La squadra di Mazzarri soffre e va sotto nel primo tempo, ribalta la partita nel secondo e rischia la beffa con il pareggio dei sardi ad opera di Sau. Poi tocca al fantasista lanciato da Zeman al Pescara far esplodere il San Paolo. Nel finale è rissa
NAPOLI-CAGLIARI 3-2
18' Ibarbo (C), 50' Astori (aut.) e 64' Cavani (N), 71' Sau (C), 94' Insigne (N)
Guarda la cronaca del match
Tocca a Lorenzo Insigne spingere il Napoli verso la Champions League. Il genietto di Frattamaggiore risolve in pieno recupero una partita che per il Napoli si era fatta complicatissima, firmando il 3-2 finale con un tiro che fa esplodere il San Paolo. Sale così a +7 il vantaggio sul Milan, per una Champions e un secondo posto che sembrano blindati.
E dire che il San Paolo era rimasto in silenzio, ormai quasi rassegnato a un 2-2 che il Napoli non sembrava più in grado di smuovere, anche dal punto di vista fisico. E invece il folletto azzurro, al 3' di recupero, ha trovato la traiettoria giusta grazie anche a una deviazione di Nainggolan. Per il Cagliari forse una punizione eccessiva dopo una partita condotta con ordine e concretezza.
Già dai primi minuti la pressione cagliaritana mostra che i sardi sono sbarcati al San Paolo con la voglia di continuare a stupire, dopo il successo contro l'Inter. Il Napoli contiene e punta sulla verve davanti di Pandev. Ma a spezzare il ritmo azzurro arriva subito il vantaggio sardo, con la botta di Ibarbo al 18'. Il Napoli accusa il colpo ma, soprattutto, si trova ora di fronte a un Cagliari che si chiude e minaccia costantemente la difesa azzurra con le ripartenze del duo Ibarbo-Nené.
L'ultima mezz'ora del primo tempo diventa così un assedio della squadra di Mazzarri che però non trova il gol. Il Cagliari va in difficoltà solo sugli scambi veloci Pandev-Hamsik-Cavani, che però si arenano sempre all'ultimo passaggio o restano infruttuose per qualche errore sotto porta. Poco prima dell'intervallo arriva poi un presunto fallo di Astori su Cavani in area: gli azzurri protestano, il Matador si fa ammonire (e salterà la trasferta di Pescara per squalifica) ma De Marco non fischia.
In avvio di ripresa il Napoli trova il pari con un contestatissimo autogol di Astori che devia nella propria porta un tiro di Hamsik. Il guardalinee Viazzi aveva segnalato il fuorigioco di Cavani, portando l'arbitro ad annullare il gol. Il Napoli protesta e dopo circa 2' di discussioni, l'arbitro convalida ritenendo ininfluente la posizione di Cavani.
Mazzarri ci crede, inserisce Armero e passa alla difesa a quattro. Sulla spinta dell'entusiasmo il Napoli trova il vantaggio al 64' grazie a una botta da fuori area di Cannavaro, che Agazzi respinge sui piedi di Cavani che non sbaglia. Sembra fatta, il Napoli si rilassa un po' e il Cagliari lo punisce al 71' con il neo-entrato Sau e il suo tiro a giro, su cui Rosati resta colpevolmente a guardare.
È una mazzata per gli azzurri, che ci provano con Cavani ma poi sbandano e rischiano di subire perfino il terzo gol. Poi entra Insigne e pesca il jolly a tempo regolamentare scaduto. Il finale è poi da bollino rosso, con una maxi-rissa che parte da Behrami ed Ekdal e coinvolge gran parte delle due squadre. De Marco si limita a sventolare un paio di gialli e poi fischia la fine sul match con cui il Napoli può dire di avere in pugno il secondo posto.
18' Ibarbo (C), 50' Astori (aut.) e 64' Cavani (N), 71' Sau (C), 94' Insigne (N)
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Tocca a Lorenzo Insigne spingere il Napoli verso la Champions League. Il genietto di Frattamaggiore risolve in pieno recupero una partita che per il Napoli si era fatta complicatissima, firmando il 3-2 finale con un tiro che fa esplodere il San Paolo. Sale così a +7 il vantaggio sul Milan, per una Champions e un secondo posto che sembrano blindati.
E dire che il San Paolo era rimasto in silenzio, ormai quasi rassegnato a un 2-2 che il Napoli non sembrava più in grado di smuovere, anche dal punto di vista fisico. E invece il folletto azzurro, al 3' di recupero, ha trovato la traiettoria giusta grazie anche a una deviazione di Nainggolan. Per il Cagliari forse una punizione eccessiva dopo una partita condotta con ordine e concretezza.
Già dai primi minuti la pressione cagliaritana mostra che i sardi sono sbarcati al San Paolo con la voglia di continuare a stupire, dopo il successo contro l'Inter. Il Napoli contiene e punta sulla verve davanti di Pandev. Ma a spezzare il ritmo azzurro arriva subito il vantaggio sardo, con la botta di Ibarbo al 18'. Il Napoli accusa il colpo ma, soprattutto, si trova ora di fronte a un Cagliari che si chiude e minaccia costantemente la difesa azzurra con le ripartenze del duo Ibarbo-Nené.
L'ultima mezz'ora del primo tempo diventa così un assedio della squadra di Mazzarri che però non trova il gol. Il Cagliari va in difficoltà solo sugli scambi veloci Pandev-Hamsik-Cavani, che però si arenano sempre all'ultimo passaggio o restano infruttuose per qualche errore sotto porta. Poco prima dell'intervallo arriva poi un presunto fallo di Astori su Cavani in area: gli azzurri protestano, il Matador si fa ammonire (e salterà la trasferta di Pescara per squalifica) ma De Marco non fischia.
In avvio di ripresa il Napoli trova il pari con un contestatissimo autogol di Astori che devia nella propria porta un tiro di Hamsik. Il guardalinee Viazzi aveva segnalato il fuorigioco di Cavani, portando l'arbitro ad annullare il gol. Il Napoli protesta e dopo circa 2' di discussioni, l'arbitro convalida ritenendo ininfluente la posizione di Cavani.
Mazzarri ci crede, inserisce Armero e passa alla difesa a quattro. Sulla spinta dell'entusiasmo il Napoli trova il vantaggio al 64' grazie a una botta da fuori area di Cannavaro, che Agazzi respinge sui piedi di Cavani che non sbaglia. Sembra fatta, il Napoli si rilassa un po' e il Cagliari lo punisce al 71' con il neo-entrato Sau e il suo tiro a giro, su cui Rosati resta colpevolmente a guardare.
È una mazzata per gli azzurri, che ci provano con Cavani ma poi sbandano e rischiano di subire perfino il terzo gol. Poi entra Insigne e pesca il jolly a tempo regolamentare scaduto. Il finale è poi da bollino rosso, con una maxi-rissa che parte da Behrami ed Ekdal e coinvolge gran parte delle due squadre. De Marco si limita a sventolare un paio di gialli e poi fischia la fine sul match con cui il Napoli può dire di avere in pugno il secondo posto.