Pazzo Milan, rimonta al Catania: 4-2 ed è ancora terzo
CalcioNel posticipo della 34.a giornata i rossoneri vanno per ben due volte sotto (gol di Legrottaglie e Bergessio) ma prima riequilibrano la gara con Flamini e Pazzini e poi ancora l'ex attaccante dell'Inter segna il 3-2. Chiude Balotelli su rigore
MILAN-CATANIA 4-2
30' Legrottaglie (C), 45' Flamini (M), 65' Bergessio (C), 74' e 77' Pazzini (M), 92' rig. Balotelli (M)
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Clamoroso a San Siro! In una singolare rivisitazione di un celeberrimo Sandro Ciotti in un Catania-Inter del 1961, quella vista a San Siro è stata una gara entusiasmante, ricca di colpi di scena, di gioia, ansie e paure, appunto clamorosa. Perché se è vero che ha vinto la squadra favorita, ovvero il Milan, è indubbio il fatto che il successo rossonero abbia avuto dell'incredibile anche per i risvolti di classifica che porta con sé dopo tre partite senza successi. Due volte sotto, sempre ad inseguire per finire con il sorpasso ottenuto a firma dell'uomo meno atteso, quel Giampaolo Pazzini subentrato a Nocerino per un Milan a trazione anteriore nel tentativo di riacciuffare una partita che si era messa come peggio non poteva. Dopo il pari di Flamini (terzo gol in quattro partite) a riequilibrare la rete di Legrottaglie e dopo un primo tempo trascorso a prendere di mira la porta del Catania ottimamente custodita da un Frison assurto a grande protagonista, nella ripresa i rossoneri erano nuovamente capitolati al termine di un mortifero contropiede finalizzato dal cucchiaio di Bergessio.
Quando il terzo posto e le chance di conquistare il preliminare di Champions sembravano allontanarsi è spuntato il troppo sottovalutato Pazzini, travestitosi da uomo della Provvidenza: due gol in tre minuti e sorpasso effettuato. Il resto della gara ha visto un Milan in controllo e la squadra di Allegri (sostenuto dalla curva a dispetto delle ricorrenti voci di mercato) ha saputo ben gestire il vantaggio, poi aumentato dal rigore siglato da Balotelli, nonostante abbia dimostrato, talvolta, qualche amnesia difensiva dovuta probabilmente all'esaurirsi delle energie dopo una rimonta in campionato che è stata lunga e faticosa. Tuttavia, se la spia della riserva non è ancora accesa bisognerà gestire al meglio le forze in vista del rush finale, a cominciare dal match contro il Torino, altro viatico per cercare di tenere a debita distanza la Fiorentina.
30' Legrottaglie (C), 45' Flamini (M), 65' Bergessio (C), 74' e 77' Pazzini (M), 92' rig. Balotelli (M)
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Clamoroso a San Siro! In una singolare rivisitazione di un celeberrimo Sandro Ciotti in un Catania-Inter del 1961, quella vista a San Siro è stata una gara entusiasmante, ricca di colpi di scena, di gioia, ansie e paure, appunto clamorosa. Perché se è vero che ha vinto la squadra favorita, ovvero il Milan, è indubbio il fatto che il successo rossonero abbia avuto dell'incredibile anche per i risvolti di classifica che porta con sé dopo tre partite senza successi. Due volte sotto, sempre ad inseguire per finire con il sorpasso ottenuto a firma dell'uomo meno atteso, quel Giampaolo Pazzini subentrato a Nocerino per un Milan a trazione anteriore nel tentativo di riacciuffare una partita che si era messa come peggio non poteva. Dopo il pari di Flamini (terzo gol in quattro partite) a riequilibrare la rete di Legrottaglie e dopo un primo tempo trascorso a prendere di mira la porta del Catania ottimamente custodita da un Frison assurto a grande protagonista, nella ripresa i rossoneri erano nuovamente capitolati al termine di un mortifero contropiede finalizzato dal cucchiaio di Bergessio.
Quando il terzo posto e le chance di conquistare il preliminare di Champions sembravano allontanarsi è spuntato il troppo sottovalutato Pazzini, travestitosi da uomo della Provvidenza: due gol in tre minuti e sorpasso effettuato. Il resto della gara ha visto un Milan in controllo e la squadra di Allegri (sostenuto dalla curva a dispetto delle ricorrenti voci di mercato) ha saputo ben gestire il vantaggio, poi aumentato dal rigore siglato da Balotelli, nonostante abbia dimostrato, talvolta, qualche amnesia difensiva dovuta probabilmente all'esaurirsi delle energie dopo una rimonta in campionato che è stata lunga e faticosa. Tuttavia, se la spia della riserva non è ancora accesa bisognerà gestire al meglio le forze in vista del rush finale, a cominciare dal match contro il Torino, altro viatico per cercare di tenere a debita distanza la Fiorentina.