Un match pieno di colpi di scena apre le porte delle coppe ai friulani, capaci di andare tre volte in vantaggio al "Barbera" e di vincere 3-2 nonostante un rigore sprecato nel secondo tempo. I rosanero lottano fino alla fine, ma ora sono quasi condannati
PALERMO-UDINESE 2-3
10' Muriel (U), 35' Miccoli (P), 64' Angella (U), 81' Hernandez (P), 83' Benatia (U)
Guarda la cronaca del match
Forse era davvero l'ultimo treno per la Serie A. E il Palermo l'ha perso. A condannarlo è l'Udinese dell'ex tecnico Francesco Guidolin, che mette ancora le mani sull'Europa e poi quasi si scusa: "L'Udinese ha fatto il proprio dovere, mi dispiace se il Palermo scenderà in Serie B. Abbiamo fatto una prestazione importante e stiamo riuscendo a inseguire un sogno".
Tutt'altro umore per Fabrizio Miccoli: il capitano rosanero è uscito tra le lacrime dolo il 3-2 del "Barbera" e dice: "Ci credevamo viste le ultime cinque partite. Ora vediamo cosa succede nelle ultime due. Se mi avessero detto che retrocedevo col Palermo, non ci avrei creduto. Ma voglio continuare: parlerò con Zamparini, sono pronto a qualsiasi categoria. Vista la curva oggi, non ce la faccio ad andar via".
Il cuore rosanero è servito a riacciuffare per due volte il pareggio dopo i gol di Muriel al 10' e di Angella in avvio di secondo tempo, grazie alle reti prima di Miccoli e poi di Hernandez, a 9 minuti dallo scadere. Ma è poi Benatia, su mischia in area all'83', a riaffossare i siciliani e firmare il sorpasso dell'Udinese sulla Roma.
Il Palermo parte bene e con due tiri di Miccoli e Barreto mette paura a Brkic, ma al 10' arriva la doccia fredda con Muriel, lanciato sulla sinistra, che fa fuori Dossena prima di battere Sorrentino. La reazione del Palermo è impalpabile e si susseguono gli errori tecnici con passaggi sbagliati e indecisioni difensive. L'Udinese fa girare palla per trovare gli spazi necessari, in attesa dell'occasione giusta per raddoppiare. I rosanero, impauriti e nervosi, rimediano pure un'ammonizione pesante (a Barreto che salterà la gara di Firenze) per simulazione.
Il rigore però arriva poco dopo, al 34', per fallo di Hertaux su Miccoli. Il salentino calcia forte sotto la traversa e trasforma il penalty. Il Barbera si infiamma e trascina la squadra verso il sorpasso che potrebbe arrivare già al 39', ma l'arbitro annulla per fuorigioco di Dossena sulla ribattuta di Brkic.
Il Palermo accelera nella ripresa e per due volte nei primi cinque minuti va vicinissimo alla rete del vantaggio sempre con Miccoli: al 48' gran lavoro di Barreto sulla destra, palla al centro e il salentino spara in curva. Due minuti più tardi il numero 10 mette sopra la traversa un pallonetto che in altre giornate non avrebbe fallito. Le speranze dei tifosi crollano all'8' quando Giannoccaro concede un penalty per fallo di mani in area di Aronica, che salta inspiegabilmente con le braccia in alto. Di Natale dal dischetto si fa ipnotizzare da Sorrentino che respinge la conclusione bassa e centrale. La Favorita torna a respirare.
Ma ripiomba nell'incubo al 19', quando Angella stacca da solo in area su calcio d'angolo e insacca. Sannino tenta il tutto per tutto e inserisce Hernandez al posto di Kurtic, ma il Palermo rischia il tracollo al 23' con Badu che colpisce in pieno il palo. I rosanero non riescono a costruire gioco e solo grazie a un tiro da fuori di Hernandez riagguantano il pareggio al 36', ma le speranze del Barbera durano appena due minuti.
Al 38' infatti i friulani sfruttano la confusione nell'area palermitana e sulla respinta corta di Sorrentino, su tiro di Muriel e su quello successivo di Basta, Benatia mette in rete. Si spengono così le residue forze del Palermo e si alzano i cori contro il presidente Zamparini. Il baratro della B è sempre più vicino, mentre diventano concrete le speranze di Europa League dell'Udinese, giunta alla sesta vittoria consecutiva.
