Pirlo: "Sogno la Champions. Ibra? non spacca lo spogliatoio"
CalcioIl centrocampista della Juventus si racconta durante la presentazione del suo libro "Penso quindi gioco" e spiega i suoi piani per il futuro: "Voglio vincere in Europa". Poi sulla Nazionale: "Lascerò dopo il Mondiale 2014". Sul Milan: "Anni fantastici"
Uno scudetto meritato e un sogno chiamato Champions. Sono passati quasi due anni da quando Andrea Pirlo ha lasciato il Milan per la Juventus. Una decisione spiegata nella sua autobiografia "Penso quindi gioco" e ribadita oggi a Torino, nel corso della presentazione del libro. "Avevo bisogno di nuovi stimoli, nuove sensazioni - racconta -. Il mio periodo al Milan era finito, cercavo un progetto nuovo per tornare a vincere, la Juve mi piaceva e ho scelto questa nuova avventura".
"L'ultimo anno al Milan ero stato fermo 4 mesi per vari infortuni - continua Pirlo -, avevo capito che era finito un'epoca ed era giusto per tutti cambiare, anche la gente ha bisogno di facce nuove e io non volevo essere sopportato. Galliani? Con me si è sempre comportato benissimo, abbiamo vissuto insieme dieci anni fantastici e ci siamo lasciati da amici". Pirlo ha rinunciato ai soldi degli sceicchi ("accettare significava abbandonare la Nazionale, certe vittorie, certe partite e non era ancora il momento di smettere") e ha detto sì alla Juve dove ha trovato Antonio Conte. "Mi ha sorpreso dal punto di vista tattico, in tutto quello che fa quotidianamente. Prima magari non pensavo troppo a cosa dicessero certi allenatori, forse ora la maturità che serve per cercare di capire di più e Conte mi ha dato tanto. Se un giorno facessi l'allenatore prenderei qualcosa da lui ma per adesso non ho l'età giusta né in testa ho la voglia di farlo. Il futuro di Conte? Ha un contratto per tanti anni qui".
Meglio godersi il presente e uno scudetto in arrivo, il secondo di fila alla Juve. "E' il frutto della continuità dei risultati - spiega -. L'anno scorso era impensabile vincere, ma il lavoro quotidiano ci ha aiutato e giocando insieme, in questi due anni, siamo migliorati tutti, siamo la squadra più forte ed è giusto che quest'anno abbiamo rivinto lo scudetto". In Europa, invece, la Juve è andata a sbattere contro il Bayern Monaco. "Sapevamo che stavamo vivendo un sogno, era la prima volta in Champions per tanti, ma abbiamo fatto del nostro meglio, siamo andati oltre le nostre aspettative, c'erano squadre molto più forti ed è giusto che siano andati avanti gli altri. Quando penso di rivincere la Champions? Spero nei prossimi anni, il più presto possibile, dopo la Coppa del Mondo è la cosa più gratificante". Sull'ipotesi di vedere Ibrahimovic ancora in bianconero: "Ibrahimovic non è uno che spacca lo spogliatoio. Dove è stato ha vinto quindi non mi sembra abbia fatto grossi danni".
E a proposito di Mondiali, in Brasile Pirlo chiuderà la sua avventura in azzurro. "Sarà il mio ultimo appuntamento con la Nazionale, poi è giusto dare spazio ai giocatori più giovani che sono dietro di me, spero però di finire nel migliore dei modi". Infine, su scommesse e combine, chiosa: "Ho sempre cercato di giocare solo a calcio, di divertirmi e l'ho fatto in squadre importanti. Certe cose non mi sono mai piaciute, non le ho mai concepite, come il doping e i casini dei tifosi che succedono soprattutto in Italia".
"L'ultimo anno al Milan ero stato fermo 4 mesi per vari infortuni - continua Pirlo -, avevo capito che era finito un'epoca ed era giusto per tutti cambiare, anche la gente ha bisogno di facce nuove e io non volevo essere sopportato. Galliani? Con me si è sempre comportato benissimo, abbiamo vissuto insieme dieci anni fantastici e ci siamo lasciati da amici". Pirlo ha rinunciato ai soldi degli sceicchi ("accettare significava abbandonare la Nazionale, certe vittorie, certe partite e non era ancora il momento di smettere") e ha detto sì alla Juve dove ha trovato Antonio Conte. "Mi ha sorpreso dal punto di vista tattico, in tutto quello che fa quotidianamente. Prima magari non pensavo troppo a cosa dicessero certi allenatori, forse ora la maturità che serve per cercare di capire di più e Conte mi ha dato tanto. Se un giorno facessi l'allenatore prenderei qualcosa da lui ma per adesso non ho l'età giusta né in testa ho la voglia di farlo. Il futuro di Conte? Ha un contratto per tanti anni qui".
Meglio godersi il presente e uno scudetto in arrivo, il secondo di fila alla Juve. "E' il frutto della continuità dei risultati - spiega -. L'anno scorso era impensabile vincere, ma il lavoro quotidiano ci ha aiutato e giocando insieme, in questi due anni, siamo migliorati tutti, siamo la squadra più forte ed è giusto che quest'anno abbiamo rivinto lo scudetto". In Europa, invece, la Juve è andata a sbattere contro il Bayern Monaco. "Sapevamo che stavamo vivendo un sogno, era la prima volta in Champions per tanti, ma abbiamo fatto del nostro meglio, siamo andati oltre le nostre aspettative, c'erano squadre molto più forti ed è giusto che siano andati avanti gli altri. Quando penso di rivincere la Champions? Spero nei prossimi anni, il più presto possibile, dopo la Coppa del Mondo è la cosa più gratificante". Sull'ipotesi di vedere Ibrahimovic ancora in bianconero: "Ibrahimovic non è uno che spacca lo spogliatoio. Dove è stato ha vinto quindi non mi sembra abbia fatto grossi danni".
E a proposito di Mondiali, in Brasile Pirlo chiuderà la sua avventura in azzurro. "Sarà il mio ultimo appuntamento con la Nazionale, poi è giusto dare spazio ai giocatori più giovani che sono dietro di me, spero però di finire nel migliore dei modi". Infine, su scommesse e combine, chiosa: "Ho sempre cercato di giocare solo a calcio, di divertirmi e l'ho fatto in squadre importanti. Certe cose non mi sono mai piaciute, non le ho mai concepite, come il doping e i casini dei tifosi che succedono soprattutto in Italia".