Prima Hernanes, poi Totti: è pari nel derby di Roma
CalcioUn gol per tempo all'Olimpico nel posticipo della 31.a giornata di A. Il brasiliano sblocca ma fallisce un rigore, il capitano giallorosso non sbaglia dal dischetto. Biancocelesti in dieci per buona parte della ripresa dopo l'espulsione di Biava
ROMA-LAZIO 1-1
16' Hernanes (L), 57' rig. Totti (R)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
E' terminato in parità, con un gol per tempo, il derby di Roma, ultimo capitolo della 31.a giornata di A. Un punto che serve al morale, magari fa salvo l’orgoglio delle tifoserie, ma di fatto non cambia la classifica di squadre che cercano un posto in Europa.
La partita - Parte forte la Roma, grazie ad una manovra molto efficace sulla sinistra. La Lazio risente dell'aggressività e della velocità dei giallorossi, forti anche di una maggiore qualità, evidente soprattutto quando il pallone finisce tra i piedi di Lamela. Poi, però, succede che velocità, aggressività e qualità le metta tutte in un solo colpo Hernanes: è il suo sinistro da 25 metri che porta la Lazio in vantaggio e frantuma le certezze di una Roma stordita. Mantengono una certa lucidità i soli De Rossi e Totti. Il primo, poco dopo il gol laziale, nega il bis ad Hernanes stoppandogli, in scivolata, un'altra conclusione. Il secondo, ad una manciata di secondi dal break, libera un destro dalla distanza che esalta Marchetti in volo. Nella ripresa cambia tutto. Ma non subito. Marquinho la combina grossa intercettando nella propria area il pallone con un braccio: Hernanes dagli undici metri fallisce il raddoppio. Il brasiliano va in confusione. E' così che si spiega il placcaggio di Pjanic in zona Marchetti: Totti dal dischetto non sbaglia. Nella Lazio esce Klose, che non incide come contro il Catania, mentre la successiva espulsione di Biava (doppio giallo, primo esagerato) complica la vita a Pektovic. I suoi soffrono ma resistono agli attacchi giallorossi fino al 93'.
De Rossi, maledetto derby – Si dice che, in quanto romano e romanista, senta troppo questa partita. Di fatto il derby per De Rossi è una specie di tabù. Difficile ricordare una prestazione decisiva nella stracittadina, dove tra l’altro non è mai andato in gol. A Capitan futuro stavolta va pure peggio: sostituito al 53' per infortunio (distorsione alla caviglia). Ma almeno ha avuto il merito di procurarselo evitando il raddoppio di Hernanes.
Tatticamente – Andreazzoli cambia volto alla sua Roma, che per la prima volta schiera con la difesa a quattro. La partenza è buona, ma con il passare dei minuti aumentano le difficoltà e diminuiscono i rifornimenti a Pianic, Totti e Lamela. In quattro anche nella retroguardia della Lazio, con Ledesma in regia e dove Pektovic non rischia, mandando in panchina capitan Mauri, reduce da un infortunio alla caviglia destra. L’avvio dei biancocelesti è lento, sulla sinistra sembra un affare troppo complicato frenare Marquinho. Cambia tutto dopo il primo gol. Nella ripresa si capovolgono i ruoli, con la Roma molto più sfacciata e sicura di sé dopo il pareggio.
I numeri di questo derby – 140 i confronti Roma-Lazio in campionato; 127 i gol di Totti in Serie A; 26 i derby giocati dal capitano giallorosso; 16 i minuti impiegati dalla Lazio per sbloccare il risultato; 57 quelli che sono serviti alla Roma per pareggiare; 9 i gol nei derby di Totti. E' record: superati Da Costa e Delvecchio; 9 le reti in campionato di Hernanes (1 su rigore); 4 le ammonizioni di un match piuttosto corretto; 2 rigori, 1 fallito dal laziale Hernanes, l’altro realizzato dal romanista Totti; 1 espulsione, quella del biancoceleste Biava.
I precedenti - L'ultima vittoria della Roma risale al marzo 2011, quando guidata da Vincenzo Montella si impose per 2 a 0 grazie alla doppietta di Totti; fino a questa 31.a giornata, c'erano stati solo successi laziali.
Che derby sarebbe senza sfottò? – Tensione all'esterno, ironia sugli spalti. E' stato anche un derby a due facce. Prima del fischio d'inizio scontri e diversi feriti, mentre all'interno dello stadio inizia lo spettacolo degli striscioni. A dare il via è la Curva Nord biancoceleste, che non si lascia sfuggire l'occasione di punzecchiare il presidente della Roma, James Pallotta. L'uomo d'affari statunitense prima del fischio d'inizio si presenta sul terreno di gioco con la sciarpa giallorossa al collo per salutare i sostenitori romanisti ma, una volta entrato in tribuna, è bersaglio dei fischi laziali e di un coro ironico: "Lo sceicco dove sta?". Il riferimento è alla trattativa fallita con Al Qaddumi, potenziale socio individuato dalla proprietà americana che alla fine non ha versato la somma pattuita per entrare al fianco di Pallotta nel club giallorosso. Non meno tagliente la Curva Sud con la scritta "giovedì gnocchi, sabato trippa, lunedì coniglio".
