Lotta al razzismo e multiproprietà: così cambia il calcio

Calcio
Kevin Prince Boateng sfila la propria maglia dopo gli insulti razzisti subiti durante un'amichevole contro la Pro Patria
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Questi alcuni dei temi affrontati dal Consiglio della Federcalcio. Ma da Roma arriva anche il no al terzo extracomunitario proposto dalla Lega Serie A. Via libera alle alle agevolazioni per le società con l'obiettivo di stimolare il mercato interno

Pugno duro contro il razzismo, no al terzo extracomunitario e via libera alle multiproprietà e alle agevolazioni alle società per stimolare il mercato interno. Sono i temi principali affrontati nel Consiglio Federale andato in scena oggi in via Allegri, a partire dall'approvazione della nuova normativa in materia di razzismo, allineata al nuovo Codice Disciplinare Uefa attraverso la modifica dell'articolo 18 del Codice di Giustizia Sportiva.

Misure contro il razzismo - A partire dalla prossima stagione, a qualsiasi squadra i cui tifosi si rendano protagonisti di comportamenti discriminatori verrà applicata come prima sanzione una o più gare da giocare a porte chiuse. In caso di recidive, il rischio massimo sarà la squalifica del campo fino a 2 anni. "Varare nuove norme sul contrasto al razzismo e' uno degli obiettivi primari e questo testo appena varato - commenta il presidente della Figc, Giancarlo Abete - è stato approvato all'unanimità. Si tratta di normative della federazione che saranno allineate a quelle varate dall'esecutivo Uefa. E' un elemento molto importante assieme a quelle svolte a Bologna e quelle che metteremo in atto in futuro, staranno a significare la forte volontà di contrasto al fenomeno della Figc". Pene più severe anche per i tesserati: stop da 5 a 10 giornate per i calciatori e squalifica non inferiore ai 4 mesi per i dirigenti. Non è passata invece la linea della Lega Serie A che chiedeva il terzo extracomunitario: per le società del massimo campionato resta un numero massimo di due extracomunitari da poter tesserare.

Qualità del campionato - "Il problema di oggi - ha dichiarato Abete - non è quello del numero, ma della qualità e il nostro obiettivo è quello di dare qualità al campionato con ingressi di livello". Può esultare invece il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che potrà continuare a mantenere entrambi i suoi club professionisti, la Lazio e la Salernitana. "Si sistemerà - ha detto il presidente della Lega Pro, Mario Macalli - c'è una norma delle Noif, in cui se non è prevista malafede nel caso di specie si possono avere due società professionistiche. Per il futuro nulla questio, che se qualche società vorrà lo potra' fare ma a partire dalla Serie D". In sostanza, chiarisce infine Abete, "il primo obiettivo è quello di poter crescere senza creare paletti. Non avrebbe senso investire su società dilettanti per poi non dare seguito a quel percorso". Lotito potrà conservare Lazio e Salernitana ma qualora i granata dovessero salire in Serie A e partecipare quindi allo stesso campionato dei biancocelesti allora dovrà rinunciare a uno dei due club.

Capitolo trasferimenti - il Consiglio ha approvato l'adeguamento dei sistemi di pagamento per garantire maggiore elasticità nella gestione della campagna trasferimenti da parte delle società italiane rispetto al mercato internazionale. Confermate le nuove date del mercato, con inizio dall'1 luglio e fine il 2 settembre, in linea con gli altri Paesi. Infine, rinnovato anche alla stagione prossima l'utilizzo degli arbitri addizionali.