Galliani: "Nessuna rottura con Berlusconi"

Calcio
Tensione tra Berlusconi e Galliani? L'ad milanista smentisce sul sito ufficiale del club (Foto Getty)
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"Stima e affetto non sono mai stati incrinati", scrive l'ad in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale rossonero. "Una normale dialettica" sul caso Milan-Allegri non incrinerà i rapporti ultratrentennali con il presidente

Dialettica c'è stata ai vertici del Milan, ma "stima e affetto non sono mai stati incrinati". Adriano Galliani chiarisce che i suoi rapporti ultratrentennali con Silvio Berlusconi non sono stati sconvolti dalle recenti vicende del Milan. Sullo sfondo ci sono un allenatore, Massimiliano Allegri, che non gode piu' della fiducia del presidente ed è a un passo dall'addio; e un giocatore, Clarence Seedorf, che l'ex premier vorrebbe riportare a Milanello con i gradi dell'allenatore. E soprattutto c'è quel messaggio attribuito (e smentito) lunedì a Berlusconi da Aldo Biscardi, in cui si parlava di "riassetto completo dei quadri tecnici" e "se ci fosse bisogno, di una più efficiente e completa riorganizzazione societaria".

Dubbi in Via Turati - Quanto basta per mettere in dubbio certezze granitiche in via Turati. Dopo l'intervento di Barbara Berlusconi ("Fra mio papà e Galliani non ci sono divergenze"), lo stesso Galliani ha provato a mettere a tacere certe voci, prima di immergersi domani nel fine settimana londinese per la Champions League.

Il comunicato - "I miei rapporti personali e di lavoro con Silvio Berlusconi datano 33 anni - ha scritto in una nota -: stima e affetto non sono mai stati incrinati dalla normale dialettica che deve caratterizzare ogni rapporto umano e professionale di valore. Non lo sono stati mai e non lo sono oggi, contrariamente a quanto mi accade di leggere, e bene ieri ha detto Barbara Berlusconi sul tema: quella, e solo quella, è infatti la verità".

Il "caso" Allegri - Dialettica non è mancata sul lavoro di Allegri e sul profilo del successore. Galliani tentera' fino all'ultimo di mediare fra presidente e allenatore: la situazione e' in standby, le chance che il livornese resti al suo posto esistono ma sono minime rispetto a quelle di vederlo il prossimo anno alla Roma, che non fara' comunque annunci prima della finale di Coppa Italia di domenica. Piu' realisticamente il comunicato di Galliani puo' aiutare a calmare le correnti che attraversano l'ambiente rossonero e rendere meno complicata la transizione fra decimo e undicesimo allenatore dei 27 anni dell'era Berlusconi.

Nello spogliatoio - Vari nomi sono più popolari di quello di Seedorf, anche quello Stefano Pioli, allenatore del Bologna. Gia' bocciato dalla Curva Sud che chiede "un allenatore vero", l'olandese non raccoglie consensi nemmeno nei sondaggi online per i tifosi. Nei prossimi giorni Berlusconi potrebbe prendere in esami questi elementi, o tirare dritto convinto di avere un'intuizione geniale come furono Fabio Capello e Arrigo Sacchi. Alla vigilia del torneo Brasilerao, il Botafogo vive intanto con un certo nervosismo l'idea di perdere Seedorf, diventato l'idolo dei tifosi in un anno. L'olandese glissa sul Milan, e non è detto che fra una settimana potrà giocare la partita d'addio al calcio di Kaladze, che riunirà i rossoneri campioni di tutto, con Carlo Ancelotti in panchina.