Fiorentina, festa triste con il Pescara: è 4.o posto. I GOL
CalcioI Viola battono 5-1 gli abruzzesi, ma vedono sfumare all'ultimo la qualificazione alla prossima Champions League. Mattatore del match il serbo Ljajic, autore della sua prima tripletta in Italia. TUTTI I GOL DELLA SERIE A
PESCARA-FIORENTINA 1-5
16', 24' e 59' Ljajic (F), 28' Fernandez (F), 54' Jovetic (F), 77' Vittiglio (P)
Guarda la cronaca del match
Ci aveva creduto la Fiorentina, in Champions League per quasi 80' vista la sconfitta del Milan sul campo del Siena e la concomitante schiacciante vittoria sul Pescara. Ma la rimonta finale dei rossoneri ha ricacciato in gola l'urlo di gioia della Viola, che chiude al quarto posto un campionato eccellente, in cui gli uomini di Montella hanno fatto vedere il miglior calcio del torneo, valorizzando giovani talanti come Jovetic e Ljajic, che da oggi sono veri uomini mercato.
La partita con il Pescara dura meno di mezz'ora, ovvero il tempo che i toscani ci impiegano per andare in vantaggio per 3-0. Ljajic è scatenato e segna due reti in otto minuti (tocco sottoporta su assist di Cuadrado e destro preciso dopo un dribbling), prima di essere imitato da Fernadez, che al 28' chiude di fatto i conti con un destro che gli vale anche il primo gol in carriera in Serie A.
Nella ripresa partecipa al festival viola anche Jovetic, che rompe un digiuno di oltre due mesi siglando la sua 12.a rete in campionato. Al 59' infine c'è il tris di Ljajic (8 gol), che firma la prima tripletta italiana della carriera. Nel finale il Pescara si fa vedere con il giovanissimo Vittiglio, che bagna il suo debutto in A con una splendida rete.
Finisce 5-1 per la Fiorentina, che nonostante l'ottava vittoria in trasferta, viene beffata dal successo del Milan che la condanna al quarto posto e a giocare la prossima Europa League. La società viola dovrà ora necessariamente far fronte alle tante rischieste che pioveranno sui gioielli della squadra: Jovetic, Ljajic e soprattutto Montella.
Il Pescara chiude il torneo ultimo e con statistiche imbarazzanti: 22 punti, 6 vittorie e ben 22 sconfitte, peggior attacco con 26 gol fatti e difesa più battuta con ben 79 reti subite. Della creatura dello scorso anno plasmata da Zeman non rimane più nulla. Per tornare a sognare bisognerà trovare i nuovi Verratti e Insigne.
16', 24' e 59' Ljajic (F), 28' Fernandez (F), 54' Jovetic (F), 77' Vittiglio (P)
Guarda la cronaca del match
Ci aveva creduto la Fiorentina, in Champions League per quasi 80' vista la sconfitta del Milan sul campo del Siena e la concomitante schiacciante vittoria sul Pescara. Ma la rimonta finale dei rossoneri ha ricacciato in gola l'urlo di gioia della Viola, che chiude al quarto posto un campionato eccellente, in cui gli uomini di Montella hanno fatto vedere il miglior calcio del torneo, valorizzando giovani talanti come Jovetic e Ljajic, che da oggi sono veri uomini mercato.
La partita con il Pescara dura meno di mezz'ora, ovvero il tempo che i toscani ci impiegano per andare in vantaggio per 3-0. Ljajic è scatenato e segna due reti in otto minuti (tocco sottoporta su assist di Cuadrado e destro preciso dopo un dribbling), prima di essere imitato da Fernadez, che al 28' chiude di fatto i conti con un destro che gli vale anche il primo gol in carriera in Serie A.
Nella ripresa partecipa al festival viola anche Jovetic, che rompe un digiuno di oltre due mesi siglando la sua 12.a rete in campionato. Al 59' infine c'è il tris di Ljajic (8 gol), che firma la prima tripletta italiana della carriera. Nel finale il Pescara si fa vedere con il giovanissimo Vittiglio, che bagna il suo debutto in A con una splendida rete.
Finisce 5-1 per la Fiorentina, che nonostante l'ottava vittoria in trasferta, viene beffata dal successo del Milan che la condanna al quarto posto e a giocare la prossima Europa League. La società viola dovrà ora necessariamente far fronte alle tante rischieste che pioveranno sui gioielli della squadra: Jovetic, Ljajic e soprattutto Montella.
Il Pescara chiude il torneo ultimo e con statistiche imbarazzanti: 22 punti, 6 vittorie e ben 22 sconfitte, peggior attacco con 26 gol fatti e difesa più battuta con ben 79 reti subite. Della creatura dello scorso anno plasmata da Zeman non rimane più nulla. Per tornare a sognare bisognerà trovare i nuovi Verratti e Insigne.