10' Muriel (U), 35' Miccoli (P), 64' Angella (U), 81' Hernandez (P), 83' Benatia (U)
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Forse era davvero l'ultimo treno per la Serie A. E il Palermo l'ha perso. A condannarlo è l'Udinese dell'ex tecnico Francesco Guidolin, che mette ancora le mani sull'Europa e poi quasi si scusa: "L'Udinese ha fatto il proprio dovere, mi dispiace se il Palermo scenderà in Serie B. Abbiamo fatto una prestazione importante e stiamo riuscendo a inseguire un sogno".
Tutt'altro umore per Fabrizio Miccoli: il capitano rosanero è uscito tra le lacrime dolo il 3-2 del "Barbera" e dice: "Ci credevamo viste le ultime cinque partite. Ora vediamo cosa succede nelle ultime due. Se mi avessero detto che retrocedevo col Palermo, non ci avrei creduto. Ma voglio continuare: parlerò con Zamparini, sono pronto a qualsiasi categoria. Vista la curva oggi, non ce la faccio ad andar via".
Il cuore rosanero è servito a riacciuffare per due volte il pareggio dopo i gol di Muriel al 10' e di Angella in avvio di secondo tempo, grazie alle reti prima di Miccoli e poi di Hernandez, a 9 minuti dallo scadere. Ma è poi Benatia, su mischia in area all'83', a riaffossare i siciliani e firmare il sorpasso dell'Udinese sulla Roma.
Il Palermo parte bene e con due tiri di Miccoli e Barreto mette paura a Brkic, ma al 10' arriva la doccia fredda con Muriel, lanciato sulla sinistra, che fa fuori Dossena prima di battere Sorrentino. La reazione del Palermo è impalpabile e si susseguono gli errori tecnici con passaggi sbagliati e indecisioni difensive. L'Udinese fa girare palla per trovare gli spazi necessari, in attesa dell'occasione giusta per raddoppiare. I rosanero, impauriti e nervosi, rimediano pure un'ammonizione pesante (a Barreto che salterà la gara di Firenze) per simulazione.
Il rigore però arriva poco dopo, al 34', per fallo di Hertaux su Miccoli. Il salentino calcia forte sotto la traversa e trasforma il penalty. Il Barbera si infiamma e trascina la squadra verso il sorpasso che potrebbe arrivare già al 39', ma l'arbitro annulla per fuorigioco di Dossena sulla ribattuta di Brkic.
Il Palermo accelera nella ripresa e per due volte nei primi cinque minuti va vicinissimo alla rete del vantaggio sempre con Miccoli: al 48' gran lavoro di Barreto sulla destra, palla al centro e il salentino spara in curva. Due minuti più tardi il numero 10 mette sopra la traversa un pallonetto che in altre giornate non avrebbe fallito. Le speranze dei tifosi crollano all'8' quando Giannoccaro concede un penalty per fallo di mani in area di Aronica, che salta inspiegabilmente con le braccia in alto. Di Natale dal dischetto si fa ipnotizzare da Sorrentino che respinge la conclusione bassa e centrale. La Favorita torna a respirare.
Ma ripiomba nell'incubo al 19', quando Angella stacca da solo in area su calcio d'angolo e insacca. Sannino tenta il tutto per tutto e inserisce Hernandez al posto di Kurtic, ma il Palermo rischia il tracollo al 23' con Badu che colpisce in pieno il palo. I rosanero non riescono a costruire gioco e solo grazie a un tiro da fuori di Hernandez riagguantano il pareggio al 36', ma le speranze del Barbera durano appena due minuti.
Al 38' infatti i friulani sfruttano la confusione nell'area palermitana e sulla respinta corta di Sorrentino, su tiro di Muriel e su quello successivo di Basta, Benatia mette in rete. Si spengono così le residue forze del Palermo e si alzano i cori contro il presidente Zamparini. Il baratro della B è sempre più vicino, mentre diventano concrete le speranze di Europa League dell'Udinese, giunta alla sesta vittoria consecutiva.