Renzi difende Galliani contestato. "Litigava con un bimbo"

Calcio
La rabbia di Adriano Galliani mentre lascia la tribuna del "Franchi"
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Dopo l'espulsione di Tomovic, il pubblico del Franchi se la prende con l'ad rossonero che abbandona la tribuna, mentre il sindaco di Firenze si prodiga per riportare la calma. Il club viola si scusa "ma Galliani non ha contribuito a rasserenare gli animi"

Viola di rabbia. E' il 38' del primo tempo tra Fiorentina e Milan, quando Tagliavento lascia la squadra di Montella in 10, espellendo Tomovic per un fallo su El Shaarawy. Immediata la contestazione del pubblico di Firenze che ha reputato eccessiva la punizione, con proteste rivolte anche alla zona autorità, verso l'ad rossonero Adriano Galliani.

Renzi difende Galliani - Lo stesso Galliani ha replicato applaudendo, finché lo staff rossonero lo ha convinto a lasciare la tribuna.
Andando via, Galliani - visibilmente rosso in volto - ha pronunciato qualche parola e ha continuato a seguire la partita dagli spogliatoi.
Nell'occasione, anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi si è prodigato per calmare gli animi: alzandosi dal suo posto accanto a Diego Della Valle e salendo in direzione delle postazioni riservate al Milan, si è rivolto a uno spettatore che tentava di scavalcare la balaustra della tribuna autorità. Mentre gli steward fermavano lo spettatore, Renzi gli ha chiesto di fermarsi e poi è tornato al suo posto.

"Ha litigato con un bambino" - Sempre in tribuna autorità, durante questa fase concitata della partita, un poliziotto in borghese ha bloccato un anziano tifoso che stava cercando di raggiungere l'uscita dove era appena passato l'ad del Milan, mentre altri spettatori stavano lanciando al suo indirizzo vari oggetti fra cui anche cartacce.
"La Fiorentina chiede scusa se qualcuno ha mancato di rispetto al Milan e a Galliani, dirigente che gode della nostra massima stima. Valuteremo le foto e le immagini di quei momenti concitati in tribuna autorità, se qualcuno si è comportato scorrettamente non vi metterà più piede", fa sapere il responsabile della comunicazione del club viola Gianfranco Teotino. "Certo - ha proseguito Teotino - Galliani non ha contribuito a rasserenare gli animi: ha quasi bisticciato con un bambino. Però, ripeto, chiediamo scusa e faremo in modo che certe cose non accadano più".

Montella: "Ci scommetto una cena" - "All'inizio del secondo tempo ho parlato a lungo con Tagliavento e con lui ho scommesso una cena che l'espulsione non c'era: credo di avere vinto io". Il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella, non vuole gettare benzina sul fuoco per l'arbitraggio ma allo stesso tempo rivela d'aver parlato con il direttore di gara: "In campo è stata dura tenere i nervi saldi", aggiunge l'allenatore viola.
"Non sono solito parlare degli arbitri - ha aggiunto Montella - ci stanno gli errori, se a metà primo tempo perdi un giocatore contro il Milan puoi andare in difficoltà ma non è successo".
Poi Montella parla anche della partita: "Sono contento per la mentalità e la convinzione acquisita dalla squadra. E' stata una grandissima reazione con un uomo in meno di fronte ad un avversario fortissimo".

Della Valle: "Un capolavoro" - "E' stata una grande partita, volevamo vedere un bel calcio, e bene o male l'abbiamo visto. I giocatori hanno giocato come volevamo noi, cuore e sofferenza. Gli arbitri? Non ne parliamo mai. Parliamo della partita, volevamo vincerla, ma va bene così", il commento di Diego Della Valle. "Il mio arrivo qui a Firenze non c'entra niente con i risultati della squadra, tutto merito dei ragazzi e di Montella che oggi hanno fatto un capolavoro", ha sottolineato. "Per me oggi è come se fosse arrivata una vittoria, perché in una situazione rocambolesca i miei giocatori hanno lottato e non hanno mollato mai, in dieci contro undici", ha aggiunto invece il fratello Andrea. "Purtroppo l'arbitro ha creduto in una svista ma non facciamo polemica".