L'Inter impreca, esulta l'Atalanta di Denis. Gli highlights
CalcioShow al Meazza: i milanesi, in vantaggio 3-1 (Rocchi e doppio Alvarez, entrato per l'infortunato Cassano) vengono rimontati dal tris del "Tanque", che approfitta di un rigore contestatissimo assegnato da Gervasoni e trascina i suoi sul 4-3. Rissa finale
INTER-ATALANTA 3-4
43' Rocchi (I), 56' Bonaventura (A), 57', 61' Alvarez (I), 65' (rig.), 71', 77' Denis (A)
Guarda la cronaca del match
Gli ultimi minuti del Meazza sono la sintesi perfetta della stagione interista: un difensore, Ranocchia, catapultato ancora centravanti, che manca il pareggio del 4-4 (non c'era altro); Schelotto, già atalantino, coinvolto nella rissa finale con un ex compagno. Aggiungiamoci l'ennesimo infortunio, di Cassano alla mezzora (muscolare), che dopo i forfait di Milito e Palacio lascia la squadra di Stramaccioni con il solo Rocchi in avanti. E dire che l'attaccante veneziano - schierato dal 1' - segna pure, il suo centesimo in A, mettendo apparentemente in discesa la partita per i nerazzurri di Stramaccioni.
Peccato per loro che finirà 4-3 per gli ospiti, trascinati da una tripletta di Denis (coadiuvato da Livaja, che fino a gennaio giocava nell'Inter...). I bergamaschi non rubano nulla, per carità, ma approfittano al meglio del contestatissimo rigore decretato da Gervasoni, che gli infonde un coraggio insperato per la rimonta, evidenziando tutte le fragilità dei padroni di casa.
Cassano si fa male, dunque, eppure il sostituto Alvarez sarà capace di segnare due reti a inizio ripresa riportando in vantaggio i suoi (pareggio momentaneo di Bonaventura) e incanalando la partita sul 3-1. Poi, passata un'oretta, Gervasoni vede un fallo in area (il tempo ci dirà se di Ranocchia o Samuel...) e la gara cambia, di colpo: Denis trasforma e poi 3-3, con ciliegine finali. Il quarto gol dell'argentino e il cazzotto di Raimondi a Schelotto, sugli sviluppi di un angolo alla disperata (sì, è stato espulso l'atalantino). Ancora il tempo per vedere la "punta" Ranocchia mancare il più facile dei pari e la sceneggiata dei soliti, la premiata ditta Rai&Schelo.
L'Atalanta è praticamente salva e dedica la vittoria allo storico presidente della Dea Ivan Ruggeri, scomparso in settimana; l'Inter, ora, rischia di non entrare nemmeno in Europa League. Altro che Champions.
43' Rocchi (I), 56' Bonaventura (A), 57', 61' Alvarez (I), 65' (rig.), 71', 77' Denis (A)
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Gli ultimi minuti del Meazza sono la sintesi perfetta della stagione interista: un difensore, Ranocchia, catapultato ancora centravanti, che manca il pareggio del 4-4 (non c'era altro); Schelotto, già atalantino, coinvolto nella rissa finale con un ex compagno. Aggiungiamoci l'ennesimo infortunio, di Cassano alla mezzora (muscolare), che dopo i forfait di Milito e Palacio lascia la squadra di Stramaccioni con il solo Rocchi in avanti. E dire che l'attaccante veneziano - schierato dal 1' - segna pure, il suo centesimo in A, mettendo apparentemente in discesa la partita per i nerazzurri di Stramaccioni.
Peccato per loro che finirà 4-3 per gli ospiti, trascinati da una tripletta di Denis (coadiuvato da Livaja, che fino a gennaio giocava nell'Inter...). I bergamaschi non rubano nulla, per carità, ma approfittano al meglio del contestatissimo rigore decretato da Gervasoni, che gli infonde un coraggio insperato per la rimonta, evidenziando tutte le fragilità dei padroni di casa.
Cassano si fa male, dunque, eppure il sostituto Alvarez sarà capace di segnare due reti a inizio ripresa riportando in vantaggio i suoi (pareggio momentaneo di Bonaventura) e incanalando la partita sul 3-1. Poi, passata un'oretta, Gervasoni vede un fallo in area (il tempo ci dirà se di Ranocchia o Samuel...) e la gara cambia, di colpo: Denis trasforma e poi 3-3, con ciliegine finali. Il quarto gol dell'argentino e il cazzotto di Raimondi a Schelotto, sugli sviluppi di un angolo alla disperata (sì, è stato espulso l'atalantino). Ancora il tempo per vedere la "punta" Ranocchia mancare il più facile dei pari e la sceneggiata dei soliti, la premiata ditta Rai&Schelo.
L'Atalanta è praticamente salva e dedica la vittoria allo storico presidente della Dea Ivan Ruggeri, scomparso in settimana; l'Inter, ora, rischia di non entrare nemmeno in Europa League. Altro che Champions.