Napoli, vittoria da Champions. Ko Inter, rischia il Palermo

Calcio
Napoli in festa, nella prossima stagione giocherà sicuramente la Champions (foto gety)
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La squadra di Mazzarri vince 3-0 a Bologna e blinda il secondo posto. La Lazio affonda l'Inter (3-1), alla quinta sconfitta nelle ultime 6 gare e dopo 14 anni fuori dall'Europa. Il Palermo perde in casa contro l'Udinese (3-2) e si avvicina alla B

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Il Milan chiama, il Napoli prontamente risponde. La squadra di Mazzarri supera il Bologna e ha così la certezza matematica del secondo posto.
Vince anche la Juventus, che dopo la conquista dello scudetto insegue il record di punti di Capello (91). Inter e Lazio danno vita a una bella partita giocata a viso aperto: la spunta la squadra di Petkovic, che fa 3 punti importanti in chiave Europa. Per l'Inter quinta sconfitta nelle ultime 6 partite di campionato.
A 180' dalla fine, i giochi per la salvezza sembrano davvero fatti. Il Palermo, perdendo con l'Udinese, di fatto si auto-condanna, complice il pari tra Torino e Genoa, che fanno un passettino a braccetto verso la permanenza in A.
Curiosità: nessuna vittoria casalinga in questo turno di A. Non accadeva dal 2007.

Lotta per l'Europa - Con il Milan che blinda il terzo posto a Pescara, alla Fiorentina non resta che vincere e sperare in un miracolo nelle ultime due giornate per scavalcare i rossoneri e assicurarsi il piazzamento che vale i preliminari di Champions.
I viola fanno il loro dovere vincendo sul campo di un Siena ormai quasi condannato alla B, mettendo le cose in chiaro dopo 14': classica azione manovrata della squadra di Montella e palla per Pasqual che dalla destra mette in mezzo un pallone teso su cui si avventa Gonzalo Rodriguez.

Inter ancora ko - Intanto, a Milano, la Lazio fa tre punti fondamentali per inseguire l'Europa League (e ne toglie 3 all'Inter, prossima a giocare una stagione senza coppe) raggiungendo in classifica la Roma: le ultime due di campionato saranno decisive.
Tante le emozioni: al 22' Handanovic esce a vuoto su un cross alto, la palla rimbalza tra lui e Juan Jesus e alla fine si insacca per l'1-0 laziale. Pareggia al 33' Alvarez, di testa, su cross di Pereira dalla sinistra, dopo che Candreva si era divorato il raddoppio. L'Inter si risveglia e con Cambiasso coglie il palo due minuti dopo (decisiva la deviazione di Marchetti), anche se all'ultimo minuto prima dell'intervallo è la Lazio a tornare in vantaggio. Ranocchia stende Floccari a due passi dalla porta, rigore e gol di Hernanes dal dischetto.
Non è altrettanto impeccabile Alvarez nella ripresa: rigore fischiato per fallo di Cana su Guarin, che l'argentino spreca scivolando malamente sul dischetto.
Onazi, allora, non si fa pregare, e con il gol più bello della giornata (siluro dalla distanza imprendibile per Handanovic) chiude i conti sul 3-1. 

Fuori dall'Eurozona - Dopo 14 anni l'Inter è fuori dall'Europa; i nerazzurri restano ottavi a 53 punti, 7 in meno dell'Udinese, quinta. Un divario ormai incolmabile, quando mancano solo due giornate alla fine del campionato. Era dalla stagione 1998/99 (quella dei cinque allenatori che si avvicendarono sulla panchina del club di Massimo Moratti) che l'Inter non mancava la qualificazione alle coppe europee.

Ai piani alti... - Hamsik (decimo gol in stagione), Cavani (su rigore) e Dzemaili (settimo gol in campionato) stendono 3-0 il Bologna reduce dalle 6 reti incassate dalla Lazio: il Napoli è così aritmeticamente secondo e sicuro di giocare i gironi di Champions.
Matri decide invece un Atalanta-Juventus caratterizzata da scontri tra tifosi e sospensioni per il lancio di fumogeni in campo: al 18' l'attaccante bianconero è perfetto nell'agganciare al volo sul lancio di Pirlo; immediato pallonetto a Consigli e rete.

Lotta salvezza - Detto del Siena (sconfitto in casa dalla Fiorentina e ormai con un piede in B) e con Torino e Genoa che si accontentano dello 0-0, tocca al Palermo dare tutto per risollevarsi e tentare di uscire dalla zona rossa.
Niente da fare: al Barbera l'Udinese vince 3-2 una gara dalle mille emozioni, aperta da Muriel già dopo 9'. Al 33' il pari: rigore per fallo su Miccoli, calcia lo stesso capitano rosanero che trasforma aiutandosi con la traversa. Il Palermo preme, e poco dopo si vede annullare giustamente il gol del vantaggio: sul cross di Ilicic è in posizione regolare Barreto, che di testa impegna Brkic, mentre sulla respinta del portiere è in fuorigioco Dossena, che aveva trovato il tap-in vincente.
Nella ripresa Sorrentino tiene a galla il Palermo parando un rigore a Di Natale (al 9'), Angella lo riaffossa (su angolo salta indisturbato e fa 2-1). Nuovo pari rosanero con Hernandez, appena entrato in campo, ma è Benatia, 2' dopo, a spegnere di nuovo la luce per il Palermo.

Zona tranquillità - Due le partite tra squadre che non hanno più nulla da chiedere al loro campionato. La Sampdoria fa 1-1 con il Catania (al 35' De Silvestri stacca di testa su cross di Renan; pareggia Spolli nella ripresa su assist di Bergessio).
Tra Cagliari e Parma, invece, finisce 0-1 con gol di Rosi all'80°.

Stadi contro Andreotti, Genova piange le sue vittime - Mai minuto di silenzio fu più lungo e contestato: praticamene in tutti gli stadi di serie A, con l'eccezione di Genova, il minuto di raccoglimento disposto dal Coni in omaggio alla memoria di Giulio Andreotti è stato accompagnato da interminabili bordate di fischi, e a San Siro anche da epiteti, insulti e volgarità varie.
Silenzio totale, invece, a Genova colpita dalla morte di sette persone: a Marassi il minuto di raccoglimento era dedicato anche alle vittime dell'incidente al porto, e il clima quando le squadre si sono schierate attorno alla linea di centrocampo col lutto al braccio è stato di forte commozione.