Galliani difende Allegri. Juve, multa per cori anti-Boateng

Calcio
I tifosi della Juve puniti per cori razzisti
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Al termine dell'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2012 l'ad del Milan giudica l'operato del tecnico: "Con il terzo posto l'annata sarebbe positiva". Intanto il Giudice sportivo ha comminato un'ammenda di 30mila euro al club bianconero

"Se chiuderemo il campionato al terzo posto la società considererà postiva la stagione, viste le partenze eccellenti, non solo di Ibrahimovic e Thiago Silva": lo ha detto l'ad del Milan Adriano Galliani a margine dell'assemblea dei soci, in cui ha anche difeso Massimiliano Allegri dalle obiezioni di un azionista. "Allegri è qui da tre anni, abbiamo ottenuto un primo, un secondo e per il momento un terzo posto: non mi sembra così male" ha notato Galliani.

L'ad rossonero ieri ha parlato con il presidente Sivio Berlusconi dopo la sconfitta con la Juventus. "E' serenissimo, come me pensa che fosse una partita da 0-0, non abbiamo demeritato né sfigurato - ha raccontato -. Domenica torna Balotelli, è un grande giocatore, peccato che non ci sia stato nelle ultime due partite, ma non carichiamolo di grandi responsabilità".

Fair play finanziario - Il Milan ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 che è di -6,9 milioni di euro. Un risultato positivo rispetto ai -67,3 dell'anno precedente. "E' un bilancio molto positivo, sono molto orgoglioso. Questo bilancio è in utile per le norme Uefa, mentre in Italia no a causa della tassa Irap. E' un grande risultato che si aggiunge ai buoni risultati sportivi", ha commentato ancora Galliani lasciando la riunione.

I cori razzisti -  Il giudice sportivo ha inflitto una multa di 30mila euro alla Juventus per i cori razzisti dei tifosi bianconeri durante la partita con il Milan rivolti a Kevin Prince Boateng. Come si legge nelle motivazioni, il club bianconero è stato punito "per avere alcuni suoi sostenitori, al 26' del primo tempo, indirizzato ad un calciatore della squadra avversaria delle grida costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere inoltre suoi sostenitori, al 2' del secondo tempo, rivolto reiteratamente ad un calciatore della squadra avversaria, non schierato in campo, un coro insultante; per avere infine, tra il 38' e il 41' del primo tempo, esposto uno striscione di grande dimensione dal contenuto oltraggioso per le Forze dell'Ordine".

Il comunicato della Juve - La Juventus Football Club ricorda ai propri tifosi e ai media di essere impegnata in progetti dedicati all'integrazione e al contrasto di ogni forma di razzismo o discriminazione. La società ha infatti intrapreso un'intensa collaborazione con il centro Unesco di Torino, sotto il patrocinio dell'Unesco, per "Un calcio al razzismo", giunto alla sua terza edizione e ha dato il via, da questa stagione, a "Gioca con me". Entrambi i progetti sono stati celebrati giovedì 21 marzo in occasione della "Giornata Mondiale contro il razzismo".

L'impegno del club, non può essere messo in discussione da pochi comportamenti di singoli spettatori della partita o da gruppi di spettatori, molto enfatizzati dalla grande visibilità mediatica che il calcio offre. Tali comportamenti non rappresentano la posizione della società, dei suoi milioni di tifosi e neppure della stragrande maggioranza degli spettatori dello Juventus Stadium, che rappresenta un esempio unico a livello italiano.

Questa precisazione non intende mettere in discussione in nessun modo le decisioni del giudice sportivo, anzi deve essere interpretata come auspicio perché i comportamenti più volte sanzionati allo Juventus Stadium siano sanzionati con pari attenzione e collaborazione dei club anche altrove.