Fiorentina: cori anti-Milan, Berlusconi e Balotelli

Calcio
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Sono stati lanciati da numerosi tifosi viola assiepati oggi allo stadio Franchi, in tribuna coperta, per seguire l'ultimo allenamento stagionale della Fiorentina, prima del rompete le righe stagionale. Presente Della Valle: "Non siamo razzisti"

Cori contro il Milan, Berlusconi, Galliani, Montolivo e Balotelli sono stati lanciati da numerosi tifosi viola assiepati oggi allo stadio Franchi, in tribuna coperta, per seguire l'ultimo allenamento stagionale della Fiorentina, prima del rompete le righe. Il gruppo di giocatori (mancano alcuni nazionali, tra i quali Jovetic e Pizarro) è sceso in campo indossando la maglia bianca e rossa, con i colori tradizionali di Firenze, e la scritta "Siamo tornati" circondata dalle stelle dell'Europa. Presente anche il patron Andrea Della Valle.

"Firenze non è una città razzista, questo lo dico con certezza". Così proprio lui, Andrea Della Valle, risponde agli attacchi piovuti negli ultimi tempi sulla città dopo alcuni episodi che hanno riguardato in particolare Mario Balotelli. "I buu vanno ovviamente censurati - ha continuato il presidente onorario della Fiorentina - ma se siamo davanti ad una semplice contestazione, allora non vedo dov'è il problema. Il sindaco Renzi si è scusato con Balotelli perché forse sa qualcosa più di noi su quanto è accaduto domenica sera alla stazione di Campo di Marte, mi auguro di sapere entro pochi giorni anch'io cosa è successo davvero, ancora non è chiaro. Ma è pazzesco dire che Firenze è una città razzista".

"Non credo alla malafede degli arbitri, quelli italiani sono ancora tra i migliori in assoluto, però' la sudditanza psicologica esiste e toccherà a Nicchi e a Braschi intervenire" ha proseguito Andrea Della Valle. "Dopo domenica, più che arrabbiato sono deluso, abbiamo sognato la Champions per più di 80 minuti - ha continuato il patron viola -. Non ho visto subito le immagini del rigore assegnato a Balotelli, ma certo che se uno si tuffa al minimo contatto come fosse Cagnotto, viene da pensare. Bisogna decidersi una volta per tutte se ogni trattenuta in area e' rigore, se e' cosi' il prossimo anno Braschi avrà un compito delicato".

Poi, sul Milan. "Capisco che per loro andare in Europa League sarebbe stato come finire in B, però noi alla Champions ci abbiamo creduto, non avremo decine di milioni di tifosi, ma neppure centomila. E anche loro meritano rispetto".  Quindi, ha replicato al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. "Dire che alla fine gli errori si compensano è una stupidata, io non ci credo. Quel che è certo - ha concluso Della Valle - è che questo calcio deve essere riformato, all'estero non credono che la Lega Calcio non rappresenti club come la Juve, l'Inter, la Roma e la Fiorentina, ovvero l'80% dei tifosi. Anche per questo a settembre tornerò in Lega per affrontare le questioni importanti".