Il miglior attacco è la difesa. Così si vince lo scudetto

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LA GRAFICA. Da più di dieci anni la miglior difesa coincide con impressionante precisione allo scudetto e ben più del miglior attacco. Solo due volte non è successo: nel 2004 e nel 2007. La Juve proverà a trasferire in Champions la regola...

L'ha detto Allegri alla vigilia di Pasqua a Verona, l'ha ripetuto Buffon a Pasquetta a Monaco, ma lo dicono soprattutto i numeri e non è certo una sorpresa: con la miglior difesa, si vince. Non con il miglior attacco, quello conta meno: l'anno scorso l'aveva il Milan di superIbra, per esempio. Eppure è arrivato secondo. Due anni fa, l'Inter allenata da Leonardo e trascinata dai gol di Milito e Pazzini si arrese al Milan spesso disegnato - ed equilibrato - con i tre mediani.



Guardate questa statistica, allora, e osservate, accanto alla squadra titolata c'è la colonna centrale: quella che spiega il segreto dello scudetto. Da più di dieci anni la miglior difesa coincide con impressionante precisione allo scudetto e ben più del miglior attacco. Solo due volte, come vedete, non è successo: nel 2004 e nel 2007, l'anno post Calciopoli. Ma era il campionato che l'Inter di Mancini non poteva non vincere, tanto era superiore e tanto la concorrenza era dimezzata anche dalle penalizzazioni.

Eppure il dato fa ugualmente riflettere. E rende merito al supertrio che protegge Buffon: Barzagli, nell'anno migliore della sua carriera, più Bonucci e Chiellini. Tre che anche a Monaco, nella maestosità dell'Allian Arena e della Champions League, dovranno superarsi per trasferire anche in Europa la statistica italiana: vince la miglior difesa.