Per fortuna che c'è il Riccardo. Sorpresa Jovetic: in campo
CalcioLe sette stagioni e i 23 gol viola di Montolivo non sono bastati ad addolcire i ricordi di Firenze. Contro i Viola gioca davanti alla difesa: subito bordate di fischi, ma poi segna. In panchina invece Pazzini, altro ex né troppo odiato né troppo amato...
C'è chi ha imparato nel derby cosa significa giocare sommerso dai fischi contro la propria ex squadra (Balotelli nel derby)… e chi per ora può solo immaginarselo, anche se ai fischi dell'Artemio Franchi Montolivo ci aveva già fatto l'abitudine nell'ultimo anno in maglia viola. Fischi già durante il riscaldamento, dunque, a Riccardo Montolivo, a Firenze per la prima volta da avversario dopo 7 anni in viola. Già dalle prime battute del match Montolivo, schierato capitano del Milan da Allegri, è stato ricoperto di fischi e sfottò dal suo ex pubblico ogni volta che toccava il pallone.
Sette stagioni e 23 gol non sono bastati ad addolcire i ricordi dei fiorentini, rovinati da quella scelta, vista come un tradimento, di non rinnovare il contratto e di andarsene al Milan. "Qui si è consacrato" - ha detto Allegri - "E' diventato un leader". Proprio un girone fa, Berlusconi lo indicò come il capitano del futuro.
Partirà dalla panchina invece Pazzini, l'altro ex non troppo odiato, ma nemmeno troppo amato visto che ha segnato in 5 delle ultime 6 gare di campionato contro la Fiorentina. Lui e Balotelli insieme? Allegri ci pensa per il futuro, ma l'equilibrio tattico ancora va trovato. Quel 4-2-3-1 con Supermario dietro al Pazzo è una soluzione attuabile a partita in corso, per un eventuale assalto finale, alla ricerca di un gol per la vittoria o per il pareggio. A Firenze si adotterà solo in caso di svantaggio, perché un punto al Milan andrebbe bene eccome. Come questo terzo posto che vale oro… Allegri: "Purtroppo il campionato non finisce domani…". Ma che il Milan stia partendo verso obiettivi importanti è una convinzione diffusa: e il capostazione lo sa.
Sette stagioni e 23 gol non sono bastati ad addolcire i ricordi dei fiorentini, rovinati da quella scelta, vista come un tradimento, di non rinnovare il contratto e di andarsene al Milan. "Qui si è consacrato" - ha detto Allegri - "E' diventato un leader". Proprio un girone fa, Berlusconi lo indicò come il capitano del futuro.
Partirà dalla panchina invece Pazzini, l'altro ex non troppo odiato, ma nemmeno troppo amato visto che ha segnato in 5 delle ultime 6 gare di campionato contro la Fiorentina. Lui e Balotelli insieme? Allegri ci pensa per il futuro, ma l'equilibrio tattico ancora va trovato. Quel 4-2-3-1 con Supermario dietro al Pazzo è una soluzione attuabile a partita in corso, per un eventuale assalto finale, alla ricerca di un gol per la vittoria o per il pareggio. A Firenze si adotterà solo in caso di svantaggio, perché un punto al Milan andrebbe bene eccome. Come questo terzo posto che vale oro… Allegri: "Purtroppo il campionato non finisce domani…". Ma che il Milan stia partendo verso obiettivi importanti è una convinzione diffusa: e il capostazione lo sa.