Abruzzesi sempre più ultimi: mentre il Palermo fa l'impresa, sono stesi da tre reti dei gialloblù al Tardini. Apre le marcature Banalouane al 18', poi ci pensano Paletta al 52' e la splendida girata dell'attaccante ex-Juve al 65' a chiudere il match
PARMA-PESCARA 0-3
18' Benalouane, 52' Paletta, 65' Amauri
Guarda la cronaca del match
Tre gol e un palo subiti, due sole vere occasioni da gol, i diretti avversari (vedi Palermo e Siena) che fanno punti, l'ultimo posto in classifica a -6 dalla zona salvezza. Se non è una condanna quella arrivata per il Pescara sotto la pioggia del Tardini poco ci manca. Anche perché la squadra di Bucchi - 9 sconfitte nelle ultime 10 partite - di segnali di risveglio non ne ha dato nessuno.
Tutto il contrario per i gialloblù, che si godono la tranquillità dei 38 punti messi in cascina, la forza di un progetto che sembra crescere bene e la splendida rovesciata di Amauri, che al 65' del secondo tempo ha illuminato la scena e sancito il 3-0 finale. "Sicuramente questo è uno dei gol più belli che ho fatto", ha detto l'italo-brasiliano a fine match. "Dicevo che volevo restare qui per tornare ai miei livelli e ora ci sono quasi. La Nazionale? Vedremo".
Nel match che ha regalato al Parma la sostanziale certezza della permanenza in A, c'è anche l'esordio in crociato di due giovanissimi di grande prospettiva: Alberto Cerri, parmigiano classe 1996 e stella della under 17 azzurra, e Filippo Boniperti, nipote di quel Giampiero pilastro della storia juventina. Sorride anche Ninis, scelto per sostituire lo squalificato Valdes e schierato al fianco di Marchionni; il fantasista greco è stato l'uomo assist con i suoi calci d'angolo che hanno messo sempre in difficoltà la difesa del Pescara.
Proprio da un suo corner è nato il primo gol della partita al 18', quando a Benalouane, lasciato solo da Cascione al limite dell'area piccola, è bastato un facile colpo di testa per siglare la sua prima rete in Serie A. Il Pescara? Non pervenuto per tutto il primo tempo, tranne un bello slalom di Caprari che conclude però alle stelle.
Il bis del Parma arriva al 7' della ripresa: questa volta il corner di Ninis è stato prima respinto da un difensore ma Paletta, ancora una volta tutto solo in area, ha ribadito in rete con un potente rasoterra. Per l'argentino primo gol in questa stagione. Al 63' i padroni di casa colpiscono anche un palo con Sansone servito in area da un tocco morbido di Lucarelli. Poi il gol finale: la magica rovesciata di Amauri al 65'. Questa volta il servizio è di Marchionni, l'italo-brasiliano, spalle alle porte, ha addomesticato il pallone e ha beffato Kroldrup ed il portiere Pelizzoli con una rovesciata che si è infilata nel sette.
Il Pescara si butta in avanti nel finale e va vicino alla rete della bandiera con Abbruscato e Sforzini, in entrambi i casi di testa e mai su vere e proprie azioni manovrate. Nel giorno degli esordi, c'è anche quello, tra gli abruzzesi, di Federico Di Francesco, figlio del grande Eusebio. Magra soddisfazione per una squadra ormai allo sbando e avviata, salvo miracoli, a tornare in Serie B dopo un solo anno di "paradiso".
18' Benalouane, 52' Paletta, 65' Amauri
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Tre gol e un palo subiti, due sole vere occasioni da gol, i diretti avversari (vedi Palermo e Siena) che fanno punti, l'ultimo posto in classifica a -6 dalla zona salvezza. Se non è una condanna quella arrivata per il Pescara sotto la pioggia del Tardini poco ci manca. Anche perché la squadra di Bucchi - 9 sconfitte nelle ultime 10 partite - di segnali di risveglio non ne ha dato nessuno.
Tutto il contrario per i gialloblù, che si godono la tranquillità dei 38 punti messi in cascina, la forza di un progetto che sembra crescere bene e la splendida rovesciata di Amauri, che al 65' del secondo tempo ha illuminato la scena e sancito il 3-0 finale. "Sicuramente questo è uno dei gol più belli che ho fatto", ha detto l'italo-brasiliano a fine match. "Dicevo che volevo restare qui per tornare ai miei livelli e ora ci sono quasi. La Nazionale? Vedremo".
Nel match che ha regalato al Parma la sostanziale certezza della permanenza in A, c'è anche l'esordio in crociato di due giovanissimi di grande prospettiva: Alberto Cerri, parmigiano classe 1996 e stella della under 17 azzurra, e Filippo Boniperti, nipote di quel Giampiero pilastro della storia juventina. Sorride anche Ninis, scelto per sostituire lo squalificato Valdes e schierato al fianco di Marchionni; il fantasista greco è stato l'uomo assist con i suoi calci d'angolo che hanno messo sempre in difficoltà la difesa del Pescara.
Proprio da un suo corner è nato il primo gol della partita al 18', quando a Benalouane, lasciato solo da Cascione al limite dell'area piccola, è bastato un facile colpo di testa per siglare la sua prima rete in Serie A. Il Pescara? Non pervenuto per tutto il primo tempo, tranne un bello slalom di Caprari che conclude però alle stelle.
Il bis del Parma arriva al 7' della ripresa: questa volta il corner di Ninis è stato prima respinto da un difensore ma Paletta, ancora una volta tutto solo in area, ha ribadito in rete con un potente rasoterra. Per l'argentino primo gol in questa stagione. Al 63' i padroni di casa colpiscono anche un palo con Sansone servito in area da un tocco morbido di Lucarelli. Poi il gol finale: la magica rovesciata di Amauri al 65'. Questa volta il servizio è di Marchionni, l'italo-brasiliano, spalle alle porte, ha addomesticato il pallone e ha beffato Kroldrup ed il portiere Pelizzoli con una rovesciata che si è infilata nel sette.
Il Pescara si butta in avanti nel finale e va vicino alla rete della bandiera con Abbruscato e Sforzini, in entrambi i casi di testa e mai su vere e proprie azioni manovrate. Nel giorno degli esordi, c'è anche quello, tra gli abruzzesi, di Federico Di Francesco, figlio del grande Eusebio. Magra soddisfazione per una squadra ormai allo sbando e avviata, salvo miracoli, a tornare in Serie B dopo un solo anno di "paradiso".