Meggiorini-Pogba, indagine per razzismo: atti alla Figc
CalcioLa Procura della Figc dovrà approfondire quanto segnalato dai collaboratori dell'arbitro al termine di Torino-Juve. L'attaccante granata avrebbe, infatti, rivolto un insulto razzista al centrocampista bianconero. Tommasi: "Più attenzione alle parole"
Il giudice sportivo della Serie A ha trasmesso alla procura federale della Figc gli atti relativi al presunto insulto razzista che Riccardo Meggiorini, attaccante del Torino, avrebbe rivolto allo juventino Paul Pogba nel corso del derby della Mole. Il giudice rileva che nella relazione dei collaboratori della procura federale "viene segnalata una conversazione, verificatasi negli spogliatoi nel corso dell'intervallo, intercorsa tra alcuni dirigenti juventini e granata, in merito ad un insulto razzista asseritamente rivolto nel corso della gara" da Meggiorini a Pogba. "Considerata la necessità di acquisire eventuali ulteriori elementi di riscontro", il giudice "dispone la trasmissione di atti al Procuratore Federale per gli opportuni accertamenti".
L'insulto di Meggiorini - "Pogba mi ha denunciato per avergli rivolto un insulto a sfondo razziale? Sono loro che vogliono far credere che sia andata così: l'insulto c'è stato, ma non a sfondo razziale. E' stato un normale insulto, come nel calcio avviene. Pogba non si deve mettere a piangere se qualcuno gli dice qualcosa - aggiunge Meggiorini . Anche io vengo insultato, ma non dico niente, perché nel calcio certe cose sono normali. Per me è un caso che non esiste".
Più attenzione alle parole - "I giocatori devono avere più attenzione per il fair play, anche a livello verbale": è l'avvertimento del presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi, all'indomani dei presunti insulti razzisti di cui lo juventino Paul Pogba ha accusato il granata Riccardo Meggiorini al termine del derby di Torino. "Non c'è chiarezza su quello che è successo, e oggi non ho nemmeno avuto il tempo di parlarne con Buffon e Brighi - ha spiegato Tommasi al termine dell'assemblea generale dell'Aic a Milano, a cui hanno partecipato il portiere bianconero e il centrocampista del Torino -. Pogba avrà avuto le sue ragioni per dire così, ma credo che sia stato solo uno screzio. C'è il rischio di farsi prendere dall'adrenalina ma quello che succede in campo poi resta in campo". Di episodi di razzismo fra giocatori "nella mia esperienza non me ne sono capitati spesso - ha aggiunto Tommasi - ma in Inghilterra ci sono stati casi eclatanti, che hanno coinvolto anche giocatori della Nazionale". Non erano razzisti ma ugualmente censurabili i cori scanditi ieri dalla Curva del Milan contro i carabinieri e contro l'interista Javier Zanetti. "Finire in tv e sulle pagine dei giornali è lo scopo di quelle persone, e l'hanno raggiunto - ha sottolineato il presidente dell'Aic -. L'importante è non essere mai assuefatti a questi episodi, scandalizzarsi ma dandogli meno pubblicità possibile".
Polemiche anche in Premier League - Imbarazzo al galà dei calciatori della Premier League, svoltosi domenica sera a Londra. L'intrattenitore della serata, il comico americano di colore Reginald D Hunter, ha inanellato una serie di battute sugli ebrei e sulle donne e ha più volte usato il termine spregiativo "nigger", negro. Le sue battute, che hanno preso di mira anche l'attaccante del Liverpool Luis Suarez, punito per insulti razzisti a Patrice Evra, sono state viste da molti come inopportune in un periodo in cui il calcio inglese si batte contro ogni forma di intolleranza.
L'insulto di Meggiorini - "Pogba mi ha denunciato per avergli rivolto un insulto a sfondo razziale? Sono loro che vogliono far credere che sia andata così: l'insulto c'è stato, ma non a sfondo razziale. E' stato un normale insulto, come nel calcio avviene. Pogba non si deve mettere a piangere se qualcuno gli dice qualcosa - aggiunge Meggiorini . Anche io vengo insultato, ma non dico niente, perché nel calcio certe cose sono normali. Per me è un caso che non esiste".
Più attenzione alle parole - "I giocatori devono avere più attenzione per il fair play, anche a livello verbale": è l'avvertimento del presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi, all'indomani dei presunti insulti razzisti di cui lo juventino Paul Pogba ha accusato il granata Riccardo Meggiorini al termine del derby di Torino. "Non c'è chiarezza su quello che è successo, e oggi non ho nemmeno avuto il tempo di parlarne con Buffon e Brighi - ha spiegato Tommasi al termine dell'assemblea generale dell'Aic a Milano, a cui hanno partecipato il portiere bianconero e il centrocampista del Torino -. Pogba avrà avuto le sue ragioni per dire così, ma credo che sia stato solo uno screzio. C'è il rischio di farsi prendere dall'adrenalina ma quello che succede in campo poi resta in campo". Di episodi di razzismo fra giocatori "nella mia esperienza non me ne sono capitati spesso - ha aggiunto Tommasi - ma in Inghilterra ci sono stati casi eclatanti, che hanno coinvolto anche giocatori della Nazionale". Non erano razzisti ma ugualmente censurabili i cori scanditi ieri dalla Curva del Milan contro i carabinieri e contro l'interista Javier Zanetti. "Finire in tv e sulle pagine dei giornali è lo scopo di quelle persone, e l'hanno raggiunto - ha sottolineato il presidente dell'Aic -. L'importante è non essere mai assuefatti a questi episodi, scandalizzarsi ma dandogli meno pubblicità possibile".
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