La Lazio fa festa, la Roma contesta: sassi contro il pullman
CalcioMentre i tifosi biancocelesti invadono le vie della città, a Trigoria esplode la rabbia dei romanisti dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia. Circa 300 ultras hanno atteso la squadra, rompendo un vetro del bus
Paradiso biancazzurro, inferno giallorosso. La fredda serata romana vede i tifosi della Lazio in festa a Ponte Milvio, vicino all'Olimpico, o diretti a piazza del Popolo e in centro, mentre quelli giallorossi lasciano lo stadio in silenzio, dopo aver perso la Coppa Italia.
Sassi contro il pullman della Roma - Sul fronte giallorosso, però, non è mancata la contestazione alla squadra. Duecento tifosi della Roma hanno accolto il pullman a Trigoria con cori, lancio di uova e sassi che hanno rotto un vetro del bus dei giallorossi, all'interno del quale erano presenti alcuni giocatori, come Destro, Burdisso, Pjanic, Goicoechea e Tachtsidis.
Cori contro De Rossi - Pesanti cori di insulti sono stati rivolti al presidente James Pallotta e all'indirizzo dei dirigenti Franco Baldini e Walter Sabatini. Bersaglio della rabbia dei tifosi anche i giocatori, accusati di essere solo dei 'mercenari'. Tra i più 'bersagliati' dai cori anche il romano e romanista Daniele De Rossi (assente dal bus così come Totti), reo di aver sbagliato l'ennesima partita di una stagione al di sotto delle aspettative.
Striscioni di minacce all'ultima di campionato - Nel corso dell'ultima partita di campionato all'Olimpico contro il Napoli erano stati esposti sugli spalti alcune scritte minacciose come "26-5-13 vincete o scappate" e "Dopo un'altra stagione con l'amaro in bocca, l'unico imperativo è vincere la Coppa", mentre proprio giovedì scorso all'esterno del centro sportivo di Trigoria era stato attaccato lo striscione "O Coppa o morto".
Post-partita senza feriti - Poco dopo la fine della partita un blindato della polizia era stato preso di mira vicino al Colosseo da alcuni ultras romanisti, con lancio di sassi e bottiglie. Aggredita anche una troupe di Mediaset da assalitori a volto coperto che si sono poi disfatti dell'attrezzatura sottratta ai giornalisti.
Per il resto, il deflusso dall'Olimpico si era svolto regolarmente: i tifosi giallorossi, usciti dallo stadio quasi un'ora prima rispetto ai biancocelesti, si erano riversati in strada silenziosamente: nessun ferito e il solito gruppetto isolato di teppisti a volto coperto, pronto ad entrare in azione, prontamente isolato e disperso dall'intervento degli agenti.
In casa Lazio si fa festa - Caroselli di auto e bandiere biancocelesti al vento in diversi punti della città: questa la festa della metà biancoceleste di Roma, con i supporter della Lazio che celebrano il sesto trofeo, l'ingresso in Europa League, ma soprattutto il fatto di aver battuto la Roma nel derby.
Un'onda biancoceleste di migliaia di persone ha invaso la zona intorno all'Olimpico, a piedi, in motorino o in auto, tra trombette, clacson e slogan. Il tutto si è svolto pacificamente.
Sassi contro il pullman della Roma - Sul fronte giallorosso, però, non è mancata la contestazione alla squadra. Duecento tifosi della Roma hanno accolto il pullman a Trigoria con cori, lancio di uova e sassi che hanno rotto un vetro del bus dei giallorossi, all'interno del quale erano presenti alcuni giocatori, come Destro, Burdisso, Pjanic, Goicoechea e Tachtsidis.
Cori contro De Rossi - Pesanti cori di insulti sono stati rivolti al presidente James Pallotta e all'indirizzo dei dirigenti Franco Baldini e Walter Sabatini. Bersaglio della rabbia dei tifosi anche i giocatori, accusati di essere solo dei 'mercenari'. Tra i più 'bersagliati' dai cori anche il romano e romanista Daniele De Rossi (assente dal bus così come Totti), reo di aver sbagliato l'ennesima partita di una stagione al di sotto delle aspettative.
Striscioni di minacce all'ultima di campionato - Nel corso dell'ultima partita di campionato all'Olimpico contro il Napoli erano stati esposti sugli spalti alcune scritte minacciose come "26-5-13 vincete o scappate" e "Dopo un'altra stagione con l'amaro in bocca, l'unico imperativo è vincere la Coppa", mentre proprio giovedì scorso all'esterno del centro sportivo di Trigoria era stato attaccato lo striscione "O Coppa o morto".
Post-partita senza feriti - Poco dopo la fine della partita un blindato della polizia era stato preso di mira vicino al Colosseo da alcuni ultras romanisti, con lancio di sassi e bottiglie. Aggredita anche una troupe di Mediaset da assalitori a volto coperto che si sono poi disfatti dell'attrezzatura sottratta ai giornalisti.
Per il resto, il deflusso dall'Olimpico si era svolto regolarmente: i tifosi giallorossi, usciti dallo stadio quasi un'ora prima rispetto ai biancocelesti, si erano riversati in strada silenziosamente: nessun ferito e il solito gruppetto isolato di teppisti a volto coperto, pronto ad entrare in azione, prontamente isolato e disperso dall'intervento degli agenti.
In casa Lazio si fa festa - Caroselli di auto e bandiere biancocelesti al vento in diversi punti della città: questa la festa della metà biancoceleste di Roma, con i supporter della Lazio che celebrano il sesto trofeo, l'ingresso in Europa League, ma soprattutto il fatto di aver battuto la Roma nel derby.
Un'onda biancoceleste di migliaia di persone ha invaso la zona intorno all'Olimpico, a piedi, in motorino o in auto, tra trombette, clacson e slogan. Il tutto si è svolto pacificamente.