Strama non si arrende: "Ora quattro partite alla morte"

Calcio
L'allenatore dell'Inter, Andrea Stramaccioni (Foto Getty)
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L'allenatore dell'Inter commenta la sconfitta contro il Palermo: "Abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo". Un pensiero a Zanetti, infortunatosi durante il match: "Siamo tristi e distrutti, è un duro colpo, ma niente alibi"

"E' un altro brutto colpo": Andrea Stramaccioni è scosso nel dopo-partita di Palermo-Inter, più che per l'ennesima sconfitta di una stagione deludente, per il brutto ko di Xavier Zanetti che vede a rischio la carriera. "La lesione (al tendine d'achille, ndr) c'è - conferma il tecnico ai microfoni di Sky - e sicuramente per noi è un altro brutto colpo. Dopo l'infortunio di Xavier, i ragazzi hanno messo in campo tutto quello che avevamo. E' una situazione difficile da
commentare". "Non voglio dare giudizi che non mi competono dal punto di vista medico - ha detto ancora Stramaccioni a Sky -. La lesione al tendine c'è e per noi è un altro brutto colpo visto che il nostro capitano è un punto di riferimento importante per questa squadra". "L'infortunio non ci voleva - aggiunge il tecnico - e per me è difficile commentare la situazione che si sta creando con tanti infortuni importanti e molti giovani che stanno cercando di dare quello che possono per la squadra".

"Ancora quattro partite da giocare alla morte" - "Dobbiamo giocare ancora quattro partite, tra l'altro con Napoli, Lazio e Udinese che sono dirette concorrenti - dice Stramaccioni a Sky -, le prossime tre contro dirette concorrenti per l'Europa, e cercheremo di dare al massimo: le giocheremo alla morte. Siamo tristi, distrutti per quello che è capitato al nostro capitano ma niente alibi. L'allenatore adesso sta con la squadra, dentro lo spogliatoio e non molliamo anche se aver perso Zanetti è un duro colpo". "Oggi abbiamo preso un gol su un nostro errore - dice ancora l'allenatore dell'Inter - e poi abbiamo cercato di mettere in campo tutto quello che avevamo senza riuscire a rimettere in piedi la gara. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e abbiamo avuto un'occasione importante con Alvarez per pareggiare. Tutti si stanno sacrificando e facendo gli straordinari e nel finale questo si paga. I giovani si sono messi al servizio della squadra e non si possono addossare a loro colpe. Io devo tenere la testa sul campo per le prossime partite e cercare di infondere uno spirito positivo alla squadra da qui alla fine, sperando di recuperare qualche giocatore per trovare un po' di continuità. Il mio futuro? In questo momento difficile non penso al mercato, ma solo al presente. Certe cose vanno chieste al presidente e ai direttori. Sarebbe un errore se parlassi di cosa accadra' dopo la fine della stagione".