16' Hernanes (L), 57' rig. Totti (R)
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E' terminato in parità, con un gol per tempo, il derby di Roma, ultimo capitolo della 31.a giornata di A. Un punto che serve al morale, magari fa salvo l’orgoglio delle tifoserie, ma di fatto non cambia la classifica di squadre che cercano un posto in Europa.
La partita - Parte forte la Roma, grazie ad una manovra molto efficace sulla sinistra. La Lazio risente dell'aggressività e della velocità dei giallorossi, forti anche di una maggiore qualità, evidente soprattutto quando il pallone finisce tra i piedi di Lamela. Poi, però, succede che velocità, aggressività e qualità le metta tutte in un solo colpo Hernanes: è il suo sinistro da 25 metri che porta la Lazio in vantaggio e frantuma le certezze di una Roma stordita. Mantengono una certa lucidità i soli De Rossi e Totti. Il primo, poco dopo il gol laziale, nega il bis ad Hernanes stoppandogli, in scivolata, un'altra conclusione. Il secondo, ad una manciata di secondi dal break, libera un destro dalla distanza che esalta Marchetti in volo. Nella ripresa cambia tutto. Ma non subito. Marquinho la combina grossa intercettando nella propria area il pallone con un braccio: Hernanes dagli undici metri fallisce il raddoppio. Il brasiliano va in confusione. E' così che si spiega il placcaggio di Pjanic in zona Marchetti: Totti dal dischetto non sbaglia. Nella Lazio esce Klose, che non incide come contro il Catania, mentre la successiva espulsione di Biava (doppio giallo, primo esagerato) complica la vita a Pektovic. I suoi soffrono ma resistono agli attacchi giallorossi fino al 93'.
De Rossi, maledetto derby – Si dice che, in quanto romano e romanista, senta troppo questa partita. Di fatto il derby per De Rossi è una specie di tabù. Difficile ricordare una prestazione decisiva nella stracittadina, dove tra l’altro non è mai andato in gol. A Capitan futuro stavolta va pure peggio: sostituito al 53' per infortunio (distorsione alla caviglia). Ma almeno ha avuto il merito di procurarselo evitando il raddoppio di Hernanes.
Tatticamente – Andreazzoli cambia volto alla sua Roma, che per la prima volta schiera con la difesa a quattro. La partenza è buona, ma con il passare dei minuti aumentano le difficoltà e diminuiscono i rifornimenti a Pianic, Totti e Lamela. In quattro anche nella retroguardia della Lazio, con Ledesma in regia e dove Pektovic non rischia, mandando in panchina capitan Mauri, reduce da un infortunio alla caviglia destra. L’avvio dei biancocelesti è lento, sulla sinistra sembra un affare troppo complicato frenare Marquinho. Cambia tutto dopo il primo gol. Nella ripresa si capovolgono i ruoli, con la Roma molto più sfacciata e sicura di sé dopo il pareggio.
I numeri di questo derby – 140 i confronti Roma-Lazio in campionato; 127 i gol di Totti in Serie A; 26 i derby giocati dal capitano giallorosso; 16 i minuti impiegati dalla Lazio per sbloccare il risultato; 57 quelli che sono serviti alla Roma per pareggiare; 9 i gol nei derby di Totti. E' record: superati Da Costa e Delvecchio; 9 le reti in campionato di Hernanes (1 su rigore); 4 le ammonizioni di un match piuttosto corretto; 2 rigori, 1 fallito dal laziale Hernanes, l’altro realizzato dal romanista Totti; 1 espulsione, quella del biancoceleste Biava.
I precedenti - L'ultima vittoria della Roma risale al marzo 2011, quando guidata da Vincenzo Montella si impose per 2 a 0 grazie alla doppietta di Totti; fino a questa 31.a giornata, c'erano stati solo successi laziali.
Che derby sarebbe senza sfottò? – Tensione all'esterno, ironia sugli spalti. E' stato anche un derby a due facce. Prima del fischio d'inizio scontri e diversi feriti, mentre all'interno dello stadio inizia lo spettacolo degli striscioni. A dare il via è la Curva Nord biancoceleste, che non si lascia sfuggire l'occasione di punzecchiare il presidente della Roma, James Pallotta. L'uomo d'affari statunitense prima del fischio d'inizio si presenta sul terreno di gioco con la sciarpa giallorossa al collo per salutare i sostenitori romanisti ma, una volta entrato in tribuna, è bersaglio dei fischi laziali e di un coro ironico: "Lo sceicco dove sta?". Il riferimento è alla trattativa fallita con Al Qaddumi, potenziale socio individuato dalla proprietà americana che alla fine non ha versato la somma pattuita per entrare al fianco di Pallotta nel club giallorosso. Non meno tagliente la Curva Sud con la scritta "giovedì gnocchi, sabato trippa, lunedì coniglio".