Strama: "Delle voci me ne frego. Su di me decide Moratti"

Calcio
Andrea Stramaccioni, allenatore dell'Inter dal
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L'allenatore dell'Inter torna a parlare del proprio futuro dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia: "Fino al 30 giugno potete tirare fuori tutti i nomi che volete...". E sulla partita con la Roma: "Non potevamo fare di più"

"Non me ne frega nulla delle voci, sto dando 110% per questa squadra. Il 30 giugno il presidente mi dirà se sono o non sono più l'allenatore dell'Inter, fino a quel giorno potete tirare fuori tutti i nomi che volete...": così Andrea Stramaccioni ha tagliato corto rispondendo alle domande sul suo futuro al termine della semifinale di Coppa Italia persa contro la Roma.

Sulla partita - "Non posso che fare i complimenti ai miei calciatori - ha detto alla Rai - Abbiamo messo tutto quello che avevamo in campo - dice il tecnico -, abbiamo disputato un buon primo tempo trovando anche il vantaggio. Nella ripresa loro sono cresciuti e hanno sfruttato le occasioni che hanno avuto. C'e' rammarico per la rete del pareggio, nata da una nostra palla persa".

Sul modulo - "Avendo un solo attaccante ho provato ad impostare la partita puntando sugli inserimenti dei centrocampisti. Se avessi avuto a disposizione altri attaccanti avrei potuto pensare ad un modulo differente dall'inizio. Non voglio parlare di me, mi piace dare merito a questa squadra che sta dando tutto quello che ha. E' un periodo che va un po' così, di più non potevamo fare considerando tutte le assenze che abbiamo. Onore alla Roma che ha meritato di passare per quello che ha fatto nel doppio confronto".