Vidal condanna il Milan, la Juve vede lo scudetto

Calcio
Arturo Vidal festeggia dopo aver trasformato il calcio di rigore che ha deciso Juve-Milan (Getty)
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Un calcio di rigore trasformato dal cileno al 57’ decide il posticipo della 33esima giornata di Serie A. I bianconeri tornano a + 11 sul Napoli, si complica invece la corsa Champions dei rossoneri

JUVENTUS-MILAN 1-0
57' rig. Vidal

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Solo un errore poteva sbloccare una partita brutta e senza emozioni. La Juventus  batte 1-0 il Milan con un rigore di Arturo Vidal al 57’ e fa un passo, forse decisivo verso lo scudetto, che Napoli permettendo, potrebbe festeggiare domenica prossima all’Olimpico nel derby contro il Torino. Il Milan invece complica la sua corsa verso il terzo posto, soprattutto alla luce della vittoria della Fiorentina 4-3 contro il Toro.

Fino al 57’ e alla cadura rovinosa di Amelia su Asamoah che causa il rigore-partita gli spettatori dello Juventus Stadium vedono una partita soporifera. Con un primo tempo in cui le due squadre non si rendono quasi mai pericolose e sono più attente a non subire  gol che a farne. Il Milan tira solo da lontano senza impensierire Buffon, la Juventus con Marchisio alle spalle di Vucinic non è mai pericoloso se non su una punizione su cui Abbiati (uscito al 15’ per infortunio e sostituito da Amelia) si supera.

Il secondo tempo non cambia la sostanza, il gol al 57’ aumenta solo gli spazi a favore delle due squadre. I bianconeri, alzano il loro baricentro di 20 metri, sfruttando la geometria di Pirlo e la fisicità del francese Pogba, il Milan, che a centrocampo con Muntari al posto di Ambrosini tenta di giocare in contropiede, fa solo possesso e tanti errori. Neanche l’inserimento di Bojan (al posto di Robinho) da più pericolosità all’attacco rossonero. La Juventus con diligenza e carattere gestisce gli ultimi dieci minuti e porta a casa tre punti che ormai hanno il profumo dello scudetto. Il Milan dimostra le sue difficoltà contro le grandi in trasferta e soprattutto la dipendenza da Mario Balotelli. E la Fiorentina ora è ad un solo punto.