawy e da gennaio grazie a quelli di Mario Balotelli, già una stella, secondo Adriano Galliani che vede "il Milan crescere di valore".
Durante una conferenza stampa a Milanello il discorso è inevitabilmente caduto su Balotelli, reduce da tre gol nel doppio impegno con l'Italia. "Mario ha il physique du role della star mondiale. Ci sono attori a cui basta un film per diventare star mondiali, Balotelli è così, i suoi gol sono più pesanti degli altri - ha notato Galliani - Da quando è arrivato ha una media gol stratosfericamente superiore al passato". Le sue reti sono 7 nelle prime 6 partite, ma Galliani evita paragoni con i vari Van Basten e Weah. "Mi ricorda più Ibrahimovic, per la gestualitaà, la fisicità", ha notato l'amministratore delegato, che anche grazie all'attaccante azzurro ha voltato pagina dopo l'estate della rivoluzione.
"Credo che sia stato un elemento di stimolo aver ceduto Ibra, Thiago Silva, e aver visto andare via tanti campioni. Mi ha fatto scattare delle molle che non sentivo da tempo - ha raccontato -. Una volta non sarei mai andato a Caen per acquisire un 19enne, e se non fossi andato Niang non sarebbe mai arrivato". E inoltre "oggi l'organico del Milan vale più dell'anno scorso" secondo Galliani, che dopo aver chiuso i precedenti bilanci del Milan con 69,8 e 67,3 milioni di euro di passivo, ieri ha presentato al cda i conti 2012 con un 'rosso' che dovrebbe aggirarsi fra i 4 e i 6 milioni di euro. "E senza l'Irap - ha sottolineato - saremmo in attivo". Dietro il miglioramento dei numeri ci sono le plusvalenze su Ibrahimovic e Thiago Silva, maggiori ricavi dai diritti tv europei e il taglio al monte ingaggi, che sarà ulteriormente ridotto nel prossimo bilancio.
Intanto in via Turati contano di essere l'unica big italiana a rientrare in questo momento nei parametri del Fair play finanziario, e secondo i calcoli di Galliani il Milan è anche "in testa con 360 punti al 'ranking italiano' dopo 4 campionati e 29 partite, davanti a Inter (347), Juventus (336), Roma (309), Napoli (292)".
Durante una conferenza stampa a Milanello il discorso è inevitabilmente caduto su Balotelli, reduce da tre gol nel doppio impegno con l'Italia. "Mario ha il physique du role della star mondiale. Ci sono attori a cui basta un film per diventare star mondiali, Balotelli è così, i suoi gol sono più pesanti degli altri - ha notato Galliani - Da quando è arrivato ha una media gol stratosfericamente superiore al passato". Le sue reti sono 7 nelle prime 6 partite, ma Galliani evita paragoni con i vari Van Basten e Weah. "Mi ricorda più Ibrahimovic, per la gestualitaà, la fisicità", ha notato l'amministratore delegato, che anche grazie all'attaccante azzurro ha voltato pagina dopo l'estate della rivoluzione.
"Credo che sia stato un elemento di stimolo aver ceduto Ibra, Thiago Silva, e aver visto andare via tanti campioni. Mi ha fatto scattare delle molle che non sentivo da tempo - ha raccontato -. Una volta non sarei mai andato a Caen per acquisire un 19enne, e se non fossi andato Niang non sarebbe mai arrivato". E inoltre "oggi l'organico del Milan vale più dell'anno scorso" secondo Galliani, che dopo aver chiuso i precedenti bilanci del Milan con 69,8 e 67,3 milioni di euro di passivo, ieri ha presentato al cda i conti 2012 con un 'rosso' che dovrebbe aggirarsi fra i 4 e i 6 milioni di euro. "E senza l'Irap - ha sottolineato - saremmo in attivo". Dietro il miglioramento dei numeri ci sono le plusvalenze su Ibrahimovic e Thiago Silva, maggiori ricavi dai diritti tv europei e il taglio al monte ingaggi, che sarà ulteriormente ridotto nel prossimo bilancio.
Intanto in via Turati contano di essere l'unica big italiana a rientrare in questo momento nei parametri del Fair play finanziario, e secondo i calcoli di Galliani il Milan è anche "in testa con 360 punti al 'ranking italiano' dopo 4 campionati e 29 partite, davanti a Inter (347), Juventus (336), Roma (309), Napoli (292)".