Boateng: "Non mi piace cambiare ruolo ogni partita"

Calcio

Il numero 10 rossonero ammette che "in questa stagione non sono ancora arrivato al top" ma contesta il ruolo di jolly. Su Balotelli: "E' come Ibra". "Perché mi sono  fatto biondo? Voglio sempre cambiare, sempre nero è noioso"

Il pari di Firenze brucia ancora ("eravamo sul 2-0, loro erano in dieci e forse abbiamo pensato che ormai fosse fatta ma la Fiorentina è forte e se la testa non c'è si rischia di perdere, nel secondo tempo non correvamo più come nel primo") ma ora basta guardarsi dietro. Domenica a San Siro arriva il Napoli e per giocare la prossima Champions senza passare dai preliminari c'è una sola alternativa: fare bottino pieno. Kevin Prince Boateng e il Milan sanno che "è una partita che dobbiamo vincere per arrivare secondi, è il nostro obiettivo per questa stagione ma sarà una partita difficile, è vero che giochiamo in casa ma il Napoli è forte".

Non ci sarà Balotelli, un'assenza pesante. "Mario è importantissimo per noi, è come Ibra per forza e tecnica - riconosce il Boa ai microfoni di Sky Sport - Prende tante botte? Per forza, altrimenti fa gol. Quando è arrivato tutti mi dicevano di stare attento ma è un bravissimo ragazzo, l'ultima volta ha dormito a Milanello anche se non era convocato per mettersi subito al lavoro la mattina dopo, questo è un comportamento da professionista. El Shaarawy? Ha vent'anni e ha fatto 16 gol, per me è un fenomeno, nessuno si aspettava che giocasse una stagione così". Per quanto riguarda la sua stagione, il ghanese confessa di essere stato al di sotto delle sue aspettative. "Ancora non sono al 100%, anche se fisicamente sto bene e ogni giorno provo a fare tutto il possibile", prova a spiegare Boateng, che ammette però di non gradire il continuo cambio di posizione".
"Il mister mi dice che sono un giocatore perfetto perché posso ricoprire cinque ruoli ma gli ho risposto che non è perfetto per me cambiare posizione ogni partita", aggiunge Boateng.

Capitolo razzismo. "Io ho fatto quello che dovevo fare - dice Boateng, riferendosi al forte gesto in occasione dell'amichevole con la Pro Patria - mi pare che ci sia maggiore determinazione contro il razzismo, ci sono le multe, le partite senza tifosi, è la strada giusta". Poi, per il futuro, un sogno.
"Voglio vincere la Champions, per me conta più del Mondiale, e un giorno ce la faremo", l'auspicio del Boa, rimasto impressionato anche lui dalla forza del Bayern Monaco che ha eliminato la Juve. "E' troppo forte, secondo me batterebbe anche il Real Madrid, in questo momento il calcio tedesco è il numero uno in Europa".