Al "Franchi" non riesce ai rosanero l'impresa di mantenere vive le speranze in chiave salvezza. Gli uomini di Sannino cedono di misura a una Fiorentina trascinata da Cuadrado e Borja Valero. La rete decisiva è quella del centravanti, ex mai dimenticato
FIORENTINA-PALERMO 1-0
41' Toni
Guarda la cronaca dei match
Sotto un improvviso temporale che nel secondo tempo ha reso il campo quasi un acquitrino, si consumano il dramma del Palermo che scende in B dopo 9 anni e la gioia della Fiorentina che torna in Europa dopo tre stagioni. A far volare i viola è il 20esimo successo di una grande stagione, firmato proprio da Luca Toni, ex del Palermo da 50 reti in 80 partite. Gli uomini di Montella blindano il quarto posto e festeggiano alla fine sommersi dagli applausi scroscianti dei loro tifosi.
Anche Andrea Della Valle (che meglio di così non poteva brindare alla 500esima gara ufficiale della sua gestione alla guida del club insieme al fratello Diego) scende in mezzo al campo, incurante della pioggia, ha in mano una maglia bianco e rossa celebrativa e corre da Montella per un lungo caloroso abbraccio, ulteriore segnale che il connubio andrà avanti.
Intanto i giocatori del Palermo, dopo i ringraziamenti allo sparuto gruppo di tifosi venuto al seguito, sfilano a testa bassa: ad una gara dalla fine non c'é più speranza di salvezza, la retrocessione è un'amara realtà, figlia di una stagione piena di errori. I sostenitori siciliani espongono un eloquente striscione: "Zamparini retrocede ma i palermitani sono sempre da Champions".
La partita inizia con buona verve da parte della squadra rosanero, che batte cinque corner in pochi minuti e prova un paio di affondi con Kurtic e Munoz. La Fiorentina si rende pericolosa con Toni e Jovetic (che aveva segnato a metà primo tempo, ma in fuorigioco), e alla fine passa al 41', con Toni che ha depositato in rete un preciso assist di Cuadrado splendidamente innescato da Borja Valero. Un'azione da manuale, l'ennesima regalata dalla squadra di Montella in questa sua splendida cavalcata.
Il Palermo prova a reagire subito approfittando di un errore di Pizarro, ma la rasoiata di Hernandez lambisce il palo. Nella ripresa, condizionata e disputata sotto un acquazzone, i viola hanno cercato di chiudere il match, trascinati da Cuadrado, sfiorando il gol con Jovetic, Boria Valero, Matias Fernandez, finché Montella ha tolto Toni e lo spagnolo per una meritata ovazione.
Tra i rosanero neppure l'ingresso di Miccoli ha dato la scossa anche se con orgoglio hanno cercato fino all'ultimo il pari: proprio Miccoli alla fine ha avuto la possibilità di farlo su punizione (concessa non senza proteste viola) ma il pallone è finito fuori. Con lui le residue speranze di evitare l'ennesimo ko di una stagione stregata.
41' Toni
Guarda la cronaca dei match
Sotto un improvviso temporale che nel secondo tempo ha reso il campo quasi un acquitrino, si consumano il dramma del Palermo che scende in B dopo 9 anni e la gioia della Fiorentina che torna in Europa dopo tre stagioni. A far volare i viola è il 20esimo successo di una grande stagione, firmato proprio da Luca Toni, ex del Palermo da 50 reti in 80 partite. Gli uomini di Montella blindano il quarto posto e festeggiano alla fine sommersi dagli applausi scroscianti dei loro tifosi.
Anche Andrea Della Valle (che meglio di così non poteva brindare alla 500esima gara ufficiale della sua gestione alla guida del club insieme al fratello Diego) scende in mezzo al campo, incurante della pioggia, ha in mano una maglia bianco e rossa celebrativa e corre da Montella per un lungo caloroso abbraccio, ulteriore segnale che il connubio andrà avanti.
Intanto i giocatori del Palermo, dopo i ringraziamenti allo sparuto gruppo di tifosi venuto al seguito, sfilano a testa bassa: ad una gara dalla fine non c'é più speranza di salvezza, la retrocessione è un'amara realtà, figlia di una stagione piena di errori. I sostenitori siciliani espongono un eloquente striscione: "Zamparini retrocede ma i palermitani sono sempre da Champions".
La partita inizia con buona verve da parte della squadra rosanero, che batte cinque corner in pochi minuti e prova un paio di affondi con Kurtic e Munoz. La Fiorentina si rende pericolosa con Toni e Jovetic (che aveva segnato a metà primo tempo, ma in fuorigioco), e alla fine passa al 41', con Toni che ha depositato in rete un preciso assist di Cuadrado splendidamente innescato da Borja Valero. Un'azione da manuale, l'ennesima regalata dalla squadra di Montella in questa sua splendida cavalcata.
Il Palermo prova a reagire subito approfittando di un errore di Pizarro, ma la rasoiata di Hernandez lambisce il palo. Nella ripresa, condizionata e disputata sotto un acquazzone, i viola hanno cercato di chiudere il match, trascinati da Cuadrado, sfiorando il gol con Jovetic, Boria Valero, Matias Fernandez, finché Montella ha tolto Toni e lo spagnolo per una meritata ovazione.
Tra i rosanero neppure l'ingresso di Miccoli ha dato la scossa anche se con orgoglio hanno cercato fino all'ultimo il pari: proprio Miccoli alla fine ha avuto la possibilità di farlo su punizione (concessa non senza proteste viola) ma il pallone è finito fuori. Con lui le residue speranze di evitare l'ennesimo ko di una stagione stregata.