Partita dalle mille emozioni a Torino: la risolvono a favore della squadra di Mazzarri una tripletta di Dzemaili e i due gol nel finale del Matador, che si fa perdonare dopo aver procurato un rigore appena entrato in campo. Napoli di nuovo secondo
TORINO-NAPOLI 3-5
10', 47' e 80' Dzemaili (N), 30' Barreto (T), 74' Jonathas (T), 78' Meggiorini (T), 82' e 89' Cavani (N)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Il guizzo del campione: Cavani perde l'aereo e torna tardi dalla nazionale, parte in panchina, entra e procura un rigore. Poi, quando la giornata storta sembra impossibile da raddrizzare, ecco la doppietta che regala la vittoria al Napoli, nel giro di pochi minuti.
Il Milan, che solo un paio d'ore prima aveva scavalcato in classifica la squadra di Mazzarri grazie alla vittoria sul Chievo, è così nuovamente superato e ricacciato a -2.
Il vero segreto del Napoli, però, si chiama Dzemaili, autore della tripletta che tiene in vita gli azzurri per tutta la gara, permettendo poi al suo Matador di affondare le banderillas che stendono il Toro nel finale.
Mazzarri sceglie di rinunciare al suo Matador, lasciato inizialmente in panchina, e parte con l'inedito tandem Insigne-Pandev in avanti, supportati da Hamsik. Dopo 10' il campo gli dà ragione: il gol di Dzemaili (siluro da fuori) è la dimostrazione che anche senza il suo bomber il Napoli sa trovare la via del gol.
A complicare i piani del proprio allenatore ci pensa però Britos che alla mezz'ora sbaglia una respinta in area e favorisce una mischia da cui sbuca il pallone buono per il sinistro di Barreto, che supera Rosati e segna il suo primo gol in maglia granata.
Il Toro cresce, Cerci sulla destra è ancora gasato dall'esperienza in azzurro alla corte di Prandelli, eppure è il Napoli, al 38', ad avere l'occasione per tornare in vantaggio. Maggio vola sulla destra, entra in area e viene atterrato da Darmian che non lo contiene: rigore. Dagli undici metri si presenta Hamsik, ma Gillet intuisce e para alla sua destra.
Il Napoli che esce dagli spogliatoi dopo l'intervallo è un'altra squadra. Ad essere lo stesso è Dzemaili, che stavolta impiega appena 2' per infilare nuovamente la porta della sua ex-squadra: Hamsik arriva sul fondo a sinistra e anziché calciare a centro area trova lo svizzero a rimorchio con un passaggio arretrato. Rasoterra all'angolino e nuovo vantaggio Napoli: 1-2
Addirittura, dopo 8' Insigne gli serve anche la possibile tripletta su un piatto d'argento, con un tocco di prima che lo libera davanti a Gillet. Il destro di Dzemaili, però, questa volta perdona.
Al 65' scocca l'ora di Cavani, che si alza dalla panchina: il suo ingresso però, purtroppo per il Napoli, è soltanto dannoso, almeno in apparenza. La mano del Matador in area è troppo evidente: rigore, stavolta per il Torino, che Jonathas appena entrato in campo trasforma con freddezza il 2-2.
Per il Napoli il peggio non è ancora arrivato, perché su una ripartenza letale il Toro arriva nell'area avversaria, Britos fa il secondo erroraccio della sua partita e spiana la strada a Meggiorini (altro nuovo ingresso), che aggira Rosati e fa 3-2.
Finita? Non finché in campo c'è Dzemaili: altra botta con l'esterno e pari riagguantato.
A questo punto il Matador è più rilassato e può tornare in cattedra: punizione (guadagnata da Dzemaili) perfetta e rete del 3-4, stacco di testa su assist di Armero per il 3-5. Tutto nel giro di una manciata di minuti.
La scena è di nuovo tutta sua, Napoli torna ai suoi piedi. Dzemaili si deve accontentare di portarsi a casa il pallone.
10', 47' e 80' Dzemaili (N), 30' Barreto (T), 74' Jonathas (T), 78' Meggiorini (T), 82' e 89' Cavani (N)
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Il guizzo del campione: Cavani perde l'aereo e torna tardi dalla nazionale, parte in panchina, entra e procura un rigore. Poi, quando la giornata storta sembra impossibile da raddrizzare, ecco la doppietta che regala la vittoria al Napoli, nel giro di pochi minuti.
Il Milan, che solo un paio d'ore prima aveva scavalcato in classifica la squadra di Mazzarri grazie alla vittoria sul Chievo, è così nuovamente superato e ricacciato a -2.
Il vero segreto del Napoli, però, si chiama Dzemaili, autore della tripletta che tiene in vita gli azzurri per tutta la gara, permettendo poi al suo Matador di affondare le banderillas che stendono il Toro nel finale.
Mazzarri sceglie di rinunciare al suo Matador, lasciato inizialmente in panchina, e parte con l'inedito tandem Insigne-Pandev in avanti, supportati da Hamsik. Dopo 10' il campo gli dà ragione: il gol di Dzemaili (siluro da fuori) è la dimostrazione che anche senza il suo bomber il Napoli sa trovare la via del gol.
A complicare i piani del proprio allenatore ci pensa però Britos che alla mezz'ora sbaglia una respinta in area e favorisce una mischia da cui sbuca il pallone buono per il sinistro di Barreto, che supera Rosati e segna il suo primo gol in maglia granata.
Il Toro cresce, Cerci sulla destra è ancora gasato dall'esperienza in azzurro alla corte di Prandelli, eppure è il Napoli, al 38', ad avere l'occasione per tornare in vantaggio. Maggio vola sulla destra, entra in area e viene atterrato da Darmian che non lo contiene: rigore. Dagli undici metri si presenta Hamsik, ma Gillet intuisce e para alla sua destra.
Il Napoli che esce dagli spogliatoi dopo l'intervallo è un'altra squadra. Ad essere lo stesso è Dzemaili, che stavolta impiega appena 2' per infilare nuovamente la porta della sua ex-squadra: Hamsik arriva sul fondo a sinistra e anziché calciare a centro area trova lo svizzero a rimorchio con un passaggio arretrato. Rasoterra all'angolino e nuovo vantaggio Napoli: 1-2
Addirittura, dopo 8' Insigne gli serve anche la possibile tripletta su un piatto d'argento, con un tocco di prima che lo libera davanti a Gillet. Il destro di Dzemaili, però, questa volta perdona.
Al 65' scocca l'ora di Cavani, che si alza dalla panchina: il suo ingresso però, purtroppo per il Napoli, è soltanto dannoso, almeno in apparenza. La mano del Matador in area è troppo evidente: rigore, stavolta per il Torino, che Jonathas appena entrato in campo trasforma con freddezza il 2-2.
Per il Napoli il peggio non è ancora arrivato, perché su una ripartenza letale il Toro arriva nell'area avversaria, Britos fa il secondo erroraccio della sua partita e spiana la strada a Meggiorini (altro nuovo ingresso), che aggira Rosati e fa 3-2.
Finita? Non finché in campo c'è Dzemaili: altra botta con l'esterno e pari riagguantato.
A questo punto il Matador è più rilassato e può tornare in cattedra: punizione (guadagnata da Dzemaili) perfetta e rete del 3-4, stacco di testa su assist di Armero per il 3-5. Tutto nel giro di una manciata di minuti.
La scena è di nuovo tutta sua, Napoli torna ai suoi piedi. Dzemaili si deve accontentare di portarsi a casa il pallone.